Ermenegildo Zegna si quoterà in Borsa. Il grande marchio italiano del lusso nel campo della moda ha stipulato un accordo con una SPAC lanciata da Investindustrial, gruppo europeo di private equity. Il sodalizio prevede che alla fine la società italiana raccoglierà 880 milioni di dollari e raggiungerà un valore aziendale di 3,2 miliardi di dollari.
L'Amministratore Delegato dell'azienda, Gildo Zegna, si è mostrato entusiasta dichiarando che questo è il momento propizio per fare un passo del genere, dal momento che il settore del lusso è diventato molto impegnativo. Secondo il 65enne imprenditore torinese, il gruppo fondato nel 1910 avrebbe potuto rimanere indipendente ancora per altri 100 anni, ma è stato trovato il partner giusto per fare il grande salto di qualità.
Zegna-Investindustrial: i termini dell'accordo
I CdA di Investindustrial e Zegna hanno approvato in maniera unanime l'operazione proposta, con lo sbarco nella Borsa di New York che dovrebbe avvenire entro la fine dell'anno. Prima bisognerà passare attraverso le autorizzazioni regolamentari e il voto favorevole dell'Assemblea degli azionisti della società guidata dall'ex CEO di UBS Sergio Ermotti.
Dopo la business combination, la famiglia Zegna manterrà il controllo della società con una quota del 62%, e la capitalizzazione di mercato dell'azienda sarà di circa 2,5 miliardi di dollari. Investindustrial invece avrà una quota dell'11%, oltre alle azioni che riceverà in quanto sponsor della SPAC. La società di private equity si è impegnata di non vendere le azioni acquisite per 3 anni.
I fondi raccolti deriveranno da: Investindustrial Acquisition Corp, con cui Zegna si fonderà, per 403 milioni di dollari; da Strategic Holding Group S.à.r.l., un veicolo di investimento indipendente di Investindustrial VII L.P guidato da Andrea Bonomi per 225 milioni di dollari; da altri investitori privati per 250 milioni di dollari.
Gli introiti serviranno a Zegna per investire nella sua attività di abbigliamento maschile e per acquisire altri marchi, come fatto ad esempio nel 2018 con la società di lusso statunitense Thom Browne. Acquisizione questa che ha comportato un esborso di 500 milioni di dollari.
Ermenegildo Zegna: chi è il leader della moda di lusso italiana
La società è stata fondata nel 1910 da Ermenegildo Zegna, un fornitore trevigiano di tessuti di lusso. I suoi raffinati abiti da uomo hanno fatto breccia nel settore della moda negli anni '60 e nel 1991 è stata tra le prime aziende di lusso ad entrare in Cina, gettando le basi per conquistare quello che oggi è il più grande mercato della sua attività.
Con la crisi degli ultimi anni, Zegna ha deciso di rinnovarsi investendo nella catena di approvvigionamento, mentre i competitor hanno venduto i loro stabilimenti per concentrarsi su design, marketing e merchandising. In questo contesto si inserisce l'acquisizione del marchio americano Thom Browne, che ha consentito a Zegna di raddoppiare le vendite.
Il brand si è inoltre sviluppato nel segmento informale del luxury leisurewear, che oggi rappresenta il 50% dei ricavi, una quota ben superiore al 38% del 2016. A fine dicembre 2020, l'azienda italiana detiene 296 negozi presenti in 80 Paesi in tutto il mondo. La crisi pandemica ha inciso negativamente sul business aziendale ma per quest'anno il gruppo si aspetta che i ricavi possano tornare ai livelli precedenti all'arrivo del Covid-19.