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Gli Stati Uniti stanziano un finanziamento di oltre 1 miliardo di dollari per lo sviluppo del vaccino da parte di Astrazeneca, in collaborazione con l’Università di Oxford;
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Astrazeneca produrrà inizialmente 400 milioni di dosi del potenziale vaccino fino ad arrivare a 1 miliardo entro il 2021;
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Astrazeneca si è impegnata a stipulare accordi di distribuzione con molti Paesi, in modo da rendere la cura fruibile a tutti.
La collaborazione tra la multinazionale biofarmaceutica Astrazeneca e l’Università di Oxford per lo sviluppo di un vaccino contro il coronavirus sta facendo ottimi progressi. Il progetto, iniziato ad aprile scorso e che vede anche la partecipazione della società biotecnologica italiana IRBM, è alla fase di sperimentazione sull’uomo.
Lo scorso mese sono state effettuate delle prove su 1.000 volontari inglesi, i cui risultati sono attesi per i prossimi giorni. Se l’esito su questo primo campione sarà positivo, la sperimentazione sarà ampliata anche ad altri Paesi. In generale filtra ottimismo, nonostante la consapevolezza che il vaccino potrebbe non essere comunque efficace.
Un’ulteriore spinta alla ricerca di Astrazeneca e della Oxford University è stata data in queste ore da un importante finanziamento di oltre 1 miliardo di dollari stanziato dal Dipartimento della Sanità degli Stati Uniti. Finanziando vari progetti sulla ricerca del vaccino contro il Covid-19, gli USA intendono essere in prima linea per garantire un vaccino al popolo americano senza perdite di tempo.
Il Governo inglese ha già prenotato 30 milioni di dosi del potenziale vaccino di Astrazeneca, con la casa farmacautica che ha affermato di essere anche molto attiva nello stipulare accordi con molti altri Paesi per garantire una cura democratica per tutti.
La società inglese ha in programma di produrre inizialmente 400 milioni di dosi, con le prime consegne a settembre. Entro la fine del 2021 Astrazeneca ha garantito che sarà capace di arrivare a una capacità produttiva di un miliardo di dosi.
Astrazeneca: il traino del vaccino fa volare le azioni in Borsa
La discesa verticale delle quotazioni di Astrazeneca al NYSE avvenuta a inizio 2020 non ha deteriorato il quadro rialzista di Borsa di lungo periodo. A inizio 2017 si è innescato un forte trend rialzista che inizialmente si era interrotto sui massimi in area 50,53 dollari per azione a febbraio di quest’anno. Con il violento sell off che si è abbattuto successivamente a Wall Street e nelle altre piazze finanziarie globali con lo scoppio della pandemia da Coronavirus ha fatto cadere le azioni di Astrazeneca a 36,15 dollari, minimo del 2020. Da quel momento, complici anche le notizie sul coinvolgimento della multinazionale inglese nella ricerca di un vaccino contro il Covid-19, i prezzi si sono rapidamente risollevarsi fino ad aggiornare il massimo storico. Nei giorni successivi i top assoluti sino stati ritoccati nuovamente. Oggi il titolo a Wall Street fa segnare un rialzo di oltre 2 punti percentuali, sintomo del forte interesse degli investitori verso questa società dopo alcune sedute in cui i prezzi di Borsa di Astrazeneca avevano leggermente ritracciato. Le notizie di carattere fondamentale e l'analisi del grafico con time frame giornaliero consentono così di individuare i seguenti livelli chiave per la strutturazione di strategie di trading long e short:
Long
Ingresso: breakout area 55,59 USD
Stop: appena al di sotto di 52,54 USD
Target: trailing profit.
Short
Ingresso: breakout area 52,54 USD
Stop: appena al di sopra di area 55,59 USD
1° target: area 50,66 USD 2° target: area 46,44 USD.