L’European Medicines Agency (EMA), ossia l’Agenzia europea del farmaco, ha dato il via libera all’immissione condizionata in commercio nell’Unione Europea di Nuvaxovid, il siero prodotto da Novavax. Il siero prodotto da Novavax è un vaccino proteico, diverso da quelli anti-Covid già autorizzati in Unione Europea.
L’ok è arrivato nel corso di una riunione straordinaria del Comitato tecnico per i medicinali a uso umano dell’EMA. Le prime dosi dovrebbero arrivare ai Paesi membri dell’UE “nei primi mesi del 2022“. Per il primo trimestre del prossimo anno si attendono circa 27 milioni di dosi.
Lo specifica la Commissione Europea, che il 4 agosto 2021 ha siglato il contratto di acquisto preliminare con Novavax riguardo la fornitura ai Paesi membri dell’UE di 100 milioni di dosi di vaccino. Il contratto permette agli Stati di acquistare ulteriori 100 milioni di dosi, da consegnarsi nel corso del 2022 e del 2023. Vediamo ora il quadro tecnico del titolo a Wall Street e come operare secondo l’analisi tecnica.
Azioni Novavax: comprare o vendere a Wall Street?
Nel medio-lungo periodo i corsi del titolo rimangono all’interno di un’ampia figura laterale che vede come livello di supporto i 122 dollari mentre come resistenza l’area compresa tra i 264 e i 277 dollari per azione. Nel brevissimo periodo si può osservare come i prezzi abbiano formato un pattern dalle implicazioni ribassiste (engulfing bearish) con le candele giornaliere di ieri e venerdì scorso.
In caso dovesse verificarsi un ritracciamento, segnali di forza in area 125-122 dollari potrebbero essere sfruttati in ottica long con primo obiettivo di profitto in area 250 dollari. Una violazione dei 122 dollari darebbe invece ampio spazio di manovra ai venditori, i quali potrebbero puntare alla successiva area di concentrazione di domanda a 85-80 dollari.