L’allargamento dello spread degli ultimi 10 giorni e i timori sugli effetti economici del Coronavirus hanno rimesso sotto pressione le azioni delle banche italiane quotate a Piazza Affari. Se quello in atto rappresenti la fine del trend rialzista che ha contraddistinto i corsi di Borsa negli ultimi anni o se è solo una momentanea fase di nervosismo utile a far scaricare l’eccesso di ottimismo e a prezzare con maggior precisione le diverse incognite solo il tempo ce lo dirà. Quello che non va dimenticato è che fino a poche sedute fa, in Italia per il comparto bancario si era riaperta la stagione delle aggregazioni.
M&A: tra tassi bassi e Fintech, un processo e una sfida che non si può più rimandare
A muovere il primo passo è stata Intesa Sanpaolo, con la sua OPS su UBI Banca. Il matrimonio tra il primo e il quarto player italiano potrebbe ora sancire l’inizio di una nuova fase. Secondo i rumor di mercato degli ultimi mesi, molto di quello che succederà ruoterà intorno alle sorti di MPS. La banca senese si sta avviando verso la fine del suo percorso di pulizia e con esso anche l’esperienza del Tesoro dentro il capitale della banca andrà a sua conclusione. Che sia preda o predatore non è ancora dato a sapersi. Banca MPS potrebbe infatti essere un boccone interessante per un player estero che voglia crescere velocemente in Italia. Molti nomi sono stati fatti nel corso degli anni su questo fronte, da fondi hedge di stampo americano fino alle francesi BNP Paribas e Credit Agricole. La banca più antica al mondo potrebbe tuttavia rientrare nei piani di Banco BPM e BPER, con le due popolari che sono rimaste un pò spiazzate dalle avance di Intesa Sanpaolo verso UBI Banca. Per molto tempo il mercato ha ragionato su diversi assetti che si potevano venire a delineare tra le tre principali banche popolari del territorio.
Il processo di aggregazioni è necessario, non solo per le banche italiane, per riuscire a vincere una doppia sfida che sta caratterizzando il business model degli istituti di credito da alcuni anni: la prima è una sfida di lungo periodo legata al Fintech e alla trasformazione digitale che interessa sempre più i nuovi clienti; la seconda legata ai tassi di interesse molto bassi che penalizzano in modo considerevole la prima voce dei bilanci bancari, quello riferito al margine di interesse. Le aggregazioni consentirebbero in tal senso di far scendere il costo pro-capite dello sviluppo di soluzioni tecnologicamente smart e consentirebbero a cascata di creare dei campioni sul fronte del risparmio gestito capaci di generare un ammontare di commissioni capaci di bilanciare la contrazione del margine di interesse.
Le banche quotate a Piazza Affari
L’avvio di una nuova fase di consolidamento nel comparto bancario italiano non avrebbe come protagonisti solo le banche più grandi, quelle quotate nel FTSE Mib per intenderci. E’ infatti naturale attendersi un processo di fusioni anche tra gli istituti di credito di media e piccola dimensione. Ma quali sono le banche quotate in Borsa Italiana? Guardando all’interno del paniere di riferimento di Piazza Affari, le banche inserite nel FTSE Mib sono:
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Banca Generali
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Banco BPM
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BPER Banca
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Finecobank
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Intesa Sanpaolo
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Mediobanca
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Ubi Banca
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Unicredit
Tra i titoli bancari che invece sono inseriti all'interno del FTSE Mid Cap Italia, paniere all’interno del quale vengono inserite le società a media capitalizzazione quotate a Milano, troviamo:
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Banca Farmafactoring
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Banca Ifis
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Banca Mediolanum
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Banca Monte Paschi Siena
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Banca Pop Sondrio
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Credito Emiliano
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Credito Valtellinese
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Illimity Bank
Andando infine tra gli istituti di credito di minori dimensioni, ossia quelli quotati sul FTSE Italia Star o sul listino delle Small Cap, ecco le altre banche quotate a Piazza Affari e che potrebbero essere interessate dal processo di aggregazione tra gli istituti di credito del Paese:
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Banca Finnat
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Banca Intermobiliare
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Banca Profilo
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Banca Sistema
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Banco di Desio e Brianza
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Banco di Sardegna Risparmio
Il comparto bancario italiano in cifre
Ma come sono andati questi titoli in Borsa da inizio anno? Quali sono le banche che hanno performato meglio e quali peggio? In termini di capitalizzazione di mercato, quale è il peso di ogni banca? Di seguito trovate una tabella che vi mostra tutto quello che vi può tornare utile nelle vostre valutazioni. Qualora il mercato dovesse ripartire, può essere un’ottima cartina di tornasole per vedere chi guarda con maggior favore il mercato.