Seduta brillante per FCA a Piazza Affari, con le azioni del gruppo automobilistico che hanno messo a segno consistenti rialzi dopo la pubblicazione dei dati consolidati dello scorso anno e quelli relativi al quarto trimestre 2019. Entrando nel dettaglio, la società guidata da Mike Manley ha registrato negli ultimi tre mesi del 2019 ricavi per 29,646 miliardi di euro, in crescita dell’1% rispetto al medesimo periodo del 2018.
Migliorano anche l’utile netto adjusted, arrivato a 1,578 miliardi di euro (+35% a/a) e il cash flow delle attività operative, cresciuto nel giro di un anno del 14% a 4,368 miliardi di euro. Per quanto concerne il 2020, l’azienda ha dichiarato di attendersi una prosecuzione della “forte performance”, confermando un target superiore ai 7 miliardi di euro per l’EBITDA adjusted, maggiore di 2 miliardi di euro per il free cash flow industriale e oltre i 2,80 euro per l’EPS diluito adjusted.
In un’intervista rilasciata al Financial Times però, l’Amministratore Delegato del gruppo, Mike Manley, ha dichiarato di vedere un rischio per uno degli impianti europei della società, che potrebbe interrompere la produzione a causa di problemi di approvvigionamento di componenti in arrivo dalla Cina. Quattro fornitori nel Paese del Dragone sarebbero stati colpiti dal Coronavirus. Per quanto riguarda la fusione con la francese PSA, Manley ha dichiarato di non vedere ostacoli per la chiusura dell’operazione entro la fine del 2020 o all’inizio del 2021.
Analisi tecnica: il quadro tecnico di FCA
Dal grafico settimanale di FCA, si osserva come la candela dell'ottava in corso sia riuscita a interrompere la serie di sei barre negative consecutive. La reazione dei compratori è avvenuta a ridosso del livello orizzontale a 11,758 euro, ereditato dai minimi dell’ultima settimana di ottobre 2019. Nei prossimi giorni, sarà importante assistere ad un superamento della resistenza a 12,73 euro, derivante dai massimi di inizio luglio 2019 e corroborata dal passaggio della trendline che unisce i top di ottobre 2018 a quelli di febbraio 2019. Se ciò dovesse avvenire, i compratori avrebbero la strada spianata per arrivare all’intorno psicologico dei 14 euro, dove transita la linea di tendenza ottenuta collegando i top di giugno 2018 a quelli di novembre 2019. Al contrario, un persistere della debolezza avrebbe la possibilità di mettere nuovamente sotto pressione il titolo, con un primo obiettivo identificabile sul coriaceo livello di concentrazione di domanda a 11 euro per azione.
I livelli da monitorare in Borsa
Alla luce del quadro tecnico di FCA, un superamento di 12,76 euro potrebbero creare ulteriori spazi di salita fino ai 14 euro. Traducendo questi livelli in operatività, un possibile stop loss potrebbe essere localizzato al di sotto dei minimi di gennaio 2020, a 11,69 euro.