Dopo gli acquisti che hanno caratterizzato la scorsa settimana, la nuova ottava si è aperta all'insegna della debolezza per i mercati azionari del Vecchio Continente che hanno chiuso le contrattazioni in leggero territorio negativo. In questo contesto il FTSE Mib termina la prima seduta dell'ottava vicino ai livelli di venerdi scorso in area 32.900 punti e con volumi in diminuzione.
Dal punto di vista operativo il movimento odierno non cambia la view di fondo che rimane sempre al rialzo e le cui attese sono per un test prima sui 33.000 punti e a seguire in area 33.250-33.300 punti. Al contrario sarà solo con una discesa dei corsi sotto i 32.000 punti che si avrebbero nuove prese di beneficio, con un primo target situato sui 31.600-31.550 punti e successivamente i 31.300-31.250 punti.
Tra le storie che hanno contrassegnato la giornata odierna troviamo Ferrari, che a Piazza Affari ha segnato una delle peggiori performance. Andiamo a vedere i motivi.
Ferrari: Citigroup boccia l'azione a sell
Dopo aver segnato i nuovi massimi di sempre durante la scorsa settimana, la nuova ottava si è aperta all'insegna delle vendite per il titolo Ferrari che paga il report di Citigroup arrivato prima dell'apertura delle contrattazioni. Nello specifico la banca americana ha declassato l'azione con un rating che passa da neutral a sell, con un target price che passa dai precedenti 308 euro agli attuali 329 euro. L'aumento del target riflette le stime sugli utili leggermente più elevate e le ipotesi di riduzione delle spese in conto capitale a lungo termine.
Nello specifico nel suo report Citigroup sottolinea che il significativo aumento del prezzo delle azioni Ferrari, arrivate durante la scorsa settimana ad un soffio dai 400 euro, e l'attuale quotazione a quasi 12 volte le vendite e a 57 volte il rapporto prezzo-utile stimato per l'anno 2024, sono indicatori di un titolo sopravvalutato. Di conseguenza l'analisi della banca d'affari suggerisce che l'attuale prezzo delle azioni potrebbe non offrire un punto di ingresso interessante per gli investitori ed il proprio prezzo obiettivo a 329 euro, definisce un'aspettativa più conservativa per la performance di mercato del titolo. Ricordiamo infine che nel 2023 la società ha registrato ricavi in crescita del 17,2% a 5,97 miliardi di euro e un utile netto di 1,257 miliardi di euro, entrambi superiori alle previsioni degli analisti.
Azioni Ferrari: analisi tecnica e strategie operative
Andiamo ora a vedere come si è comportata l'azione nella seduta odierna. Con volumi leggermente superiori alla media giornaliera mensile, è stato un inizio di settimana all'insegna delle vendite per il titolo Ferrari che chiude le contrattazioni nei pressi dei 380 euro. Nel breve periodo le attese sono di una continuazione delle prese di beneficio che avrebbero come prossimo obiettivo i 370 euro, dove troviamo l'indicatore giornaliero del Supertrend, e a seguire gli ex massimi toccati lo scorso mese di dicembre nei pressi dei 345 euro.
Nel caso in cui anche tali supporti dovessero cedere il passo alle vendite, si avrebbe una continuazione della correzione fin verso i 320 euro, dove verrebbe messa sotto pressione la trendline ascendente che parte dai minimi di dicembre del 2022. L'eventuale violazione di quest'ultimi livelli andrebbe ad indebolire la struttura grafica del titolo, aprendo di conseguenza la strada per ulteriori discese fin verso la soglia dei 300 dollari, che rappresentano i minimi del 2024.
Al contrario una conferma dei prezzi sopra i 345 euro riporterebbero gli acquisti sul titolo con primi obiettivi rialzisti i 360-370 euro ed in seguito i 390 euro, dove verrebbe chiuso il gap-down lasciato aperto in queste ore. Dal punto di vista operativo sarà solo lasciandosi alle spalle tali aree che le quotazioni tornerebbero a ridosso dei propri massimi di sempre posizionati in area 398,7 euro.
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