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Hertz prova la mossa disperata e chiede al giudice fallimentare di vendere azioni per 1 miliardo di dollari;
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L'obiettivo di Hertz è raccogliere capitale evitando di aumentare il costo del debito e la richiesta di fallimento;
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Le azioni Hertz sono crollate negli ultimi 3 giorni, per questo l'approvazione del giudice non sarà scontata.
Hertz tenta l'ultimo colpo di coda. Dal caos che stanno vivendo le azioni della compagnia del noleggio automobilistico a Wall Street è maturata l'idea di evitare in zona Cesarini un fallimento ormai scontato. Secondo quanto riporta Bloomberg la società ha fatto richiesta al Tribunale fallimentare di vendere fino a 1 miliardo di dollari di nuove azioni. Con l'ausilio della banca d'investimenti Jefferies LLC, il gigante dell'automotive offrirebbe sul mercato quasi 247 milioni di azioni ordinarie. In giornata dovrebbe esserci il responso da parte del giudice Mary Walrath sulla fattibilità dell'operazione.
Le motivazioni della decisione
Al di là del fatto di approfittare dell'impennata che in queste settimane hanno avuto le quotazioni azionarie sul NYSE, l'idea di fondo è un'altra. Riuscire a piazzare azioni non emesse aiuterebbe a colmare almeno in parte il gap finanziario che l'azienda si porta dietro e quindi a far fronte alle richieste dei creditori. Gli investitori potrebbero essere convinti dall'ottimismo che i viaggi aerei riprendano a pieno organico con la riapertura delle frontiere; di conseguenza che verrebbero messi in moto centinaia di migliaia di veicoli parcheggiati negli aeroporti. In aggiunta a questo vi sarebbero gli incassi dalle auto usate messe all'asta che, dopo il tracollo di valore nel mese di aprile, stanno lentamente risalendo la china. Se il giudice dovesse acconsentire a un'operazione del genere il vantaggio per il gruppo sarebbe notevole. Questo perché in primo luogo ci sarebbe un notevole risparmio di costi per interessi e commissioni che un prestito normalmente comporta; in secondo luogo nessuno potrebbe avere pretese dal punto di vista fallimentare se il valore azionario si riducesse al di sotto del credito esistente. Per onor di cronaca, Hertz ha detto che avrebbe avvertito tutti i potenziali acquirenti che le azioni ordinarie potrebbero in definitiva essere prive di valore.
Una sentenza dall'esito positivo difficile
I legali della società hanno chiesto che il Tribunale si esprimesse in emergenza vista l'elevata volatilità del titolo Hertz sul mercato borsistico. Proprio a fronte di questo le aspettative non sono delle migliori. Nelle scorse settimane le azioni a Wall Street sono passate da un valore di pochi centesimi a un massimo di 6,13 dollari registratosi lunedì 8 giugno. Negli ultimi tre giorni però il titolo sembra aver ripreso la strada della discesa perdendo all'incirca il 70% del suo valore massimo; solo ieri infatti è sprofondato del 18,25% a 2,06. Ciò significa che le casse societarie sono state svuotate dal mercato di mezzo miliardo di dollari. L'evento probabilmente peserà nel giudizio finale espresso dalla Corte che potrebbe vedere nell'operazione uno specchietto per le allodole per i creditori. Attualmente il debito complessivo di Hertz è di 17 miliardi dollari , una cifra forse insostenibile per poter essere in qualche modo aggirata con marchingegni finanziari sul capitale.