In una giornata ricca di dati macroeconomici ed in attesa del dato clou dell'ottava rappresentato dall'occupazione USA, i mercati azionari del Vecchio Continente chiudono la terza seduta della settimana in generale territorio positivo. In questo contesto il FTSE Mib termina le contrattazioni nei pressi dei 34.450 punti, tornando ad avvicinarsi ai top di periodo posti sui 34.800 punti, oltre i quali si avrebbe una riattivazione del trend rialzista in direzione dei prossimi obiettivi situati sui 35.000 punti. Al contrario segnali di debolezza arriverebbero con una discesa dei prezzi sotto i primi supporti situati sui 34.000 punti, con veloci target ribassisti posti sui 33.800-33.700 punti e successivamente i 33.500 punti.
Tra le storie che hanno contrassegnato la giornata odierna troviamo Terna, con la società che ha lanciato una nuova obbligazione. Andiamo a vedere di cosa si tratta.
Terna: obbligazione green perpetua da 850 milioni
Dopo solo due mesi e mezzo dal lancio di un bond a sette anni, Terna, gestore delle reti per la trasmissione dell'energia elettrica, torna sul mercato secondario collocando questa volta un bond green ibrido perpetuo da 850 milioni di euro. Ottima è stata anche in questa occasione la risposta da parte degli investitori che ha superato i 2,6 miliardi di euro, con un rendimento che è stata abbassato dall'iniziale 5,25%-5,375% all'attuale 4,8%.
Nello specifico i proventi saranno impiegati dal Gruppo, guidato da Giuseppina di Foggia, per raggiungere gli obiettivi di sostenibilità ambientale e questo presuppone un aumento della cedola nel caso in cui l'emittente non fosse in grado di centrare i target specificati entro le date previste. La caratteristica saliente per chi investe consiste nell'assenza di scadenza per il rimborso del capitale. Il bond perpetuo prevede al contrario date di reset alle quali o avviene il rimborso o la cedola muta. Inoltre può diventare variabile in base all'andamento dei tassi di mercato e specificando sin dall'emissione lo spread accordato.
Da sottolineare che i bond di Terna sono investment grade, con un rischio di credito medio-basso, grazie ad S&P che assegna un rating "BBB+" e Moody's un "Baa2". Non dimentichiamo infine che solo qualche settimana fa la società ha presentato agli investitori il nuovo Piano industriale al 2028, che dovrebbe vedere i ricavi portarsi a 4,6 miliardi di euro, un Ebitda a 3,25 miliardi di euro e un dividendo che dovrebbe vedere una crescita annua vicina al 4%.
Azioni Terna: analisi tecnica e strategie operative
Andiamo ora a vedere come si è comportata l'azione nella giornata odierna. Con volumi inferiori alla media giornaliera mensile è stata una seduta all'insegna della cautela per il titolo Terna, con i prezzi che chiudono le contrattazioni vicino ai 7,7 euro. Nel breve termine una conferma dei prezzi sopra i primi supporti situati sui 7,60 euro, dovrebbe far proseguire quel recupero innescatosi nella seconda parte dello scorso mese di febbraio dai 7,2 euro e che avrebbe come prossimi obiettivi i massimi dell'anno in corso situati vicino alla soglia degli 8 euro. Dal punto di vista operativo il superamento di queste aree resistenziali, andrebbe a rafforzare il quadro grafico con possibili ulteriori allunghi prima verso gli 8,15 euro e successivamente in direzione dei massimi dell'anno passato situati nei pressi degli 8,25 euro.
Al contrario la violazione dei 7,6 euro, dovrebbe aprire le porte ad una fase correttiva più profonda con un primissimo target sui 7,55-7,50 euro, dove troviamo sia la media mobile a 50 giorni che quella di lunga periodo. L'eventuale perdita di questi supporti farebbe proseguire le vendite prima in direzione dei 7,35 euro ed in seguito verso i minimi dell'anno in corso posti sui 7,15 euro. Nel caso si realizzasse questa view, fondamentale diventerebbe la tenuta di tali sostegni per evitare al titolo un ritorno verso il bottom del 2023 situato in area 6,90 euro.
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