Poste Italiane ha comunicato i risultati economici e finanziari preliminari del 2020, periodo chiuso con ricavi e redditività in contrazione, in conseguenza al lockdown imposto nella prima parte dell’anno a contrasto della pandemia di coronavirus.
Tuttavia, nell’ultimo trimestre 2020 le principali voci di conto economico hanno confermato il trend di crescita evidenziato nei tre mesi precedenti e sono risultate superiori al consensus degli analisti.
Poste Italiane: conti preliminari 2020, i dettagli
Poste Italiane ha terminato l’esercizio 2020 con ricavi a 10,53 miliardi di euro, in contrazione del 4% rispetto ai 10,96 miliardi realizzati l’anno precedente. I ricavi normalizzati sono stati pari a 10,16 miliardi di euro (-4,2% rispetto al 2019). In forte peggioramento il risultato operativo, che è sceso da 1,77 miliardi a 1,52 miliardi di euro (-14,1%).
Il gruppo guidato da Matteo Del Fante ha terminato il 2020 con un utile netto di 1,21 miliardi di euro, in flessione del 10,2% rispetto agli 1,34 miliardi contabilizzati nel 2019. L’utile netto normalizzato è sceso del 9,6% a 1,16 miliardi. L’utile per azione è stato di 0,927 euro. Nel solo quarto trimestre 2020 i ricavi sono aumentati dell’1,4% a 2,96 miliardi di euro, mentre l’utile netto è balzato del 18,7% a 308 milioni di euro.
Poste Italiane ha segnalato che il risultato finale ha beneficiato di un effetto fiscale positivo straordinario pari a 96 milioni di euro. I risultati trimestrali sono stati migliori del consensus degli analisti, che si aspettavano ricavi e utile netto rispettivamente a 2,89 miliardi e 160 milioni di euro.
A fine 2020 la posizione finanziaria netta era positiva per 6,82 miliardi di euro, rispetto ai 5,67 miliardi di inizio anno, le Attività Finanziarie Totali risultavano pari a 569 miliardi di euro (+32,5 miliardi rispetto a dicembre 2019), con una raccolta netta di 17,8 miliardi e dinamiche favorevoli di mercato quantificate in 14,7 miliardi.
Poste Italiane: cresce il dividendo
Il Cda di Poste italiane ha proposto la distribuzione del dividendo 2021, relativo all'esercizio 2020, per un totale di 0,486 euro per azione, in aumento del 5% rispetto all’ammontare distribuito lo scorso anno (0,463 euro) e in linea con gli impegni del piano Delivery 2022.
"Nonostante il primo e più duro lockdown abbia avuto un impatto grave sull'operatività per un quarto dell'anno, la resilienza dei nostri business ha portato nel 2020 ad un utile netto di 1,2 miliardi di euro. Di conseguenza è nostra intenzione proporre un dividendo di 0,486 euro che rappresenta un incremento del 5% anno su anno", ha sottolineato l'AD Matteo Del Dante, annunciando i risultati preliminari dell'esercizio 2020.
Poste Italiane: boom di pacchi e risparmio
Nel 2020 la società ha recapitato 210 milioni di pacchi (+41,7% rispetto al 2019), con i postini che hanno consegnato una cifra senza precedenti di 74 milioni di pacchi, in crescita del 44% rispetto al 2019. A dicembre è stata raggiunta una media record di 1,3 milioni di pacchi consegnati al giorno, per tutto il mese, con una quota solida di spedizioni favorite dal lockdown e dal boom dell'e-commerce.
I volumi delle consegne sono "più che raddoppiati dal 2016" e nel quarto trimestre dell'anno, la crescita dei ricavi dei pacchi (+56% rispetto al quarto trimestre dell'anno precedente, pari a 395 milioni) "per la prima volta più che compensa il calo dei ricavi da corrispondenza".
Vi è stato anche un boom del risparmio, forzato dall'incertezza e dal blocco dei consumi. Poste Italiane evidenzia una "raccolta netta del risparmio postale record dal 2012", pari a 572 milioni, "Il nostro rinnovato focus sul risparmio postale ci ha permesso di ottenere risultati record, con i minori deflussi dal 2012", sottolinea Del Fante.