Sale l'attesa tra gli investitori per la pubblicazione dei dati trimestrali di Nvidia che verranno comunicati alla chiusura delle contrattazioni di Wall Street. In questo clima gli indici di Borsa americana scambiano in frazionale ribasso. Anche in Europa i mercati hanno archiviato la giornata in territorio negativo, non riuscendo così a dare seguito al rimbalzo che ne aveva contraddistinto l'apertura delle contrattazioni.
In questo contesto il FTSE Mib, dopo essersi spinto oltre i 33.500 punti, ha terminato le contrattazioni in ribasso dello 0,25% in area 33.250 punti. Dal punto di vista operativo non cambia la view sul listino italiano che, solo con la tenuta dei 33.000 punti, eviterebbe una continuazione delle vendite prima in direzione dei 32.800-32.750 punti e successivamente i 32.550-32.500 punti.
Tra i titoli da monitorare nella seduta odierna ci spostiamo a Wall Street con Target, che sta facendo fatica dopo che la società, in occasione della trimestrale, ha rivisto al ribasso la guidance annuale.
Target: rivista al ribasso la guidance annuale
Nelle scorse ore Target, azienda specializza nella distribuzione al dettaglio con oltre 2.000 negozi negli Stati Uniti, ha comunicato i dati del 3° trimestre fiscale conclusosi lo scorso 2 novembre. Nello specifico nell'ultimo trimestre l'utile operativo, in scia a una domanda risultata in calo nel settore dell'elettronica e dell'arredamento, è sceso dell'11,2% a 1,2 miliardi di dollari.
In questo contesto l'utile per azione è passato dai 2,1 dollari dello scorso anno agli attuali 1,8 dollari, risultando sotto il consenso posto a 2,3 dollari. In rialzo dell'1% è risultato il fatturato che si è attestato a 25,67 miliardi di dollari, anche in questo caso sotto le attese che erano situate a 25,87 miliardi di dollari.
Per quanto riguarda le vendite comprabili sono cresciute dello 0,3%, grazie alla ripresa del numero di transazioni del 2,4% rispetto al calo del 4,1% che si era registrato nello scorso anno. La crescita del traffico è stata però offuscata da un calo dello scontrino medio, a causa della continua cautela dei consumatori, soprattutto nelle categorie discrezionali.
Inoltre le maggiori spese di adempimento digitale e della catena di approvvigionamento dovute al costo della gestione di livelli di inventario più elevati, hanno impattato sul margine lordo che è sceso dal 27,4% al 27,2$. Le spese di vendita, generali e amministrative sono invece aumentate a 5,49 miliardi di dollari rispetto ai 5,32 miliardi di dollari dell'anno precedente.
I deludenti dati comunicati dal Gruppo hanno spinto il management a rivedere al ribasso, dopo averlo alzato alla fine dello scorso trimestre, l'utile per azione annuale che dovrebbe ora attestarsi nel range 8,3-8,9 dollari rispetto alle precedenti previsioni poste tra i 9-9,7 dollari.
Per il trimestre in corso Target prevede un utile per azione compreso tra 1,85 e 2,45 dollari, rispetto ad attese poste a 2,65 dollari, mentre le vendite comparabili dovrebbero risultare piatte, rispetto a un mercato che si aspettava una crescita dell'1,3%.
Inoltre per cercare di recuperare quote di mercato l'azienda non solo ha tagliato i prezzi di migliaia di articoli essenziali e da regalo in vista delle festività, ma ha anche lanciato sconti su tutto il suo assortimento di alimenti, bevande e giocattoli, oltre a un pasto nel giorno del Ringraziamento a soli 20 dollari.
Azioni Target: analisi tecnica e strategie operative
Andiamo ora a scoprire come si sta muovendo l'azione a Wall Street. Dopo aver chiuso la giornata di ieri in leggero ribasso dello 0,35% a 156 dollari, la seduta odierna è all'insegna del sell-off per il titolo Target che, con una perdita superiore al 20%, scende sotto la soglia dei 125 dollari.
Dal punto di vista operativo fondamentale sarà ora la tenuta di questi livelli, in quanto la violazione di queste aree aprirebbe la strada all'azione per andare a chiudere l'ampio gap-up lasciato aperto il 15 novembre dello scorso anno in area 112,31 dollari, in occasione dei dati riguardante il 3° trimestre del 2023. L'eventuale discesa verso quei livelli dovrebbe poi aumentare le possibilità di andare a mettere sotto pressione i minimi degli ultimi 54 mesi in area 103-102 dollari.
Al contrario solo con il recupero dei 132-133 dollari, minimi dello scorso mese di agosto, che il titolo dovrebbe porre le basi ad un recupero che avrebbe come primo obiettivo i 140 dollari, dove verrebbe chiuso il gap-down lasciato aperto lo scorso 15 agosto, e successivamente i 147 dollari.
Nel caso in cui l'azione riuscisse a lasciarsi alle spalle queste ultime aree, dovremmo assistere ad una continuazione degli acquisti verso i 152-154 dollari, dove troviamo sia la media mobile a 50 giorni che quella a 200 giorni, ed in seguito i massimi degli ultimi 3 mesi posti nei pressi dei 160-160,5 dollari. L'eventuale superamento di tali livelli andrebbe a rafforzare la struttura grafica del titolo, con prossimi target i top degli ultimi 7 mesi in area 167 dollari.
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