NIO si quoterà nella Borsa di Hong Kong a partire dal 10 marzo. L'annuncio è arrivato quest'oggi dal produttore cinese di auto elettriche, ma non verranno raccolti altri fondi con l'emissione di nuove azioni, bensì sarà effettuata una quotazione per introduzione.
Ciò significa che saranno negoziati nella Piazza cinese una parte delle azioni esistenti, precisamente quelle con il ticker 9866. Inoltre NIO ha presentato domanda per la Borsa di Singapore con lo stesso criterio dell'introduzione, sebbene abbia affermato di non rendere scambiabili i titoli quotati nei 2 mercati asiatici.
La start-up guidata da William Li si unisce quindi alle altre 2 aziende cinesi di veicoli elettrici, Li Auto e Xpeng, che hanno completato le doppie quotazioni primarie durante la scorsa estate. L'ultima chiusura di Wall Street ha segnato per NIO un calo dell'1,32% a 20,94 dollari.
Dall'IPO di settembre 2018 di 6,26 dollari, il titolo ha guadagnato il 234,5%, dopo essere salito dai minimi di 1,19 dollari di fine 2019 del 1.100% nel 2020, grazie a un'ondata di liquidità arrivata dal Governo cinese. L'anno scorso le ADR a New York sono precipitate del 35%, a cui si aggiunge il crollo di oltre il 30% di questi primi 2 mesi del 2022.
NIO: i rischi normativi
NIO quindi segue la scia di molte aziende cinesi che sono fortemente a rischio delisting nelle Borse americane per via dei controlli delle Authority USA sugli standard contabili che tutte le società quotata a Wall Street devono rispettare. Questo è in netto contrasto con quanto vorrebbe Pechino, che è molto restio a consentire tali controlli perché teme il rilascio di informazioni sensibili delle proprie aziende.
Nel contempo le Autorità cinesi hanno stretto sulla capacità delle imprese territoriali di raccogliere fondi all'estero, mettendo in campo nuove regole che mirano a una maggiore sicurezza dei dati e ai requisiti di archiviazione. Una di queste concerne la sicurezza informatica, con gli operatori di piattaforme di rete che gestiscono dati personali su oltre 1 milione di utenti che devono sottoporsi a una revisione.
Ancora non è molto chiaro se la regola della sicurezza informatica debba applicarsi alle inserzioni secondarie a Hong Kong, fatto sta che NIO nel suo deposito normativo l'ha citata, precisando poi che tali misure non impatteranno sull'attività, sulla condizione finanziaria, sui risultati operativi e sulle prospettive della società.
Per quanto riguarda la sicurezza dei dati, la casa automobilistica ha comunicato di essere qualificata per il grado 3 delle misure amministrative cinesi, ossia lo standard elevato per la protezione delle informazioni in merito alla guida.
Secondo Bruce Pang, capo della ricerca macro e strategica presso China Renaissance, la quotazione per introduzione non serve per evitare il controllo sulla sicurezza informatica, semmai è un modo più rapido per una società di debuttare in un mercato diverso se non è focalizzata sulla raccolta di nuovo capitale. A suo avviso oggi esiste un rischio reale ed emergente e quindi ogni società cinese quotata a New York dovrebbe valutarlo con attenzione ed eventualmente coprirlo e gestirlo.