On holding AG, noto produttore svizzero di scarpe da corsa sta progettando un’offerta pubblica iniziale a New York, facendo domanda di IPO alla Securities and Exchange Commission (SEC). Per il momento la società ha presentato un’offerta di 100 milioni di dollari, un placeholder che cambierà non appena stabiliti i termini per la vendita di azioni.
Il gruppo ha richiesto il simbolo di quotazione NYSE “ONON”. Goldman Sachs, Morgan Stanley, JP Morgan, UBS e Credit suisse stanno organizzando l'offerta. Come riportano i quotidiani finanziari esteri, l'azienda sta puntando a una valutazione compresa tra i 6 e gli 8 miliardi di dollari.
Roger Federer si prepara a diventare miliardario con la IPO di On
Da quando è stato fondato, un decennio fa, On è diventato tra i marchi di scarpe da corsa più in rapida crescita a livello mondiale, al punto da attrarre addirittura anche la superstar del tennis Roger Federer, che è azionista dal 2019.
L’atleta ha contribuito a progettare con On una scarpa che porta il suo nome, la The Roger Pro. Non si conosce la cifra esatta dell’investimento del tennista nella società, ma la sua immagine sembra essere bastata nell’aver dato una svolta decisiva al brand, anche perché all’inizio di quest’anno aveva sviluppato con l’azienda una sua personale linea di scarpe.
Gli altri finanziatori della società includono Stripes, la società di investimenti di Ken Fox, la Point break capital di Alex Perez, nonché Hillhouse un fondo di private equity cinese. Il noto brand di scarpe sportive si prepara quindi a una quotazione che sarà ampiamente attesa dagli investitori a Wall Street dopo un periodo d’oro nel quale ha conosciuto il boom delle vendite.
On: grazie a Federer il fatturato balza di oltre il 200%
Grazie a Federer l’azienda elvetica ha potuto fare un grande salto di qualità in termini di visibilità e fatturato. Solo durante la pandemia, quindi dopo che la superstar del tennis era entrato a far parte del gruppo nel 2019, On ha registrato un aumento di oltre il 200% delle vendite online, sfruttando inoltre anche la presenza di 6.500 negozi in circa 50 Paesi in tutto il mondo. Vendite che si traducono in un valore economico pari a 294,5 milioni di euro nei primi sei mesi del 2021, rispetto ai 159 dell’anno archiviati nello stesso periodo dell’anno scorso.