Il nuovo sell-off di Wall Street nella serata di ieri, in scia ai rinnovati timori riguardanti l'inflazione, dovrebbe impattare in apertura di giornata sui principali mercati azionari europei attesi in territorio negativo. In questo contesto il nostro FTSE Mib dovrebbe aprire le contrattazioni sotto i 23.700 punti, con prossimi target ribassisti situati in area 23.500 punti e a seguire 23.300 punti. Solo con un pronto recupero dei 24.000 punti si avrebbe un segnale di allentamento della pressione ribassista. Tra i titoli che a Milano potrebbero registrare variazioni importanti troviamo Leonardo, che nella serata di ieri ha comunicato i dati riguardanti il primo trimestre 2022. Andiamo a leggerli nello specifico.
Leonardo: i dati finanziari del 1° trimestre 2022
Leonardo ha chiuso il primo trimestre del 2022 con numeri positivi grazie alla performance sia del settore elicotteri che dai maggiori volumi di produzione della divisioni velivoli. L'utile netto passa dalla perdita di 2 milioni registrati nello stesso periodo del 2021 agli attuali 74 milioni di euro, mentre i ricavi si attestano a 3 milardi di euro rispetto ai 2,79 miliardi di euro di 12 mesi prima. Non delude l'EBITDA in salita del 39% a 132 milioni di euro mentre l'EBIT passa dai 75 milioni di euro a 132 milioni di euro.
Nel primo trimestre del 2022 sono in aumento anche gli ordini, che segnano un incremento del 10,8% a 3,78 miliardi di euro con un portafoglio totale che si porta a 36,27 milardi di euro. Il debito è in salita a 4,8 miliardi di euro per effetto anche dell'acquisto della partecipazione in Hensoldt. Alla luce di questi risultati la società conferma la guidance per l'anno in corso che prevede ordini per circa 15 miliardi di euro, ricavi nella forchetta 14,5-15 milardi di euro ed un EBITDA tra gli 1,18 e gli 1,22 miliardi di euro. Andiamo ora a vedere qual'è l'impostazione grafica del titolo.
Azioni Leonardo: analisi tecnica e strategie operative
La debolezza delle ultime due giornate non ha modificato il quadro grafico di fondo di Leonardo, che rimane sempre impostato al rialzo. Nel breve la tenuta dei 9,5 euro, oltre ad essere letta positivamente dal mercato, dovrebbe far riprendere la strada degli acquisti in direzione delle forti resistenze situate sui 10,30 euro. Nel caso in cui anche quest'area dovesse essere rotta al rialzo, si aprirebbero le porte per ulteriori allunghi in direzione degli 11 euro, che rappresenta l'ultimo ostacolo prima di un ritorno sui livello pre-Covid in area 11,85 euro.
Al contrario segnali di debolezza giungerebbero con il ritorno dell'azione sotto la soglia dei 9 euro, con primi target situati nei pressi degli 8,50 euro. Sarebbe dunque fondamentale la tenuta di questi livelli, per evitare una continuazione delle vendite che potrebbero mirare dapprima a chiudere il gap down lasciato aperto dall'11 marzo in area 8,30 euro, per poi passare al test della soglia degli 8 euro.
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