I futures del Vecchio Continente impostati sotto la parità, anticipano un inizio di seduta all'insegna della debolezza sui mercati azionari europei, con il focus che rimane sempre rivolto ai timori legati all'introduzione di possibili nuovi dazi da parte dell'amministrazione Trump.
In questo contesto il FTSE Mib dovrebbe aprire le contrattazioni in ribasso dello 0,4% in area 38.200 punti. Dal punto di vista operativo una conferma dei corsi sopra i 38 mila punti, dovrebbe favorire nuovi acquisti verso i 38.500-38.550 punti e a seguire i 38.750-38.800 punti.
Al contrario la violazione dei minimi settimanali situati in area 37550 punti, andrebbe a indebolire ulteriormente nel breve periodo il quadro grafico, con prossimi obiettivi i 37.300-37.250 punti.
Tra i titoli da monitorare in queste ore a Piazza Affari troviamo Generali, con il Gruppo assicurativo che ha presentato i conti del 2024. Andiamo a scoprire i numeri.
Generali: utile 2024 a +5,3% e dividendo a 1,43 euro
In queste ore il Leone di Trieste ha comunicato i dati del 2024, che è stato contrassegnato da risultati eccellenti grazie al successo e al superamento degli obiettivi presenti all'interno del Piano strategico "Lifetime Partner 2024: Driving Growt".
Nel dettaglio il Gruppo assicurativo ha chiuso l'anno passato con un utile netto di 3,72 miliardi di euro, in calo dello 0,6% rispetto ai 3,75 miliardi di euro contabilizzati l’anno precedente in cui aveva beneficiato di plusvalenze da dismissioni. Per quanto riguarda l’utile netto normalizzato è aumentato del 5,4% a 3,77 miliardi di euro, rispetto ad attese poste a 3,76 miliardi di dollari.
Ottimi numeri arrivano dal risultato operativo che è aumentato dell'8,2% a 7,3 miliardi di euro, rispetto a un consenso posto a 7,23 miliardi di euro, grazie alla performance positiva di tutti i segmenti di business, in particolar modo quello legato all'Asset & Wealth Management.
Quest'ultimo è aumentato del 22,6% a 1,18 miliardi di euro, mentre il settore Vita è cresciuto del 6,6% a 4 miliardi di euro e quello Danni del 5% a 3,05 miliardi di euro. Il Combined Ratio si è confermato al 94%, mentre i premi lordi complessivi sono cresciuti del 14,9% a 95,19 miliardi di euro, sopra le attese poste a 94,2 miliardi di euro, sostenuti dall'ottima performance del segmento Danni, cresciuto del 19,2%.
Alla fine del 2024 gli Asset Under Management sono stati pari a 863 miliardi di euro, in aumento del 31,6% rispetto al 2023, grazie non solo all'inclusione degli AUM di Conning Holdings Limited ma anche per i buoni numeri provenienti dalla raccolta netta positiva. Il Solvency Ratio è stato pari al 210%, rispetto al 220% di inizio anno e leggermente sotto il consenso posto al 211%. Per quanto riguarda il patrimonio netto ha visto un aumento del 4,9% a 30,4 miliardi di euro.
In scia a questi dati è stato proposto un dividendo di 1,43 euro per azione, leggermente sopra il consenso posto a 1,4 euro. Alla luce degli ottimi dati del 2024, per il triennio 2025-2027 Generali ha fissato l’obiettivo di una crescita annua composta degli utili per azione tra l’8% e il 10%.
Inoltre, il management prevede di generare flussi di cassa netti disponibili nel periodo superiori agli 11miliardi di euro e distribuire agli azionisti dividendi cumulati nel corso dei 3 anni di oltre 7 miliardi di euro.
A questo si aggiunge anche il riacquisto di azioni proprie per almeno 1,5 miliardi di euro nell’arco di piano. Il dividendo per azione dovrebbe registrare un tasso di crescita medio annuo superiore al 10%. Nel corso della presentazione dei dati il Gruppo ha annunciato di aver anticipato l'assemblea dei soci al prossimo 24 aprile, che dovrebbe nominare il nuovo consiglio di amministrazione.
Azioni Generali: analisi tecnica e strategie operative
Andiamo ora a vedere le attese sulle azioni Generali nel breve e medio periodo. È stata una giornata all'insegna degli acquisti quella di ieri per il titolo Generali che, arrestando la debolezza delle passare sedute, ha chiuso le contrattazioni vicino alla soglia dei 32 euro.
Con tutti gli indicatori di forza che non inviano segnali di debolezza, le attese sono per una continuazione del trend rialzista di fondo verso i massimi dell'anno in corso posti sui 32,40-32,50 euro.
Nel caso in cui anche queste aree resistenziali dovessero essere lasciate alle spalle, aumenterebbero le chance per andare a mettere sotto pressione i massimi degli ultimi 18 anni situati nei pressi dei 32,80 euro.
In questo contesto eventuali correzioni in direzione dei 31,25-31 euro, minimi delle ultime settimane e nei cui pressi troviamo l'indicatore del Supertrend, potrebbero rappresentare delle nuove occasioni di acquisto.
Al contrario la violazione dei livelli appena segnalati potrebbe essere sfruttata per aprire delle posizioni ribassiste di breve termine, il cui primo obiettivo sarebbe posto sui 30,5-30,3 euro, dove troviamo la media mobile a 50 giorni, e a seguire i 29,50 euro. La perdita di questi livelli dovrebbe far proseguire la fase correttiva verso i 29 euro e successivamente in direzione dei 28,30 euro.
Nel caso in cui anche questi sostegni non dovessero riuscire ad arrestare la spinta ribassista, si dovrebbe assistere a ulteriori ribassi fin verso i forti supporti situati sui 27 euro, che rappresentano i minimi degli ultimi 3mesi. La violazione di questi livelli andrebbe a indebolire ulteriormente il quadro grafico con possibili discese fin verso i 25,85 euro, dove verrebbe chiuso il gap-up lasciato aperto lo scorso 15 novembre.
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