Microsoft è tornata sotto la lente dei trader e degli investitori nelle ultime ore. Le autorità europee potrebbero avviare un’indagine sull’accordo da 13 miliardi tra il colosso di Redmond e OpenAI. La Commissione UE sta infatti esaminando se il deal debba essere sottoposto alle regole di fusione dell’Unione europea, preparando il terreno per un’indagine formale e un potenziale annullamento, se dovessero emergere problemi per la concorrenza.
All’inizio di dicembre scorso, l’UE ha raggiunto un accordo su una regolamentazione dell’Intelligenza artificiale con l’obiettivo di prevenire alcuni abusi, incoraggiando al contempo la crescita del mercato. L’UE ha inoltre adottato un regolamento sui mercati digitali, che entrerà in vigore a marzo, per combattere meglio le pratiche anticoncorrenziali dei colossi del settore.
L’indagine dell’UE segue un’iniziativa simile dell’Autorità per la concorrenza e i mercati del Regno Unito. Secondo quanto riportato da Bloomberg, anche la Federal Trade Commission degli Stati Uniti ha svolto indagini sui legami tra le due aziende.
Con l’integrazione dei prodotti di OpenAI nelle sue principali linee di business, Microsoft si è affermata come leader dell’intelligenza artificiale tra le big cap del settore tecnologico a livello globale. La partnership con OpenAI è di vitale importanza per Microsoft, mentre prosegue il boom dell’intelligenza artificiale generativa e la sua applicazione in moltissimi settori. In questo contesto, vediamo ora il quadro grafico di Microsoft e come operare secondo l’analisi tecnica.
Azioni Microsoft: analisi tecnica e strategie operative
Il quadro tecnico di Microsoft rimane impostato al rialzo, in particolare dai minimi registrati a fine settembre in area 310 dollari per azione. Nel breve termine i corsi rimangono all’interno di una struttura laterale, che vede come base supportiva il livello orizzontale a 364 dollari e come resistenza i 377 dollari.
Al momento i corsi si trovano in prossimità della linea di tendenza ascendente che collega i minimi segnati il 28 settembre e il 23 ottobre e una sua violazione potrebbe portare a un nuovo allungo dei prezzi fino alla prossima resistenza statica a 384 dollari, livello lasciato in eredità dai top del 29 novembre scorso.
A livello di stagionalità, con l’aiuto della piattaforma Forecaster, gli archi temporali selezionati vedono complessivamente una fase positiva fino a metà febbraio, dopo la quale potrebbe seguire una fase correttiva fino alla prima decade di marzo prima di un nuovo allungo.
Ricordiamo che le indicazioni stagionali sono fallibili e devono essere confermate dall’effettiva azione dei prezzi. In questo contesto, segnali di forza in area 375 dollari potrebbero essere sfruttati per posizioni long con primo obiettivo a 384 dollari e target più ambizioso a 400 dollari.
La struttura grafica rimarrebbe impostata al rialzo fino a che verrà difeso il supporto orizzontale a 364 dollari. Nel caso di una sua violazione, i corsi potrebbero raggiungere la successiva area di concentrazione di domanda a 350 dollari.