Rivian Automotive aumenta i prezzi delle sue auto elettriche per via di costi più elevati e della carenza di chip. Il suo pickup elettrico R1T subirà un rincaro del 17%, mentre il costo del modello SUV R1S crescerà del 20%. La versione iniziale dell'R1T con un quad-motore, trazione integrale, batteria di grandi dimensioni capace di durare fino a 310 miglia di percorrenza, partiva da un valore di 67.500 dollari; ora invece per averlo bisogna sborsare 79.500 dollari. Mentre l'R1S passa da 70.000 a 84.500 dollari.
La carenza delle forniture si fa sentire ancora molto, dopo essere stata la causa principale del ritardo reiterato nella produzione e nelle consegne del prodotto, iniziate solamente a settembre del 2021. Jiten Behl, Chief Growth Officer di Rivian, ha affermato in una nota che l'azienda deve far fronte alle pressioni inflazionistiche, ai costi crescenti, alle carenze nella catena di approvvigionamento e ai ritardi, come del resto succede per la maggior parte dei produttori di auto elettriche.
L'obiettivo della società è quello per il 2024 di offrire una versione dell'R1T con doppio motore e un pacco batteria di dimensioni standard con 260 miglia di autonomia, per lo stesso prezzo di partenza. Rivian lo scorso anno ha prodotto 1.015 veicoli, mancando il target di 1.200 unità proprio per il supply shortage.
Auto elettriche: la guerra in Ucraina complica lo scenario
In realtà tutta l'industria automobilistica sta attraversando una fase molto critica, perché i costi di input hanno fatto lievitare il prezzo del prodotto finale. Truecar.com, sito internet specializzato nel marketing e nei prezzi delle auto, ha evidenziato come le quotazioni medie delle transazioni abbiano raggiunto un valore record di 47.243 dollari a dicembre e prevede un aumento del 15% a febbraio 2022 rispetto all'anno precedente.
La situazione della crisi degli approvvigionamenti si sperava potesse allentare quest'anno con un riequilibrio del mercato, grazie magari al miglioramento sul fronte pandemico che evitasse interruzioni sul lato dell'offerta. Probabilmente non sarà così e i colli di bottiglia è possibile che verranno estesi anche fino al 2023, secondo alcune previsioni. A complicare lo scenario sicuramente la guerra in Ucraina, che ha fatto salire il costo delle materie prime soprattutto sul fronte energetico, con il conseguente innalzamento dei prezzi delle auto elettriche.
Rivian: vanno comprate le azioni in Borsa?
Rivian è nata con l'intento di tenere testa a Tesla e la sua quotazionie a Wall Street a novembre 2021 è stata la sesta più grande di tutta la storia degli Stati Uniti. L'azienda è supportata da grossi nomi come Amazon, che detiene il 20% delle azioni.
Ma proprio il gigante e-commerce è stato additato come uno dei principali responsabili del crollo delle azioni in Borsa che, dal massimo di novembre a 179,47 dollari, sono precipitate a 61,91 dollari dell'ultima quotazione. Infatti, la società fondata da Jeff Bezos ha effettuato una fornitura di 100 mila furgoni elettrici da Stellantis per le sue consegne, mancando a un attestato di fiducia nei confronti dell'azienda che sostiene.
In verità, il titolo Rivian è stato colpito negli ultimi mesi come la gran parte delle aziende tecnologiche dalle prospettive di rialzo dei tassi d'interesse da parte della Federal Reserve. La guerra in Ucraina ha fatto il resto, creando quella situazione di panico nei mercati che va a penalizzare in maniera particolare gli asset più a rischio. Nell'ultima sessione di Wall Street le azioni della società guidata da RJ Scaringe sono crollate dell'8,36%.
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