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General Electric parteciperà alla creazione di un progetto eolico milionario in Scozia;
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la nuova struttura permetterà di risparmiare 400mila tonnellate di anidride carbonica all’anno, e fornirà l’energia elettrica per 375mila abitazioni scozzesi;
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General Electric sta rimettendo in sesto il proprio bilancio anche attraverso la vendita di alcune attività.
La Scozia, da ormai qualche anno, sta attuando una politica di forte espansione delle energie rinnovabili e in particolare delle energie che sfruttano il vento.
Da uno studio effettuato dalla Weather Energy è emerso che nei primi sei mesi del 2019, le strutture eoliche scozzesi hanno generato una quantità di energia elettrica doppia rispetto all’interno fabbisogno del paese.
In questo contesto, GE Renewable Energy’s Grid Solutions business, divisione di General Electric che si occupa delle energie rinnovabili, ha acquisito l’appalto per un progetto milionario per la costruzione e la manutenzione delle infrastrutture necessarie a un parco eolico in Scozia che sarà attivo nel 2023.
Il nuovo parco eolico eliminerà l’emissione di 400mila tonnellate di CO2 e. a regime, fornirà energia elettrica per 375mila abitazioni sul territorio scozzese.
General Electric ha subito molto la crisi finanziaria iniziata nel 2007 ed è stata costretta a vendere parte delle proprie attività per risanare il bilancio, ma nel 2019 sembra essere ripartita anche se la strada è ancora lunga.
La ripresa è trainata soprattutto dalle divisioni sanità e aviazione, anche se per entrambi il futuro presenta sicuramente delle insidie.
Il comparto sanità ha subito alcuni tagli che sono stati necessari per il miglioramento dei conti aziendali, quindi si presenta sul mercato piuttosto ridimensionato.
Riguardo il segmento aviazione, General Electric è coinvolta nella produzione dei motori del jet 737 Max di Boeing, coinvolto nei recenti tragici incidenti aerei, quindi bisognerà vedere come la multinazionale di Boston reagirà nei prossimi mesi.
Valutando un grafico a lungo termine, con candele mensili notiamo come il titolo abbia sviluppato un trend positivo dal 2009 fino alla fine del 2016.
Successivamente il titolo ha subito una discesa repentina annullando completamente, in soli due anni, quanto guadagnato nei precedenti otto; durante questa violenta discesa si sono formate ben 15 candele mensili negative consecutive.
Passando sul time frame giornaliero vediamo che durante 2019 sembra essersi arrestata la rovinosa discesa, infatti i prezzi si sono fermati sul supporto compreso nella fascia tra 5,60 e 6,40 dollari.
Quest’area aveva già rappresentato il punto di partenza per il trend pluriennale al rialzo iniziato nel 2009 e anche lo scorso anno ha innescato un rally long di breve periodo.
I prezzi hanno quindi formato una fase laterale a cavallo della media mobile a 200 giorni, riprendendo poi la salita con la rottura della resistenza del canale orizzontale.
In questo momento il titolo, secondo il mio parere, ha buone possibilità di continuare la sua ascesa, vediamo quindi come intervenire.
Long:
Ingresso: breakout 12,24 dollari
Stop: appena sotto area 11,59 dollari
1° Target: area 12,48 dollari 2° target: 13,25 dollari
Short:
Ingresso: breakout area 11,59 dollari
Stop: appena sopra area 12,24 dollari
1° Target: area 10,96 dollari 2° target: 10,76 dollari