Atlantia corre a Piazza Affari segnando un +3,22% a 15,54 euro con l'offerta vincolante di CDP insieme ai fondi Blackstone e Macquarie per l'88,06% di Aspi pronta per il vaglio del Cda di Cassa Depositi e Prestiti, che la esaminerà oggi prima dell'invio ad Atlantia che la attende entro mercoledì.
Ma non vi è solo Altlantia sotto la lente degli investitori. La famiglia Gavio e il fondo francese Ardian hanno infatti lanciato a sorpresa una OPA volontaria nei confronti di ASTM, che segna un +27,24% a 25,60 euro in Borsa.
Atlantia vola con offerta vincolante CDP su Aspi
Nel fine settimana il Messaggero ha riferito che il Cda di CDP oggi pomeriggio darà il via all'offerta vincolante e senza condizioni, che per La Stampa invece sarebbe condizionata all'approvazione del piano economico e finanziario, sull'88% di Autostrade per l'Italia detenuto dalla holding dei Benetton a un prezzo collocato nella parte alta della forchetta di 8,5-9,5 miliardi di euro, di cui 6,1-7,2 pagabili immediatamente in contanti e il resto dilazionato in 3-4 anni. Atlantia dovrebbe esaminare l'offerta in un Cda convocato per venerdì prossimo.
Sono passati più di sette mesi dall'accordo che ha risolto il braccio di ferro tra il Governo e Atlantia prevedendo il riassetto azionario di Aspi con l'ingresso di CDP, e dopo due offerte preliminari, un aggiornamento dell'offerta e molti rinvii, la trattativa tra CDP e Atlantia potrebbe essere finalmente in dirittura d’arrivo.
La holding, nel concedere l'ultima proroga fino al 24 febbraio, ha chiesto per quella data "un'offerta vincolante e non soggetta a condizioni di sindacazione o finanziamento". Fino ad oggi il consorzio ha presentato due offerte preliminari, entrambe bocciate da Atlantia perché i termini economici non erano sufficienti.
Le due offerte valutavano Aspi in un range tra 8,5 e 9,5 miliardi, cioè molto meno rispetto a quanto stimato da Atlantia e dai suoi azionisti, a partire dal fondo inglese TCI che fissava la propria valutazione a 11-12 miliardi.
Nell'aggiornamento del 23 dicembre, poi, CDP e soci collocavano il prezzo nella parte bassa della forchetta. Ora la nuova offerta, che sarà condizionata al piano economico finanziario e all'atto transattivo, dovrebbe valutare l'asset sempre in un range tra 8,5 e 9,5 miliardi, ma è anche possibile che questa volta il prezzo sia nella parte alta della forchetta.
Lo schema dovrebbe prevedere inizialmente il 40% a CDP e il restante 60% diviso equamente tra i fondi, con la possibilità in un secondo momento per Cassa Depositi e Prestiti di salire fino al 51%. Il Cda di Atlantia si riunirà il 26 febbraio per valutare i diversi aspetti dell'offerta. Il management potrebbe anche decidere di interessare l'assemblea per far valutare l'offerta.
ASTM in evidenza con OPA a sorpresa di Gavio e Ardian
Non c'è solo la partita Atlantia-CDP a poter cambiare lo scenario autostradale italiano. La famiglia Gavio e il fondo francese Ardian hanno infatti lanciato a sorpresa una offerta pubblica di acquisto volontaria nei confronti di ASTM, che al momento è in progresso del 27,24% a 25,60 euro.
L'offerta è lanciata attraverso il veicolo NAF 2, società posseduta al 100% da Nuova Argo Finanziaria che a sua volta è partecipata al 60% da Aurelia (Famiglia Gavio) e al 40% da Mercure (fondo Ardian). NAF 2 riconoscerà un corrispettivo pari a 25,60 euro per ciascuna azione portata in adesione all'offerta con un premio del 28,8% rispetto al prezzo di venerdì 19 febbraio e del 36,3% rispetto alla media ponderata delle azioni negli ultimi 6 mesi.
L'esborso massimo, in caso di adesione totalitaria all'offerta da parte di tutti i titolari delle azioni sarà 1.713.609.728 euro. Oggetto dell'offerta è la quota del 47,638% di ASTM non ancora in mano alla famiglia Gavio e al fondo Ardian.
L'offerta è finalizzata al delisting, con l'obiettivo di una "riorganizzazione" di ASTM "finalizzata all'ulteriore rafforzamento della stessa, operazione più facilmente perseguibile nello status di non quotata", si legge in una nota. Al momento Nuova Argo Finanziaria è il primo azionista della società autostradale con il 41,6% del capitale, il 6,3% è controllato da Aurelia, l'1,4% da Nuova Codelfa, l'1,7% da Mercure, mentre il 7,6% è in azioni proprie e il restante 41,3% è flottante.
Aurelia ha stipulato un accordo con Nuova Argo Finanziaria e NAF 2 in forza del quale si è impegnata a portare in adesione all'offerta tutte le 8.912.271 azioni dalla stessa detenute in ASTM. Mercure ha stipulato un accordo con Nuova Argo Finanziaria e NAF 2 con il quale si è impegnata, in caso di esito positivo dell'offerta, tra l'altro, a conferire in Nuova Argo Finanziaria tutte le proprie azioni.
Aurelia e Mercure hanno convenuto, subordinatamente all'approvazione dei rispettivi organi competenti e in caso di esito positivo dell'offerta e di perfezionamento della fusione tra NAF 2 e ASTM, il trasferimento da Aurelia a Mercure di un numero di azioni di Nuova Argo Finanziaria tale per cui Aurelia e Mercure deterranno una partecipazione in Nuova Argo Finanziaria rispettivamente pari al 50,5% e al 49,5% del relativo capitale sociale, fermo il controllo in via solitaria di Aurelia su Nuova Argo Finanziaria e, indirettamente, su ASTM.