Nel giorno in cui la BCE alza ulteriormente dello 0,25% i tassi di interesse, utilizzando dei toni da "colomba" nella conferenza stampa, i principali mercati azionari chiudono le contrattazioni in generale territorio positivo. In questo contesto allunga al rialzo anche il FTSE Mib che, grazie agli acquisti presenti sul settore bancario, chiude la quarta seduta della settimana nei pressi dei 28.800 punti. Dal punto di vista operativo una conferma dei prezzi oltre i 28.700-28.750 punti dovrebbe far proseguire gli acquisti fin verso la soglia dei 29.000 punti, sopra i quali si avrebbe una riattivazione del trend ascendente di fondo. Al contrario nuovi segnali di debolezza si avrebbero con una discesa dei corsi sotto i 28.000 punti e primi obiettivi i 27.500 punti.
Tra i titoli che nella seduta odierna si sono messi in mostra a Piazza Affari troviamo Eni, che poco prima dell'apertura dei mercati ha comunicato lo studio su una possibile operazione in Corea del Sud. Andiamo a vedere di cosa si tratta.
Eni: studia potenziale bioraffineria in Corea del Sud
Il cane a sei zampe ha comunicato che Eni Sustainable Mobility e LG Chem, principale produttore di prodotti chimici della Corea del Sud, stanno effettuando studi di fattibilità tecnica ed economica per una possibile bioraffineria presso il complesso chimico di quest'ultimo in Corea del Sud. La decisione finale del possibile investimento è prevista per il 2024, mentre il completamento dell'impianto è previsto per il 2026.
Nello specifico il progetto di bioraffineria, che potrebbe sfruttare la catena di valore integrata di LG Chem, mira a fornire carburanti sostenibili e plastiche a basse emissioni di carbonio, con una capacità annuale di 400.000 tonnellate di materie prime biologiche. Queste andrebbero ad utilizzare la tecnologia Ecofinin sviluppata da Eni in collaborazione con Honeywell UOP. Inoltre lo stabilimento avrà la flessibilità di lavorare materie prime rinnovabili per produrre diversi prodotti, tra cui il Sustainable Aviation Fuel, il biocarburante HVO, ovvero l'olio vegetale idrogenato, e la bio-nafta.
Ricordiamo che LG Chem, impegnata nella produzione di prodotti chimici più sostenibili, farà leva sulle proprie conoscenze e risorse per garantire il successo del progetto. In questo contesto non dimentichiamo che LG Chem produce plastiche eco-friendly utilizzando la bio-nafta dal 2020 e nell'aprile del 2021 è stata la prima azienda chimica sudcoreana a ricevere la certificazione ISCC Plus per nove prodotti Bio-Circular Balanced.
Dal canto suo l'azienda guidata da Claudio Descalzi porterà in dote al progetto la sua vasta esperienza nella bioraffinazione, oltre alla tecnologia proprietaria Ecofining. Ricordiamo che nel 2014 Eni ha realizzato la prima conversione al mondo di una raffineria in bioraffineria a Porto Marghera, seguita da una seconda bioraffineria riconvertita a Gela nel 2019.
Azioni Eni: analisi tecnica e strategie operative
Andiamo ora a vedere come si è comportata l'azione nella giornata in corso. Con volumi superiori alla media giornaliera mensile è stata una nuova seduta all'insegna degli acquisti questa odierna per il titolo Eni, l'ottava nelle ultime nove, con i prezzi che si sono spinti fin verso i 15,40 euro. Nel breve periodo le attese sono per una prosecuzione di questo trend ascendente, che dovrebbe proiettare le quotazioni in direzione dei massimi del 2019 situati sulla soglia dei 16 euro.
Dal punto di vista operativo l'eventuale superamento di queste aree resistenziali, aprirebbe le porte per andare a mettere sotto pressione i massimi del 2018 in area 16,90 euro.In questo contesto eventuali prese di beneficio che riportassero i prezzi verso i 14,50 euro, dove troviamo l'indicatore del Supertrend giornaliero, potrebbero essere lette come delle occasioni di acquisto.
Al contrario la perdita dei 14,50 euro aprirebbe la strada ad una fase correttiva più marcata con primo obiettivo i 14 euro, dove troviamo la media mobile a 50 giorni. Nel caso in cui tali supporti dovessero essere violati al ribasso, si avrebbe una continuazione delle vendite con nuovi target ribassisti posti sui 13,50-13,60 euro, dove troviamo non solo la media mobile di lungo periodo ma anche la trendline ascendente che parte dai minimi di 12 mesi fa. Fondamentale sarebbe la tenuta di tali supporti per evitare sia un indebolimento della struttura grafica che la prosecuzione delle vendite fin verso la soglia psicologica dei 13 euro.
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