Dopo gli acquisti che hanno contrassegnato la scorsa settimana, i futures del Vecchio Continente impostati nei pressi della parità anticipano un inizio di seduta all'insegna della cautela per i mercati azionari europei. Con il focus che rimane sempre rivolto sia alle tensioni geopolitiche che alla stagione delle trimestrali in arrivo da Europa e America, il FTSE Mib dovrebbe aprire le contrattazioni nei pressi dei 35.200 punti, confermando il trend rialzista di fondo.
Dal punto di vista operativo le attese sono per una continuazione del movimento ascendente verso i 35.300-35.350 punti, dove verrebbe chiuso il gap-down lasciato aperto lo scorso 20 maggio e a seguire i 35.500, che rappresentano i massimi degli ultimi 16 anni. Al contrario la violazione dei 34.000 punti dovrebbe tornare ad indebolire almeno nel breve termine il nostro indice, con un primo obiettivo ribassista i 33.750-33.700 punti e a seguire i 33.500 punti.
Tra i titoli da monitorare nella giornata odierna a Piazza Affari troviamo STM, con il Gruppo che ha comunicato un investimento da 5 miliardi a Catania. Andiamo a scoprire di cosa si tratta.
STM: nuovo investimento da 5 miliardi a Catania
STMicroelectronics ha comunicato di aver pianificato un investimento da 5 miliardi a Catania, con l'obiettivo di espandere quel polo hi-tech presente nella citta siciliana e che gioca un ruolo strategico in particolar modo nel campo dell'intelligenza artificiale. Nel dettaglio uno dei progetti in questione riguarda la costruzione di un impianto per la produzione di substrati in SiC, che è stato approvato dalla Commissione Europea ed è sostenuto da fondi del PNRR. Lo stabilimento che fa parte di un più ampio campus che riunirà ricerca, progettazione e produzione, dovrebbe essere operativo entro il 2026 generando 2.000 nuovi posti di lavoro.
Ricordiamo che il silicio è un materiale fondamentale nel campo dell'efficienza energetica, in quanto riduce le perdite nei processi di trasferimento energetico, con applicazioni nei veicoli elettrici, nel fotovoltaico e nei data center. Nel nuovo sito si produrranno wafer in carburo di silicio da 200 mm per dispositivi e moduli di potenza. L’impianto di produzione di Catania non solo supporterà la crescente domanda di dispositivi SiC nelle applicazioni automobilistiche, industriali e infrastrutturali, ma rappresenterà anche un centro di eccellenza per l’innovazione e la ricerca nel campo del SiC. Nel dettaglio la struttura integrerà tutte le fasi del flusso di produzione, dalla fabbricazione dei wafer all’assemblaggio dei moduli. La piena capacità dovrebbe essere raggiunta entro il 2033, con una produzione dei 15.000 wafer settimanali.
Azioni STM: analisi tecnica e strategie operative
Andiamo ora a vedere le attese sul titolo nel breve e medio periodo. Quella passata è stata una settimana all'insega della cautela per il titolo STM, con i prezzi che hanno chiuso sui valori dell'ottava precedente in aea 25,60 euro. Con un'impostazione di fondo che rimane confermata al ribasso, fondamentale per l'azione sarà la tenuta dei 24,80 euro, dove troviamo la trendline ascendente che parte dai minimi di luglio 2016.
L'eventuale violazione di questi sostegni farebbe proseguire le vendite in direzione dei 24 euro, dove troviamo l'indicatore giornaliero del Supertrend, e successivamente verso i 23 euro, che rappresentano il bottom degli ultimi 4 anni. Nel caso in cui anche questi ultimi supporti non riuscissero ad arrestare la forza ribassista, si aprirebbero le porte per nuove discese fin verso i 21,50-21 euro.
Al contrario per avere un segnale di positività le quotazioni dovrebbero spingersi oltre i massimi delle ultime due settimane in area 26,20-26,26 euro. Dal punto di vista operativo il superamento di queste aree, dove troviamo la media mobile a 50 giorni, dovrebbe far proseguire il recupero in direzione dei 27,20-27,25 euro, massimi dell'ultimo mese, e a seguire l'area dei 29 euro.
Nel caso in cui anche tali resistenze dovessero essere messe alle spalle, si avrebbe un attenuazione del trend discendente con un prossimo obiettivo i 29,55 euro, dove verrebbe chiuso il gap-down lasciato aperto lo scorso 2 agosto, e successivamente i 31,50-31,60 euro. L'eventuale superamento di queste aree dovrebbe favorire ulteriori apprezzamenti da parte del titolo, verso i 32,50 euro ed in seguito i 34 euro.
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