In una giornata cruciale dal punti di vista macroeconomico, con le Borse europee alle prese con il test dell'inflazione, appaiono impostati al rialzo i future delle Borse del Vecchio Continente. A sostenere il sentiment del mercato il recupero di Wall Street nella seconda parte di seduta, con la Borsa americana che non ha pagato dazio alle parole di Jerome Powell. Il numero uno della FED ha indicato in due il numero di tagli da 25 punti base l'uno che la Banca centrale USA attuerà da qui a fine 2024.
In questo contesto, anche il FTSE Mib dobvrebbe aprire le contrattazioni nei pressi dei 34.250 punti, mantenendosi ancora a distanza dalle forti resistenze poste in area 34.800 punti. Dal punto di vista operativo il superamento di queste aree dovrebbe favorire ulteriori apprezzamenti al rialzo verso i 35.000 punti. Al contrario nuove vendite arriverebbero con una discesa dei prezzi sotto i 34.000 punti e primi obiettivi i 33.800-33.750 punti.
Tra i titoli da seguire nella giornata odierna troviamo Iveco, che nelle scorse ore non solo ha firmato dei nuovi contratti in Francia ma è tornato al centro di alcuni rumors con la sua controlata Iveco Defence Vehicles. Andiamo a vedere di cosa si tratta.
Iveco: contratti per autobus in Francia
Nella scorse ore Iveco Bus, il marchio di autobus urbani, interurbani e turistici del Gruppo Iveco, ha comunicato di essersi aggiudicato tre nuovi contratti per soluzioni di mobilità elettrica in Francia. Nel solo mese di settembre sono stati ordinati complessivamente 31 autobus a celle a combustibile a idrogeno e 20 autobus elettrici a batteria.
Nello specifico la comunità urbana di Cannes Lérins ha ordinato dodici autobus GX 337 H2 LINIUM BRT a celle a combustibile a idrogeno, le cui consegne inizieranno nella seconda metà del 2025, per integrare i trentacinque autobus elettrici a batteria IVECO BUS GX ELEC già presenti nella propria flotta. Per quanto riguarda Lorient Agglomération ha scelto la tecnologia a idrogeno di IVECO BUS per la propria rete, con diciannove autobus GX 337 H2 LINIUM, cinque dei quali entreranno in servizio nella seconda metà del prossimo anno. Infine il terzo contratto è stato siglato con Grand Reims Mobilités, che ha selezionato IVECO BUS per la consegna di venti autobus elettrici a batteria GX 437 ELEC LINIUM BRT, con un'opzione per ulteriori nove. Questi veicoli inizieranno a circolare per le strade di Reims nell'autunno del prossimo anno.
Le notizie su Iveco non finiscono qui, in quanto in queste ore sono tornati a circolare i rumors riguardanti l'interessamento da parte di Leonardo di Iveco Defence Vehicles, la divisione del Gruppo Iveco specializzata nei mezzi militari. L'obiettivo da parte del Gruppo guidato da Roberto Cingolani è quello di integrare la controllata di Iveco con Oto Melara, con cui ha una storica collaborazione, andando a rafforzare Leonardo nel settore dei veicoli per la difesa, sia corazzati che da trasporto, anche nella prospettiva di una partecipazione del gruppo italiano al progetto del carro europeo. Tutto però si giocherebbe sul prezzo in quanto Exor, la holding della famiglia Agnelli, chiederebbe almeno 1 miliardo di euro per cedere questo asset che per Iveco, la cui capitalizzazione è vicina ai 2,5 miliardi di euro, rappresenta il 5% del proprio business.
Azioni Iveco: analisi tecnica e strategie operative
Andiamo ora a vedere le attese sul titolo nel breve e medio periodo. Con volumi superiori alla media giornaliera mensile è stata una seduta all'insegna delle vendite quella di ieri per il titolo Iveco, con le quotazioni che hanno chiuso le contrattazioni nei pressi della soglia dei 9 euro. Dal punto di vista operativo la discesa dell'azione sotto questi livelli dovrebbe far proseguire le vendite prima in direzione degli 8,6 euro, dove troviamo l'indicatore daily del Supertrend, ed in seguito verso i minimi dello scorso mese di settembre posti sugli 8,5-8,45 euro.
La perdita di questi supporti aprirebbe la strada per andare a mettere sotto pressione il bottom annuale situato sulla soglia degli 8 euro. Fondamentale sarà non perdere questi ultimi sostegni per evitare un ulteriore indebolimento del quadro grafico, che andrebbe a riattivare quel trend discendente presente fin dallo scorso mese di aprile ed il cui prossimo target sarebbe situato sui 7,65 euro.
Al contrario sarà solo con il superamento dei massimi degli ultimi due mesi posti nei pressi dei 9,5 euro, che il titolo si aprirebbe le porte per un importante allungo rialzista prima verso la soglia dei 10 euro e successivamente in direzione dei 10,55-10,60 euro, dove verrebbe messa sotto pressione la media mobile di lungo periodo.
Nel caso in cui il titolo avesse la forza si lasciarsi alle spalle queste aree resistenziali, aumenterebbero le possibilità di nuovi recupero in direzione degli 11 euro ed in seguito verso gli 11,66 euro, dove verrebbe chiuso il gap-down lasciato aperto lo scorso 24 luglio, in occasione dei dati del primo semestre del 2024.
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