Nonostante il recupero dai minimi intraday, proseguono le vendite sui principali mercati azionari. I motivi del nervosismo sono da ricercare sui timori geopolitici sempre presenti tra Russia ed Ucraina. In questo contesto il nostro FTSE Mib, dopo aver segnato un minimo intra nei pressi dei 25.900 punti, passa di mano in area 26.300 punti ancora distante dalle prime resistenze che troviamo posizionate sui 26.600-26.650 punti. Tra i titoli che a Piazza Affari fanno segnare una delle peggiori performance troviamo Interpump, che nella seduta odierna ha comunicato i conti del 2021.
Azioni Interpump: i conti del 2021
Interpump, società specializzata nel settore della oleodinamica, ha chiuso il 2021 con vendite nette pari a 1,604 miliardi di euro, in crescita del 23,9% rispetto a quelle del 2020 e leggermente al di sopra delle stime (1,57 miliardi di euro). In questo contesto, l'utile netto normalizzato è stato pari a 216,4 milioni di euro in progresso del 46,5% rispetto ai 146,7 milioni del 2021 del 2020 e oltre il consenso (213,4 milioni di euro).
In forte aumento anche il margine operativo lordo (+29,1%), che è passato da 294,06 milioni di euro a 379,76 milioni di euro, mentre l'indebitamento netto del gruppo si attesta 494,9 milioni di euro, in crescita rispetto ai 269,5 milioni di euro di inizio anno. L'aumento del dato è da attribuirsi prevalentemente all'acquisizione di partecipazioni (White Drive e Berma).
Azioni Interpump: analisi tecnica e strategie operative
Dopo aver toccato i suoi massimi di sempre nel novembre dei 2021 in area 68,50 euro, le azioni Interpump hanno innescato una forte fase ribassista che sta proseguendo anche in questo inizio di 2022, con i prezzi che sono tornati sui minimi degli ultimi 8 mesi nei pressi dei 48 euro.
Le attese nel breve sono per una continuazione di questo movimento discendente, che dovrebbe spingere il titolo in direzione dei 47,20 euro, dove verrebbe chiuso il gap up lasciato aperto il 2 giugno 2021 e, a seguire, verso la soglia dei 45 euro. Su questi livelli è possibile un rimbalzo delle quotazioni in scia al forte ipervenduto presente su alcuni indicatori.
La view appena descritta verrebbe annullata sono con il recupero delle prime resistenze che si attestano in area 52,50 euro, oltre i quali potremmo avere allunghi in direzione dei 55 euro. L'eventuale breakout di questi livelli metterebbe in un angolo la correzione a cui abbiamo assistito negli ultimi mesi.