Con il focus che rimane sempre rivolto alle prossime mosse delle banche centrali in tema di tassi di interesse, i futures del Vecchio Continente impostati sopra la parità anticipano un inizio di seduta in leggero rialzo sui mercati europei. In questo contesto il FTSE Mib dovrebbe aprire nelle vicinanze dei 31.200 punti, sopra i quali sono possibili ulteriori allunghi in direzione dei 31.500-31.600 punti. Al contrario il ritorno sotto i 31.000 punti, dovrebbe aprire la strada ad una fase correttiva con primo obiettivo i 30.800 punti e a seguire i 30.600 punti.
Tra i titoli da seguire nella giornata odierna troviamo il Banco Bpm, che nel pomeriggio di ieri ha comunicato i conti dell'anno passato. Andiamo a scoprirli.
Banco Bpm: +85% l'utile netto nel 2023
Nel pomeriggio di ieri il consiglio di amministrazione del Banco Bpm ha approvato i conti dell'anno passato che sono stati all'insegna dei record. Nello specifico l’utile netto si è attestato a 1,264 miliardi di euro, con una crescita dell’85% rispetto al 31 dicembre del 2022, mentre il risultato della gestione operativa sale a 2,770 miliardi di euro rispetto ai 2,14 miliardi dell'anno passato. Nel solo quarto trimestre, l'istituto guidato da Giuseppe Castagna ha visto un risultato netto di 321,1 milioni di euro, in rialzo rispetto ai 197,63 milioni di euro dello stesso periodo del 2022 e superiore al consensus del mercato che stimava una forchetta tra i 290 e i 314 milioni di euro. Nel corso del 2023 il margine di interesse evidenzia un’ottima performance risultando a 3,29 miliardi di euro, registrando una crescita del 42% rispetto al 31 dicembre 2022, con proventi operativi a 5,341 miliardi di euro. Per quanto riguarda Il cost-income e' in riduzione al 48% rispetto al 54% di fine 2022.
Per quanto riguarda la raccolta diretta questa è risultata pari a 124,8 miliardi di euro, in incremento dell’1,1% rispetto a fine 2022, mentre la raccolta indiretta raggiunge i 106,2 miliardi di euro, in aumento di 14,8 miliardi di euro rispetto a dodici mesi prima. Nel corso del 2023 i credi deteriorati lordi sono scesi a 3,8 miliardi di euro, rispetto ai 4,8 miliardi dell'anno passato, in scia alla consolidata strategia di derisking che dovrebbero portarli alla fine del 2026 sotto i 3,5 miliardi di euro. In questo contesto è confermata la solida posizione patrimoniale con un Cet1 Ratio al 14,2% ed un Mda Buffer5 a 542 punti base. Il costo del credito risulta in riduzione a 53 punti base, rispetto ai 62 punti di fine 2022.
Da sottolineare infine che il CdA ha proposto il pagamento di un dividendo di 56 centesimi per azione, in crescita del 143% rispetto all'anno precedente, che corrisponde a un monte dividendi di 848 milioni di euro, pari a circa 100 milioni in più rispetto alla guidance presente all'interno del Piano industriale.
Azioni Banco Bpm: analisi tecnica e strategie operative
Andiamo a vedere cosa aspettarsi dall'azione per le prossime giornate. Con volumi superiori alla media giornaliera mensile, quella di ieri è stata una seduta volatile ed in territorio positivo per il titolo Banco Bpm, che, chiudendo in area 5,086 euro, proseguono quell'ultima gamba rialzista innescatasi lo scorso 16 gennaio.
Nel breve termine per dare seguito a questo movimento i prezzi dovrebbero spingersi oltre i 5,10 euro, dove troviamo l'indicatore daily del Supertrend, sopra i quali sono possibili ulteriori allunghi prima verso i 5.20-5,25 euro e successivamente in direzione dei massimi di periodo posti nei pressi dei 5,45 euro. Dal punto di vista operativo l'eventuale break di questi livelli andrebbe a rafforzare la struttura grafica di fondo, aprendo le porte per ulteriori apprezzamenti fin verso la soglia dei 6 euro, quotazioni che non si vedono la marzo del 2016.
Al contrario una discesa delle quotazioni sotto i minimi di questa settimana situati sui 4,90 euro, dovrebbero aprire la strada ad un fase correttiva che avrebbe come primo target i 4,80-4,78 euro ed in seguito i minimi dello scorso mese di gennaio situati sui 4,65-4,60 euro. Nel caso in cui dovessimo assistere ad una violazione di questi supporti si avrebbe un indebolimento del quadro grafico con possibili estensioni delle vendite in direzione dei 4,55 euro, dove troviamo la media mobile di lungo periodo, e successivamente verso i minimi dello scorso mese di ottobre posti sui 4,40 euro.
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