Dopo la debolezza di ieri l'ultima seduta della settimana è stata all'insegna degli acquisti per i principali mercati azionari del Vecchio Continente, che hanno chiuso le contrattazioni in generale territorio positivo. In questo contesto il FTSE Mib termina l'ultima seduta dell'ottava in area 30.450 punti, tornando ad avvicinarsi alle forti resistenze situate sui 30.600 punti. Dal punto di vista operativo una conferma oltre queste aree resistenziali andrebbe a rafforzare il quadro grafico di fondo con possibili estensione dei rialzi verso i 31.000 punti e a seguire 31.200 punti. Al contrario segnali di debolezza si avrebbero solo con la perdita dei 30.000 punti, con primi obiettivi i 29.500-29.400 punti, con target intermedi situati sui 29.750 punti.
Tra le storie interessanti da seguire nella seduta odierna ci spostiamo a Wall Street con Tesla, dopo che la società ha sospeso la sua produzione in Germania. Andiamo a leggere le motivazioni.
Tesla sospende la produzione a Berlino
In queste ore la casa automobilistica californiana ha comunicato che intende sospendere la produzione della maggior parte delle auto presso il suo stabilimento tedesco di Berlino, a causa di una carenza di componenti causata dalle interruzioni delle spedizioni nel Mar Rosso. Nello specifico Tesla interromperà la produzione dal prossimo 29 gennaio all'11 febbraio, dopo che i cambiamenti nello rotte di trasporto dovuti agli attacchi nel Mar Rosso stanno causato lacune nelle catene di approvvigionamento.
Il produttore statunitense di veicoli elettrici è la prima azienda a rivelare un'interruzione della produzione a causa di questi problemi. Alcune aziende, tra cui Geely, la seconda casa automobilistica cinese per vendite, e l'azienda svedese di arredamento Ikea, hanno avvertito invece di avere dei ritardi nelle consegne.
Per quanto riguarda invece la fabbrica di Shanghai di Tesla, che produce anche auto per il Vecchio Continente, questa non prevede al momento di modificare il programma di produzione con lo stabilimento che dovrebbe rimanere chiuso per una settimana durante la festività annuale del Capodanno Lunare in Cina. Nel frattempo dobbiamo anche sottolineare che Tesla, continuando nella sua personale guerra dei prezzi, ha abbassato i prezzi del Modello 3 in Cina a 245.900 renminbi cinesi, corrispondenti a 34.303 dollari, e del Modello Y a 258.900 renminbi.
Azioni Tesla: analisi tecnica e strategie operative
Andiamo ora a vedere come sta reagendo l'azione dopo queste notizie. E' una prima parte di giornata all'insegna della debolezza per il titolo Tesla con i prezzi che, proseguendo quel trend discendente innescatosi il 28 dicembre scorso con un engulfing ribassista, passano di mano nei pressi dei 221 dollari. Nel breve le attese sono per una continuazione di tale movimento che dovrebbero spingere le quotazioni prima in direzione dei 205 dollari e successivamente verso i minimi dello scorso mese di ottobre posti nei pressi dei 195 dollari. Dal punto di vista operativo la violazione di tali livelli, non solo andrebbe ad indebolire la struttura grafica dell'azione ma si aprirebbero le porte per ulteriori vendite fin verso i prossimi supporti situati sui 175 dollari.
Al contrario il superamento dei 240 dollari, che rappresentano i massimi di quest'ultima settimana, dovrebbero porre le basi per un ritorno degli acquisti con un primo obiettivo situato sui 250 dollari, dove troviamo l'indicatore giornaliero del Supetrend. Nel breve termine una conferma sopra questi livelli dovrebbe spingere i corsi prima in direzione dei massimi della scorsa settimana posti sui 265 dollari e successivamente allungare in direzione dei 278 dollari. Sarà solo lasciandosi alle spalle tali resistenze, che si aprirebbero le porte per un ritorno sui massimi annuali situati sulla soglia psicologica dei 300 dollari. Nel caso in cui quest'ultimi livelli dovessero essere superati, si dovrebbero avere ulteriori allunghi da parte del titolo Tesla prima verso i 313 dollari e successivamente in direzione dei 320 dollari.
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