È stata una nuova giornata positiva sui principali mercati azionari del Vecchio Continente, che terminano le contrattazioni in leggero territorio positivo. In questo contesto il FTSE Mib chiude la seconda seduta della settimana nei pressi dei 34.650 punti, confermando il trend primario al rialzo che nelle prossime sedute potrebbe spingere i corsi fin verso la soglia dei 35.000 punti. Al contrario segnali di debolezza per il nostro mercato si avrebbero solo con il ritorno dei prezzi sotto i 33.000 punti e primi target posti nei pressi dei 32.500 punti.
Tra le storie interessanti da seguire in queste ore ci spostiamo a Wall Street con il titolo Boeing, con la società che prosegue la ricerca del nuovo Ceo. Andiamo a scoprire le ultime novità in merito.
Boeing: possibile un Ceo esterno per risolvere la crisi del Gruppo
Boeing, dopo aver annunciato lo scorso lunedi che l'attuale Amministratore delegato Dave Calhoun si dimetterà entro la fine dell'anno in corso, ha iniziato la ricerca di un nuovo manager che possa prendere il timone dell'azienda. Questo si troverà dinanzi ad un Gruppo in piena crisi, che ha avuto il suo culmine con l'esplosione di un pannello della cabina su un aereo 737 Max lo scorso mese di gennaio. Ricordiamo che nel corso dei 4 anni in cui Calhoum ha guidato Boeing, l'azienda ha faticato a superare i problemi sia di produzione che di sicurezza, i quali hanno portato ad interrompere la consegna di alcuni velivoli.
Nello specifico nel corso del 2021 e del 2023 sono state interrotte le consegne del 737 Max, mentre nell'anno in corso sono stati bloccati temporaneamente 171 jet di linea Max 9 per i controlli legati appunto all'esplosione del pannello della cabina del jet Alaska Airlines. In questo clima il nuovo Ceo, oltre a ridare fiducia sia alle autorità di regolamentazione che al pubblico, dovrà non solo raggiungere gli obiettivi di produzione e incrementare il flusso di cassa, ma in particolar modo recuperare quelle quote di mercato perse nei confronti di Airbus. A questo riguardo da sottolineare che nei primi due mesi dell'anno Boeing ha consegnato 54 aerei, rispetto ai 66 registrati nello stesso periodo del 2023.
Tornando ai profili che l'azienda starebbe cercando non troviamo Stephanie Pope, che solo pochi giorni fa è stata nominata responsabile della divisione aeroplani commerciali di Boeing, in sostituzione di Stan Deal che andrà in pensione. Al contrario stanno iniziando a farsi strada tra i candidati sia Larry Culp, attuale Ad di GE, che Pat Shanahan, ex dirigente Boeing ed in passato Segretario alla difesa ad interim durante l'amministrazione Trump. Da sottolineare che Larry Culp in questo momento sta guidando Spirit Aerosystems, azienda che fino al 2005 era controllata proprio da Boeing.
Azioni Boeing: analisi tecnica e strategie operative
Andiamo ora a vedere come si sta muovendo l'azione a Wall Street nella seduta in corso. È una giornata all'insegna della debolezza questa odierna per il titolo Boeing con le quotazioni che, con volumi in aumento, tornano sotto la soglia dei 190 dollari. Nel breve periodo la mancata ripresa di tali livelli dovrebbe far proseguire le vendite in direzione dei minimi del 2023 situati in area 175 dollari. Nel caso in cui questi livelli supportivi dovessero essere violati, si avrebbe un pericoloso e ulteriore indebolimento del quadro grafico con possibili nuove discese prima verso i 169 dollari e successivamente i 160 dollari. Fondamentale, nel caso si realizzasse questa view, diventerebbe la tenuta di quest'ultimo livello per evitare nuove discese fin verso l'area dei 150 dollari.
Al contrario solo con la ripresa dei 200 dollari il titolo Boeing potrebbe riprendere il rimbalzo che aveva caratterizzato le ultime giornate, con possibili allunghi prima verso i 207,5 dollari ed in seguito in direzione dei 213 dollari, dove verrebbe messa sotto pressione la media mobile di lungo periodo. Dal punto di vista operativo il superamento di questi livelli dovrebbe aprire le porte ad ulteriori allunghi, prima verso i 220 dollari ed in seguito sui 230-233 dollari. Nel caso in cui quest'ultime aree dovessero essere lasciate alle spalle, aumenterebbero per l'azione le possibilità di andare a chiudere quel gap-down lasciato aperto lo scorso 8 gennaio in area 245 dollari.
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