Le
azioni Tesla provano a reagire oggi a Wall Street dopo la batosta subita nell'ultima seduta in cui
sono stati bruciati 150 miliardi di dollari di capitalizzazione. Durante le contrattazioni prima del suono della campanella di apertura della Borsa americana, il titolo del produttore di auto elettriche sale di cinque punti percentuali. Ancora troppo poco per compensare il crollo di oltre il 14% di ieri, ma utile per far riprendere gli investitori ancora tramortiti dallo shock.
Il mercato sta comprando sulla speranza che la frattura nei rapporti tra il presidente degli Stati Uniti
Donald Trump e l'Amministratore delegato di Tesla
Elon Musk possa essere ricucita, dopo che alcuni funzionari alla Casa Bianca si sono attivati per organizzare una telefonata tra i due (
Le azioni Tesla sprofondano del 14%, lo scontro Trump-Musk fa paura).
Gli ultimi giorni sono stati molto intensi dal punto di vista emotivo, con uno scambio di accuse e minacce reciproche a seguito dell'approvazione della legge fiscale di Trump che elimina gli incentivi per l'acquisto di auto elettriche. Musk ha definito le misure "disgustose". Trump ha replicato mostrando delusione nei confronti dell'investitore miliardario che ha epitetato come "un pazzo" e minacciando di annullare i contratti federali con le sue imprese.
Pronta la controreplica di Musk, che ha tacciato il tycoon come "un ingrato" in quanto non avrebbe mai vinto le elezioni presidenziali senza il suo apporto in campagna elettorale. Tra l'altro, ha risposto alle minacce di Trump a sua volta avvertendo che potrebbe smantellare la navicella spaziale Dragon alla base della Stazione Spaziale Internazionale. Tutto questo non ha fatto bene alle azioni Tesla e rischia di metterle sotto pressione se le tensioni dovessero proseguire.
Azioni Tesla: Goldman Sachs rivede il target price
Le turbolenze intorno al titolo Tesla non hanno lasciato indifferenti gli analisti di Wall Street. Oggi Goldman Sachs ha tagliato il prezzo obiettivo delle azioni da 295 a 285 dollari (l'ultimo prezzo registrato al Nasdaq è stato di 284,70 dollari), con rating "neutral". Al di là dei battibecchi Trump-Musk, gli analisti della banca americana hanno basato la loro valutazione sulle aspettative aggiornate riguardo le consegne dei veicoli.
Goldman Sachs ora prevede che le consegne di Tesla nel secondo trimestre si collocheranno tra 335.000 e 395.000 veicoli. La cifra finale dipenderà "dall’andamento di giugno e dall’entità degli incentivi che Tesla potrebbe adottare", hanno affermato gli analisti. La previsione base è di 365.000 consegne, in calo rispetto alla precedente stima di 410.000.
"I problemi di domanda/brand potrebbero contribuire alla debolezza nei mercati statunitensi ed europei", ha affermato Goldman Sachs. "Il calo in Cina, invece, potrebbe derivare da concorrenza e tempistica del ciclo di prodotto", ha aggiunto.
Stando ai dati forniti da Wards e Motor Intelligence, in Usa le consegne di Tesla all'inizio del trimestre fino a maggio risultano in calo del 15% su base annua, mentre in Europa i dati di immatricolazione registrano una diminuzione di circa il 50% ad aprile anno su anno e di circa il 20% a maggio. Con riferimento alla Cina, i dati dell'associazione CPCA per aprile e quelli assicurativi per maggio rilevano un crollo del 20% rispetto allo stesso periodo del 2024.