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Nel terzo trimestre del 2020 Cisco ha subito in modo limitato l’impatto negativo da pandemia covid-19;
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il settore sicurezza, di cui Cisco è leader mondiale, è risultato in crescita in quanto, durante il lockdown, molte più persone si stanno collegando da remoto ai sistemi aziendali;
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il comparto applicazioni, con Webex, ha buone prospettive per il futuro con il prolungamento della modalità di lavoro agile anche dopo la fine dell’emergenza.
Cisco ha subito un contraccolpo economico negativo derivante dalla pandemia da coronavirus, ma in misura limitata. Nel terzo trimestre del 2020, Il colosso statunitense delle infrastrutture necessarie al networking ha accusato un calo delle vendite molto più rilevante rispetto alle proprie previsioni a causa del Covid-19. Nonostante ciò, la diversificazione dei prodotti offerti ha permesso alla società californiana quotata al Nasdaq di ottenere una buona tenuta dei profitti. Se i segmenti applicazioni e infrastrutture hanno ripiegato notevolmente, l'impatto negativo del virus è stato attutito dalla crescita del settore della sicurezza (+6%) e dei servizi (+5%).
Cisco è leader mondiale nel comparto della sicurezza informatica aziendale, quindi ha tratto notevole vantaggio dall’enorme crescita di accessi da remoto ai sistemi aziendali durante il lockdown. Dal punto di vista della sicurezza, Cisco dispone della più vasta gamma di prodotti al mondo per tutelare i propri clienti indipendentemente dalla provenienza degli accessi alle reti aziendali.
Il segmento applicazione dovrebbe crescere nel prossimo futuro, in quanto molte aziende statunitensi hanno già prolungato lo smart working anche per il 2021. Di conseguenza dovrebbe aumentare considerevolmente il numero di sottoscrizioni alla propria piattaforma per le videoconferenze Webex. Un altro motivo per cui Cisco è riuscita ad attenuare le perdite economiche è stato l’aver cambiato il proprio modello di business. L’azienda di San Jose è passata da un sistema di tariffazione a un’offerta più incentrata sugli abbonamenti, fattore che ha conferito una maggiore stabilità ai propri conti e alla propria capacità previsionale sui flussi di cassa.
Azioni Cisco: i livelli di trading sul colosso USA quotato al Nasdaq
Prima dello scoppio della pandemia da Covid-19, a Wall Street le azioni Cisco si trovavano all’interno di un solido trend rialzista che si prolungava ormai dal 2013. Già nel luglio del 2019 i prezzi avevano peròò iniziato un trend al ribasso, acccentuatosi con il crollo degli indici di Borsa tra fine febbraio e metà marzo. Focalizzando l’attenzione al medio-breve termine, le quotazioni di Cisco da metà marzo hanno iniziato un rally rialzista che ha riportato le quotazioni a ridosso della media mobile a 200 giorni. Il movimento è iniziato dal minimo di periodo a 32,10 dollari ad azione. Il recupero dei corsi di Borsa non può ancora essere considerato un’inversione di tendenza di medio periodo, in quanto non ha fatto segnare un massimo maggiore del precedente. Comunque il rialzo sembra avere una buona forza e se il titolo si riporterà stabilmente sopra la media mobile a 200 giorni avrà ottime possibilità di continuare a crescere. Da un punto di vista operativo, i livelli chiave ricavati dal time frame giornaliero per impostare strategie di trading long e short sono:
Long
Ingresso: attendere un ritorno stabile al di sopra della media mobile a 200 giorni
Stop: appena al di sotto di 40,41 USD
1° target: area 49,81 USD 2° target: 52,08 USD.
Short
Ingresso: breakout area 40,41 USD
Stop: appena al di sopra del massimo relativo precedente
1° target: area 37,47 USD 2° target: area 33,42 USD.