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Successo strepitoso dell'IPO di Ant Group che raccoglie 37 miliardi di dollari;
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L'offerta dei piccoli risparmiatori tocca quasi 3 mila miliardi di dollari, ma solo una piccola parte di azioni verrà assegnata;
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A Hong Kong metà della domanda è stata effettuata a leva per aumentare la possibilità di assegnazione
Come volevasi dimostrare l'IPO di Ant ha frantumato qualsiasi record. La fintech cinese ha raccolto 37 miliardi di dollari nella doppia quotazione di Hong Kong e Shangai, attirando un'offerta monstre degli investitori al dettaglio, come mai si era visto. I piccoli risparmiatori hanno effettuato richieste per 2,8 bilioni di dollari, ossia pari al PIL della Gran Bretagna.
Ovviamente non tutti potranno avere le azioni in quanto vi è un meccanismo di assegnazione che è stato annunciato dal gruppo asiatico, ma questo rende l'idea dell'interesse spaventoso verso la società che si appresta ad essere una nuova assoluta protagonista nei mercati finanziari internazionali.
L'app di pagamenti via mobile controllata da Alibaba sta sfruttando la diffusione in Cina dei sistemi di pagamento che non hanno rivali nè negli Stati Uniti, nè in Europa. Infatti oggi Ant genera movimenti per 2.400 miliardi di dollari ogni trimestre, un qualcosa che supera di gran lunga il giro d'affari di Paypal e Amazon messi insieme.
IPO Ant Group: come verranno assegnate le azioni a Shangai
Solo una parte quindi delle azioni di Ant verranno assegnate. Nel mercato di Shangai esattamente il 18,3% dell'offerta complessiva, che corrisponde a 350 milioni di titoli del valore complessivo di 3,6 miliardi di dollari. Il prezzo IPO sarà di 68,8 yuan per azione.
I titoli acquisiti dovranno essere pagati entro le 16:00 di oggi, in caso contrario verranno assegnate al sottoscrittore che ha effettuato maggiori offerte. Ogni investitore al dettaglio poteva effettuare un'offerta fino 317 mila azioni Ant.
Ad ogni modo la partecipazione dei piccoli risparmiatori è stata fortemente limitata dalla presenza di grandi investitori istituzionali riguardo Shangai e questo ha parecchio inficiato sulla possibilità di vedersi assegnare un certo quantitativo di titoli.
IPO Ant Group: boom di prestiti a Hong Kong
A differenza di Shangai, dove le Autorità locali vietano il prestito per acquistare azioni in fase di IPO, a Hong Kong vi è stata un'esplosione di finanziamenti. Metà della domanda da parte degli investitori al dettaglio è stata portata avanti grazie al capitale prestato dalle istituzioni creditizie.
Questo ha generato una grande liquidità per effetto anche al tasso estremamente conveniente, che era dello 0,4%. Il prestito però è a brevissimo termine, cioè 10 giorni, il tempo necessario per trovare la copertura dell'investimento. Alcune grosse banche d'affari cinesi hanno reso pubblici i numeri del credito elargito all'uopo ai piccoli risparmiatori.
HSBCE Holdings PLC ad esempio ha messo a disposizione 19 miliardi di dollari di prestiti, mentre BOC Hong Kong Holdings Ltd ha fatto sapere di aver ricevuto richieste di finanziamento per oltre 100 miliardi. La leva offerta in tal caso è arrivata fino a 30 volte il margine richiesto. Il motivo per cui gran parte degli investitori ha preso a prestito è derivato dal fatto che, aumentando il volume dell'offerta, cresceva la possibilità di ottenere l'assegnazione delle azioni in fase di distribuzione. A loro volta, per i finanziatori la pratica è molto redditizia.
Essi infatti incassano i guadagni in termini di interesse sul capitale prestato, a prescindere dal fatto che poi i titoli vengano o meno assegnati. Inoltre, il rischio per i broker e le banche è molto basso in quanto, vista la mole enorme di azioni richieste, solo una piccola parte verrà assegnata e di conseguenza solo una cifra esigua verrà effettivamente erogata sottoforma di finanziamento.