Nell'anno in cui le IPO hanno imperversato nei mercati finanziari di tutto il Mondo, l'Italia è andata un pò controcorrente. Piazza Affari è rimasta imbalsamata di fronte a una pandemia che ha messo a dura prova le imprese che hanno avanzato progetti di quotazione.
Mentre negli Stati Uniti sono stati raccolti 160 miliardi di dollari con le Offerte Pubbliche Iniziali, il nostro Paese è arrivato a malapena a un valore di 745 milioni di dollari. Cifre esigue anche rispetto al 2019, dove Milano con 2,9 miliardi di dollari era risultata la principale sede europea per le nuove quotazioni.
La ragione va ricercata nel fatto che le piccole e medie imprese italiane che normalmente debuttano in Borsa fanno parte di settori che sono stati maggiormente vessati dal Covid-19. Quindi si tratta di aziende manifatturiere, di consumo e di vendita al dettaglio.
Quest'anno solo 15 aziende hanno aperto al pubblico il loro capitale e per lo più lo hanno fatto nella seconda parte dell'anno, quando gli effetti pandemici si sono fatti sentire di meno. Tra di esse è spiccato GVS, produttore di mascherine e di filtri per ventilatori. L'azienda operante nel comparto medico e sanitario è cresciuta del 79% dall'IPO effettuata a giugno.
Con la ripresa economica attesa per l'anno venturo grazie soprattutto all'arrivo di vaccini anti-Covid efficaci, sono diverse le società italiane prossime a varcare i cancelli di Piazza Affari. Di seguito ne segnaliamo 4: Comal, Seco, Philogen e LimaCorporate.
Comal: oggi l'esordio all'AIM Italia
Società attiva nella costruzione di impianti per la generazione di energia solare e nella realizzazione di impianti fotovoltaici, Comal dopo aver ricevuto il via libera alla quotazione sul segmento AIM Italia sbarcherà in Borsa proprio oggi.
L'IPO di Comal è avvenuta con aumento di capitale in via integrale, con emissione di 4 milioni di azioni a un prezzo di 2 euro ciascuna. Quindi la raccolta è stata di 8 milioni di euro. La quota collocata sul mercato rappresenta circa il 35% del capitale, il che porta a una valorizzazione dell'azienda di 23 milioni di euro.
L'obiettivo della quotazione in Borsa è quello di ottenere una vetrina importante per diventare leader in Italia nel settore delle energie rinnovabili e rafforzare la presenza all'Estero. I fondi raccolti serviranno per supportare i piani di sviluppo dando continuità a una crescita molto sostenuta negli ultimi 3 anni.
Seco: eccellenza nelle soluzioni digitali
Seco opera da circa 40 anni nel settore delle soluzioni hardware e software utilizzando una tecnologia di nuova generazione. L'azienda è radicata in Italia ma è operativa anche in altri Paesi, come Stati Uniti, Germania, India, Cina e Taiwan. Il 40% dei ricavi è rappresentato dal digitale nei settori medico e farmaceutico.
Negli ultimi tempi l'azienda si è distinta per lo sviluppo di un ventilatore polmonare non invasivo. L'IPO è prevista per il primo semestre del 2021, spinta anche dai vantaggi di un settore, quello tecnologico, che è stato tra quelli favoriti dalla pandemia.
Philogen: la diversificazione è il plusvalore della società
Philogen è una società di biotecnologia specializzata nello sviluppo di farmaci innovativi che trattano patologie come il cancro e l'artrite reumatoide. È stata una delle prime aziende farmaceutiche a combattere l'angiogenesi in vivo. Il punto di forza della società è la diversificazione delle attività che vanno dalle cure oncologiche agli anti infiammatori.
L'anno scorso Philogen è stata protagonista di un aumento di capitale di 62 milioni di euro a cui ha partecipato The Equity Club promosso da Mediobanca. Il management ha messo anticipato la possibilità che l'impresa toscana si quoti in Borsa, evento che dovrebbe avvenire nel corso del 2021.
LimaCorporate: l'azienda che guarda la medicina in 3D
LimaCorporate è un'azienda friulana operativa da circa 80 anni e molto attiva nel settore delle protesi ortopediche. La società è presente in 42 Paesi, potendo contare su una fitta rete di distributori sparsi in tutto il Mondo.
È stata la prima al mondo a realizzare un sito produttivo di stampa in 3D di impianti ortopedici su misura. Tutto questo nell'ottica aziendale di trasformare l'ortopedia attraverso la digitalizzazione, grazie allo sviluppo di tecnologie all'avanguardia. Indiscrezioni di stampa la vogliono debuttante a Piazza Affari nel 2021, ma per il momento dai vertici societari non è filtrato alcun commento.