Il maxi piano di Joe Biden ha attirato l'attenzione di Wall Street, la quale si è mossa sull'ottimismo degli stimoli fiscali che saranno attuati dall'inquilino alla Casa Bianca. Saranno molti i capitoli di spesa interessati che mirano a ricostruire l'America su un programma di infrastrutture articolato. Nel piatto saranno messi 2.000 miliardi che serviranno a riparare strade e ponti, a investire sulla banda larga e a finanziare la ricerca e lo sviluppo.
Tutto quanto verrà sostenuto da un rialzo dell'aliquota fiscale alle imprese dal 21% al 28%. Il grande progetto segue quello di 1,9 mila miliardi di dollari sulla pandemia che passerà al vaglio del Congresso nei prossimi mesi. Ad aprile poi ci sarà una seconda misura incentrata sull'assistenza sanitaria, l'istruzione e l'infanzia.
La strada per il 77enne della Pennsylvania non sarà però tutta in discesa, poiché incontrerà verosimilmente la resistenza arcigna da parte dei Repubblicani, i quali poco tollerano l'aumento delle imposte, considerato inopportuno e dannoso in un periodo storico in cui la crescita va stimolata. Per questo sono pronti a dare battaglia nelle aule del Congresso.
Bank of America: le zone d'ombra del piano Biden
Secondo gli strateghi di Bank of America, la Borsa di New York ha già cominciato a scontare l'enorme mole di denaro pubblico che verrà immesso nell'economia a stelle e strisce. Tuttavia vi è una zona d'ombra che potrebbe fungere da freno a mano per i corsi azionari e riguarda l'aumento delle tasse.
Al di là dell'aggravio fiscale in sè, vi è una questione temporale che non va sottovalutata. Infatti, mentre la spesa per le infrastrutture sarà distribuita in diversi anni, 8 per l'esattezza, le società verranno colpite immediatamente dall'inasprimento delle imposte. Questo sicuramente creerà un drenaggio di risorse agli investimenti che alla fine avrà in qualche modo peso nell'economia.
Quanto sarà forte tale peso presumibilmente dipenderà da tutta una serie di fattori collaterali. Ricordiamo che gli Stati Uniti stanno procedendo spediti con la campagna di vaccinazione e sono molto avanti rispetto all'Europa quanto alle prospettive di ripresa delle attività ai livelli che non si conoscevano dal 2019.
Bank of America: le aziende dove investire con Biden
Gli analisti della banca d'affari vedono nelle società le cui vendite sono legate al ciclo economico e nelle small cap coloro che beneficeranno maggiormente dal maxi piano di spesa dell'Amministrazione americana. A questo proposito sono state esaminate le aziende che fanno parte dell'S&P 500 che dal 1986 hanno mostrato maggiore sensibilità alla crescita delle vendite e in questo hanno trovato diverse opportunità interessanti, come di seguito illustriato.
Riguardo la sensibilità alle vendite agli investimenti fissi in strutture non residenziali:
- Kinder Morgan, azienda specializzata nella proprietà e nel controllo di oleodotti e gasdotti e terminali;
- Intercontinental Exchange, società finanziaria statunitense che opera in mercati basati su Internet e che commercia in futures, commodity e prodotti finanziari derivati nei mercati over the counter;
- National Oilwell Varco, fornitore leader a livello mondiale di apparecchiature e componenti utilizzati nelle operazioni di produzione e perforazione;
- Ventas, società di investimento immobiliare specializzata nella proprietà e gestione di strutture sanitarie.
Quanto alla sensibilità agli investimenti in attrezzature tecnologiche:
- Incyte Corporation, società farmaceutica americana;
- Lam Research, produttore di apparecchiature per microchip;
- Centerpoint Energy, azienda di servizi elettrica e di gas naturale
- NetApp, società di servizi cloud;
- Applied Materials, produttore di attrezzature per semiconduttori.
Oltre alle già citate Incyte e Lam Research, per quanto concerne la sensibilità agli investimenti industriali, abbiamo:
- Vertex Phamaceuticals, azienda farmaceutica di biotecnologie;
- Enphase Energy, produttore di tecnologia energetica domestica;
- CF Industries, produttore di fertilizzanti agricoli.
In merito alla sensibilità agli investimenti in proprietà intellettuali:
- Akamai Technologies, fornitore di servizi di rete;
- Booking Holdings, società che svolge servizi di viaggio;
- Amazon, noto colosso e-commerce;
- Juniter Networks, produttore di apparecchiature di rete;
- F5 Networks FFIV, società di servizi di rete.
Gli esperti infine hanno individuato le società che otterranno vantaggi notevoli dal reshoring, quali
:
- WestRock, azienda specializzata negli imballaggi;
- SVB Financial, banca commerciale high-tech che ha contribuito a finanziare oltre 30.000 startup
- Duke Energy, distributore di gas naturale.