L'istanza di fallimento presentata dal colosso immobiliare cinese Evergrande impatta negativamente sui mercati azionari del Vecchio Continente, che si avviano a chiudere la settimana in territorio negativo. In questo contesto il FTSE Mib, dopo aver perso l'importante soglia dei 28.000 punti, si avvicina ai minimi dello scorso mese di luglio situati nei pressi dei 27.500 punti, sotto i quali si avrebbe un ulteriore indebolimento del quadro grafico e prossimi obiettivi l'area dei 27.000 punti.
Al contrario segnali di ripresa del trend rialzista si avrebbero prima con il recupero dei 28.650-28.700 punti ed in seguito lasciandosi alle spalle le forti resistenze situate in area 29.000 punti. Tra i titoli che nella giornata odierna a Milano non si arrendono alle vendite troviamo Enel, che sfrutta i rumors riguardanti la cessione di alcuni asset. Andiamo a vedere di cosa si tratta.
Enel: Enel Americas pronta alla cessione di alcuni asset?
Anche nel mese passato è proseguita da parte di Enel la cessione di quegli asset no-core, il cui obiettivo è quello di andare a tagliare il proprio debito portandolo entro fine anno tra i 51 e i 52 miliardi di euro, rispetto ai 60 miliardi di euro di fine 2022. Nel mese di luglio l'azienda guidata da Flavio Cattaneo ha annunciato tre operazioni.
Nel dettaglio la prima ha riguardato la cessione di un portafoglio di quattro impianti fotovoltaici operativi in Cile a Sonnedix, poi è stata la vendita del 50% di Enel Green Power Hellas a Macquarie Asset Management ed infine il 50% di Enel Green Australia alla giapponese Inpex. Quest'ultima operazione, che solo 24 ore fa ha ricevuto il via libera da parte della Commissione UE, è avvenuta per 145 milioni di euro e dovrebbe avere un impatto positivo di 87 milioni di euro sull'Ebitda ordinario e di 145 milioni di euro sul debito netto consolidato.
In questo contesto un prossimo passo nel piano di cessioni dovrebbe riguardare il Guatemala, dove la controllata Enel Americas ha dichiarato che il gruppo sarebbe in trattative avanzate per la cessione di alcuni asset presenti nel Paese. Già in passato il Gruppo era stato vicino alla vendita della sua partecipazione nella controllata Transmisora de Energi a Renovable, società guatemalteca creata per interconnettere l'energia generata dalla centrale idroelettrica di Palo Viejo.
Secondo gli ultimi rumors sembrerebbe che Enel Americas possa cedere la sua partecipazione in questa filiale entro la fine del 2023. Ricordiamo infine che quest'ultima gestisce in Guatemala cinque impianti idroelettrici, per una capacità complessiva pari a 164MW.
Azioni Enel: analisi tecnica e strategie operative
Andiamo ora a vedere come si sta muovendo l'azione nell'ultima seduta di questa ottava. Con volumi in deciso calo rispetto alla media giornaliera mensile, quella odierna è al momento una seduta in leggero rialzo per il titolo Enel. I prezzi hanno sentito i forti supporti e minimi degli ultimi 4 mesi posti in area 5,85 euro.
Nel breve termine fondamentale sarà la tenuta di questi sostegni, per evitare una prosecuzione di quella fase correttiva innescatasi dai massimi di periodo posti sui 6,35 euro e che avrebbe come prossimi obiettivi i 5,75 euro e successivamente i 5,65 euro, dove transita la media mobile di lungo periodo. Nel caso in cui si realizzasse questa view, si avrebbe un ulteriore indebolimento della struttura grafica di fondo con nuove vendite prima in direzione dei 5,50 euro, dove verrebbe chiuso il gap lasciato aperto il 30 marzo scorso, ed in seguito i 5,40 euro.
Al contrario la tenuta dei 5,85 euro potrebbe porre le basi ad una ripresa degli acquisti, con primi obiettivi la soglia dei 6 euro ed in seguito i 6,10-6,15 euro, dove troviamo la media mobile a 50 giorni. Dal punto di vista operativo sarà solo lasciandosi alle spalle queste aree resistenziali che si avrebbe una riattivazione del trend primario ascendente in direzione dei 6,20 euro, dove troviamo l'indicatore daily del Supertrend, ed in seguito i massimi di periodo posti sui 6,35 euro. Nel caso in cui i corsi riuscissero a portarsi oltre quest'ultimi livelli, si aprirebbero le porte per nuovi allunghi verso i 6,5 euro ed in seguito i massimi di marzo 2022 in area 6,65 euro.
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