Le quotazioni delle banche americane sono sotto i riflettori a Wall Street, con l’avvio della stagione delle trimestrali che interessa i conti del 2° trimestre 2021. Dopo il ribasso causato dalla crisi pandemica, i prezzi degli istituti di credito sono riusciti a riprendere forza in Borsa, grazie alla ripresa economica che ha abbassato i timori sull’aumento dei crediti deteriorati.
Oltre a questo, la Federal Reserve ha iniziato a parlare sempre più spesso della fine delle misure ultra-espansive: entro il 2023 infatti potrebbero esserci due rialzi del costo del denaro e già a fine estate 2021 l’istituto potrebbe annunciare l’avvio del tapering per ridurre il piano di acquisti da 120 miliardi di dollari. Queste notizie sono positive per il comparto bancario, che viene penalizzato dai tassi a zero. In questo quadro si inserisce Bank of America, la seconda banca americana più grande, che questa settimana ha rilasciato i conti del 2° trimestre 2021: vediamo i dettagli.
Bank of America: i conti del 2° trimestre 2021
Nel 2° trimestre del 2021, Bank of America ha reso noto di aver archiviato utili per azione di 0,80 dollari (1,03 dollari se si includono i benefici fiscali di 2 miliardi di dollari), ben al di sopra dei 0,77 dollari stimati dagli analisti censiti da Refinitiv. I ricavi si sono invece attestati a 21,6 miliardi di dollari, sotto il consensus degli esperti.
A pesare sul dato è stato il calo del 6% nel reddito netto da interessi, penalizzato dai bassi tassi di interesse: questa situazione riduce il gap tra quello che gli istituti di credito pagano ai depositanti e quello che addebitano ai mutuatari. Il margine di interesse netto è stato pari all’1,61%, 26 punti base in meno rispetto al medesimo periodo del 2020.
Oltre a questo si è registrato un minore fatturato delle attività di trading. La negoziazione sul reddito fisso ha generato 1,97 miliardi di dollari di ricavi, sotto le attese di 2,71 miliardi di dollari previsti da Wall Street, mentre il trading in azioni ha registrato introiti di 1,63 miliardi di dollari, oltre il consensus di 1,35 miliardi di dollari. L’istituto ha inoltre annunciato di aver liberato riserve per 1,6 miliardi di dollari grazie al miglioramento sull’outlook economico statunitense.
Azioni Bank of America: l’analisi tecnica
Da un punto di vista grafico, le azioni Bank of America hanno iniziato a correggere dopo aver messo a segno un importante rally partito a marzo 2020. I corsi si sono riportati al di sotto della linea di tendenza ottenuta collegando i minimi di ottobre a quelli di novembre 2020. I prezzi sono arrivati ad un importante livello per la tenuta dell’uptrend, ossia quello corrispondente al test della trendline disegnata con i top di gennaio e febbraio 2018.
Una rottura di questa zona permetterebbe ai venditori di riportarsi verso i successivi supporti identificati a 35,50 dollari. Al contrario, un rimbalzo da tali aree con un riassorbimento dei 40 dollari permetterebbe alle quotazioni di riprendere vigore. Da un punto di vista operativo, strategie long sarebbero valutabili da 40 dollari, mentre l’operatività short da 37,95 dollari.
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