La scorsa settimana Stellantis ha pubblicato i risultati del primo trimestre 2021. Il colosso automotive, nato dalla fusione tra FCA e PSA, ha chiuso i primi tre mesi dell’anno con ricavi netti pro-forma per 37 miliardi di euro, +14% rispetto a quelli ottenuti nel primo trimestre 2020.
Il gruppo automobilistico ha precisato che l’incremento è dovuto principalmente ai maggiori volumi complessivi, l’effetto prezzi positivo, al miglior mix di mercato, nonché al favorevole mix di veicoli in parte compensati dagli effetti negativi dei cambi di conversione. Le consegne complessive consolidate pro-forma sono state pari a 1,57 milioni di unità, in aumento dell’11% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.
Stellantis ha confermato la guidance per l’esercizio 2021. I vertici del gruppo automotive prevedono di chiudere l’anno con un margine operativo adjusted compreso tra il 5,5% e il 7,5%.
Le previsioni del mercato auto sono state così confermate: Nord America +8%, Sud America +20%, Europa allargata +10%, Medio Oriente e Africa +15%, India e Asia Pacifico +10% e Cina +5%. Stellantis si è confermata leader nell’Europa a 30 Paesi (EU senza Malta, Islanda, Norvegia, Svizzera e Regno Unito), con una quota di mercato in aumento al 23,6%.
Il gruppo ha inoltre confermato i lanci delle nuove Grand Wagoneer/Wagoneer e della nuova generazione della Jeep Grand Cherokee. La prima per la fine del secondo trimestre, la seconda per il terzo trimestre 2021. Il lancio della nuova Opel Mokka è invece già iniziato in Europa a marzo.
Carlos Tavares, AD di Stellantis, ha commentato i dati con una lettera ai dipendenti, nella quale ha scritto che il gruppo “ha iniziato l'anno e il suo nuovo viaggio con un forte slancio, dimostrando tutto il suo straordinario potenziale”.
“Nel primo trimestre, dopo la fusione Stellantis ha riportato forti ricavi, con il portafoglio di marchi diversificato che ha trainato la crescita dei volumi, un effetto prezzi positivo e un miglioramento del mix di prodotto nonostante le difficoltà dovute alla carenza di semiconduttori a livello globale”, ha sottolineato Richard Palmer, CFO del gruppo. Vediamo ora cosa dice l’analisi tecnica sul titolo Stellantis e le possibili strategie operative.
Azioni Stellantis: analisi tecnica e strategie operative
Il quadro tecnico di Stellantis appare costruttivo se si osserva il grafico giornaliero delle quotazioni. La struttura tecnica è orientata al rialzo dai minimi registrati dopo lo scoppio della pandemia di Coronavirus. I corsi da inizio anno hanno perso momentum ma si mantengono ancora al di sopra del supporto dinamico di lungo periodo che collega il minimo di marzo 2020 con quello del 28 gennaio 2021, ora transitante a 14,10 euro.
Nel breve le quotazioni si trovano all’interno di una struttura lateral-ribassista dopo il test dell’area resistenziale a 15,40 euro per azione. Strategie long potrebbero essere implementate in caso di un ritorno in prossimità del livello dinamico ascendente precedentemente menzionato a 14,10 euro.
In tal caso il target per i compratori è identificabile dapprima sui top a 15,40 e successivamente sul livello tondo dei 16 euro. Strategie short potrebbero essere implementate in caso di una violazione stabile del supporto di lungo periodo indicato prima con target collocabile sul prossimo livello di concentrazione di domanda posto a 11,96 euro.