Prosegue il trend positivo per le Borse europee, con una nuova seduta all'insegna degli acquisti per i mercati azionari del Vecchio Contenente. A sostenere il buon umore degli operatori l'apertura di alcuni mentre della BCE a futuri tagli del costo del denaro già a partire dal meeting di dicembre. In questa direzione si inseriscono anche i dati macro statunitensi. Una lettura dell'indice ADP sotto le attese aumenta le chance che la FED il prossimo 18 dicembre riveda al ribasso il livello dei tassi di interesse.
In questo contesto il FTSE Mib ha terminato le contrattazioni in rialzo dello 0,7% oltre la soglia psicologica dei 34.000 punti. Dal punto di vista operativo la tenuta di questi livelli dovrebbe favorire ulteriori spunti al rialzo, prima in direzione dei 34.250-34.300 punti e successivamente verso i 34.500 punti. Al contrario la violazione dei forti supporti situati sui 33.000 punti, andrebbe a indebolire ulteriormente la struttura grafica di breve termine, con prossimi obiettivi prima i 32.800-32.750 punti e a seguire i 32.500 punti.
Tra i titoli da seguire nella giornata odierna ci spostiamo a Wall Street con General Motors, dopo che il Gruppo automobilistico ha comunicato di sostenere alcuni oneri per una JV in Cina. Andiamo a vedere di cosa si tratta.
General Motors: oneri per 5 mls $ da JV in Cina
In queste ore il colosso automobilistico General Motors ha comunicato di dover sostenere oneri superiori ai 5 miliardi di dollari riguardanti la sua joint venture in Cina. Secondo quanto si legge in un filing alla SEC, questi sono di natura non monetaria e trattati come speciali ai fini dell'Ebit rettificato.
GM detiene una quota azionaria in SAIC General Motors Corporation, una joint venture paritaria con SAIC Motor e una quota azionaria in SAIC-GMAC Automotive Finance Company. SGM gestisce operazioni automobilistiche in Cina tramite varie altre joint venture con GM.
Lunedì il comitato di revisione contabile del CdA di GM ha concluso che era necessario una svalutazione materiale della quota in SGM, in base alla determinazione che una perdita materiale di valore degli investimenti in alcune delle JV cinesi è tutt'altro che temporanea.
In questo contesto General Motors starebbe valutando l'impatto delle azioni di ristrutturazione pianificate da SGM e dei recenti sforzi per stabilizzare la quota di mercato. L'azienda tornerà quindi a concentrarsi sulla redditività e prevede nel dettaglio una svalutazione per le joint venture cinesi nell'intervallo di 2,6-2,9 miliardi di dollari durante gli ultimi tre mesi del 2024.
Inoltre si prevedono ulteriori perdite patrimoniali di circa 2,7 miliardi di dollari derivanti dall'implementazione del piano di ristrutturazione di SGM. Questi includono oneri per svalutazione da riconoscere alle chiusure di stabilimenti e all'ottimizzazione del portafoglio.
L'obiettivo finale di General Motors è ricalibrare la partnership con Saic, grazie al quale vengono prodotti veicoli dei marchi Buick, Cadillac e Chevrolet, per metterla in una posizione finanziaria più solida, in modo che possa finanziare autonomamente le sue operazioni e i programmi di sviluppo dei veicoli.
General Motors: analisi tecnica e strategie operative
Andiamo ora a vedere come sta rispondendo il titolo a Wall Street. Con volumi in accelerazione rispetto alle sedute precedenti, è una giornata in territorio negativo per le azioni General Motors con i prezzi che, scambiando in area 53 dollari, si confermano sotto i primi supporti di breve situati sui 54 dollari.
Dal punto di vista operativo il mancato ritorno sopra questi livelli dovrebbe far proseguire la fase correttiva, partita la scorsa ottava dai 61 dollari, e che avrebbe come prossimi target i 51,6 dollari, dove troviamo la media mobile a 50 giorni, e successivamente i minimi dell'ultimo mese in area 50,5-50 dollari.
L'eventuale violazione di questi ultimi supporti, dove troviamo la trendline ascendente che parte dai minimi dello scorso 5 agosto, andrebbe a indebolire la struttura primaria rialzista con possibili discese prima verso i 48 euro e in seguito i 46,5 dollari, dove verrebbe messa sotto pressione la media mobile di lungo periodo.
Al contrario il pronto ritorno del titolo oltre i 54 dollari dovrebbe porre le basi a un ritorno degli acquisti, con un primo obiettivo sui 56,5-57 dollari e in seguito i 58 dollari. L'eventuale superamento di queste aree resistenziali, aumenterebbe le possibilità prima di chiudere il gap down lasciato aperto lo scorso 26 novembre sui 58,9 dollari e successivamente tornare a mettere sotto pressione i massimi di periodo in area 60-60,5 dollari. Sarà lasciandosi alle spalle queste aree resistenziali, dove troviamo l'indicatore daily del Supertrend, che si avrebbe un deciso rafforzamento del quadro grafico con nuovi obiettivi per l'azione i top del 2022 situati sui 66-67 dollari.
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