È stata una giornata volatile sui mercati azionari del Vecchio Continente che, all'indomani del voto francese, hanno chiuso le contrattazioni vicini ai valori di venerdì scorso. In questo contesto il FTSE Mib ha terminato la prima seduta della settimana di poco sopra la soglia dei 34.000 punti, sopra i quali è possibile proseguire il recupero in direzione dei 34.250-34.300 punti e a seguire i 34.500 punti. Al contrario la perdita dei 34.000 punti aprirebbe le porte a nuove vendite con un primo obiettivo i 33.800-33.700 punti e successivamente i 33.500 punti
Tra i titoli che si sono messi in luce a Piazza Affari troviamo Fineco, che ha continuato a beneficiare della raccolta di giugno comunicata nei giorni passati dalla società.
FinecoBank: quasi 1 miliardo la raccolta di giugno, per Jefferies è da "comprare"
Sul finire della scorsa settimana la società guidata dall’amministratore delegato Alessandro Foti, ha confermato anche nel mese di giugno una raccolta decisamente robusta che si è attestata a 997 milioni di euro, in aumento del 30% rispetto allo stesso mese dell’anno passato, portando il totale dei primi sei mesi del 2024 a superare i 5 miliardi di euro.
Nello specifico la componente gestita si è attestata a 424 milioni di euro, con la raccolta retail di Fineco Asset Management a 215 milioni di euro. Quest’ultima è stata in grado di controbilanciare i deflussi che si sono avuti nel comparto assicurativo e che sono stati pari a 84 milioni di euro. La raccolta amministrata si è invece portata a 581 milioni di euro, mentre la diretta è stata negativa per 8 milioni ma in deciso miglioramento rispetto ai -459 milioni di euro del giugno dello scorso anno.
I ricavi del brokerage nel mese passato si sono attestati a 15 milioni di euro, in rialzo del 35% rispetto alla media mensile del periodo 2017/2019, raggiungendo da inizio anno i 106 milioni di euro con 20,8 milioni di ordini eseguiti. Da sottolineare che nel mese passato i nuovi clienti acquisiti hanno visto un aumento del 14%, portando il totale da inizio anno a superare i 73.500, con un aumento del 22%. Infine il patrimonio totale è passato dai 115,9 miliardi di euro di dodici mesi fa agli attuali 131,3 miliardi di dollari.
Grazie agli ottimi numeri presentati dalla società molte sono state le promozioni giunte sul titolo. Nello specifico troviamo Jefferies che ha alzato il rating a buy con un target price che passa da 12,6 euro a 16,3 euro. Per il broker l'azione potrà ora iniziare a sovraperformare grazie a un contesto macro più favorevole e confida in un margine di interesse più alto e in maggiori entrate da commissioni.
Azioni FinecoBank: analisi tecnica e strategie operative
Con volumi superiori alla media giornaliera mensile è stato un inizio di settimana all'insegna degli acquisti per il titolo Fineco che, chiudendo oltre la soglia dei 15 euro, si è portato sui massimi degli ultimi due mesi. Nel breve termine una conferma oltre questi livelli, nei cui pressi troviamo l'indicatore giornaliero del Supertrend, dovrebbe far proseguire il movimento ascendente verso i 15,20-15,30 euro.
Nel caso in cui si dovesse assistere alla violazione di queste aree, aumenterebbero le possibilità di andare a chiudere il gap-down lasciato aperto lo scorso 20 maggio in area 15,565 euro. L'eventuale superamento di tali aree resistenziali, aprirebbe la strada per ulteriori allunghi fin verso i massimi annuali situati sui 15,70-15,75 euro. Dal punto di vista operativo sarà lasciandosi alle spalle questi ultimi livelli, che si avrebbe un rafforzamento del quadro grafico con possibili nuovi obiettivi posti prima sui 16,55 euro e successivamente sui top del 2023 situati oltre la soglia dei 17 euro.
Al contrario una discesa delle quotazioni sotto i 13,80 euro, che rappresentano i minimi dello scorso mese di giugno, andrebbe a riattivare la fase correttiva innescatasi lo scorso mese di maggio e che avrebbe come primo target i 13,60 euro. Dal punto di vista operativo la perdita di questi supporti spingerebbe l’azione a mettere sotto pressione la media mobile di lungo periodo in area 13,25 euro e in seguito i 12,80-12,75 euro. L’eventuale violazione di questi ultimi supporti riporterebbe velocemente il titolo a rivedere i minimi annuali in area 12,40 euro.
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