Nelle prime apparizioni che seguono il conferimento dell’incarico nella nuova azienda, la maggior parte dei Ceo mantiene un profilo basso, annunciando pochi cambiamenti di rilievo. Non è stato così per Alex Chriss, nuovo Amministratore delegato di PayPal, che, durante la sua prima conference call, ha colto l’occasione per annunciare un significativo cambiamento di rotta.
Azioni Paypal: il nuovo Ceo punta sul segmento business
“Chriss ha deciso di fare un passo indietro rispetto alla decisione annunciata a maggio da Schulman, storico manager dell’azienda, il quale aveva dichiarato di voler puntare sul cosiddetto servizio di checkout non brandizzato, un processo di pagamento non direttamente associato alla formula online proprietaria della società”, ha commentato Marco Poli, Relationship Manager di Genève Invest.
Considerando, continua Poli, che questo metodo genera margini inferiori rispetto al tradizionale servizio di checkout brandizzato dell'azienda, la scelta dell’ex manager è apparsa fin da subito incomprensibile agli investitori che hanno scaricato pesantemente il titolo dai loro portafogli.
“Le prospettive migliori in futuro saranno rappresentate dai dati e da come riusciremo a sfruttare l’enorme mole di informazioni derivanti dal checkout brandizzato. Questo aumenterà la percentuale di conversioni per i nostri clienti ed aumenterà la redditività dell’azienda” ha affermato il Ceo. PayPal infatti punta ad aumentare il tasso di conversione dei 35 milioni di conti commerciali dell'azienda, la maggior parte dei quali sono piccole imprese. A questo proposito, è stato già previsto il lancio di una nuova tecnologia di pagamento, nata con il nome di PayPal Complete Pay.
Fatturato in aumento, focus sugli utenti con livelli di attività più elevati
Venendo ora ai dati della trimestrale, PayPal ha registrato un volume totale di pagamenti pari a 387,7 miliardi di dollari, in crescita del 15% rispetto all'anno precedente, con un fatturato netto di 7,4 miliardi di dollari, in aumento dell'8%. L'utile operativo GAAP è stato di 1,2 miliardi di dollari, in crescita del 4%. L'azienda ha generato 6,3 miliardi di transazioni di pagamento, +11%, con 56,6 transazioni per conto attivo nei 12 mesi precedenti (+13% anno su anno), ed un livello di spesa media anch’esso in aumento. "La bontà di questi parametri va a compensare il calo degli utenti attivi, diminuito dello 0,6%, rispetto al secondo trimestre del 2023. Questo ultimo dato riflette la nuova decisione strategica dell’azienda di concentrarsi maggiormente sulla promozione di servizi a utenti con livelli di attività più elevati".
Sarà inoltre necessario monitorare il trend del margine operativo, in contrazione rispetto ai precedenti rilevamenti. La causa di tale calo è da ricercarsi primariamente nella continua crescita dei volumi di pagamento associati ai processi non brandizzati. "Ciononostante, come anche il nuovo CEO ha voluto giustamente rimarcare, l’impatto di tale tendenza è mitigato dalle operazioni di taglio e contenimento dei costi".
Paypal opera ormai in un segmento popolato da un’agguerrita concorrenza di cui Adyen e Stripe sono tra i primi competitor. “Se la società vorrà rilanciarsi nel suo settore, a nostro parere, dovrà svecchiare il modello di business che attualmente è contraddistinto da una strategia ancora eccessivamente improntata sullo sviluppo di carte di pagamento”, evidenzia Poli.
Al momento il tasso di penetrazione nel segmento target si mantiene sotto la soglia del 50%, il che suggerisce ampi margini di miglioramento e di ulteriori espansioni del business da parte di PayPal. Con l’obiettivo di perseguire questo risultato, recentemente, la società ha allargato la propria gamma di servizi per i consumatori, offrendo la possibilità di investire in criptovalute e gestire le finanze personali.
“In qualità di spettatori interessati e Value Investor, vorremmo assistere anche ad un reindirizzamento delle risorse verso il canale dei pagamenti tramite smartphone che riteniamo sarà in futuro il business più profittevole. Già diverse nazioni, Cina in primis, sono passate direttamente dall’utilizzo della moneta all’uso degli smartphone come strumento di pagamento”.
Nelle sue dichiarazioni iniziali, Alex Chriss ha dato un notevole risalto anche agli asset dell'azienda, Venmo e l'app Honey, che costituiranno uno dei driver per il rilancio dei ricavi. “Ci aspettiamo quindi che il nuovo CEO comunichi anche più investimenti in Venmo, società il cui business sta raccogliendo molti frutti”.
Si è anche provveduto a fare de-risking: “ci riferiamo, in particolar modo, al business del Buy Now Pay Later (BNPL). Il fondo statunitense KKR acquisterà la quasi totalità del portafoglio (fino a 40 miliardi di euro) di prestiti BNPL erogati da PayPal in Europa. L’operazione ha generato circa 1,8 miliardi di dollari di proventi lordi, di cui circa 1 miliardo verrà destinato al riacquisto incrementale di azioni (buyback) nel 2023, aggiornando le previsioni di quasi 5 miliardi di dollari di riacquisti totali di azioni per l’anno corrente”.
Le azioni PayPal sono sottovalutate?
In conclusione, Poli ritiene che il titolo appaia sottovalutato sulla base dei suoi solidi fondamentali e del miglioramento delle prospettive. “Gli sforzi dell'azienda per aumentare l'efficienza operativa, insieme al suo impegno per conseguire una forte crescita, dipingono un quadro favorevole per l’incremento della redditività futura. Ciononostante, le attuali pressioni concorrenziali non dovrebbero essere trascurate. L'attenzione degli investitori è ora rivolta al business plan per il 2024. Il management si è detto ottimista sulla strategia di crescita a lungo termine del gigante dei pagamenti. Inoltre, la aspettative sui ricavi sono state riviste al rialzo per l'intero anno e sono destinate a superare le stime di Wall Street”.