Ascolta questo articolo ora...
Si è verificato un errore durante la generazione del file audio
Sprint in Borsa delle azioni Mediobanca, spinte dall'attesa di via libera della BCE alla scalata di Leonardo Del Vecchio. L'analisi tecnica
Volano in Borsa le azioni Mediobanca, che a metà giornata si posizionano in testa al FTSE Mib segnando un +6,09% (7,242 euro).
A spingere le quotazioni della società sono le ultime indiscrezioni di stampa secondo cui a breve potrebbe arrivare il via libera della BCE per permettere alla Delfin di Leonardo Del Vecchio di portarsi verso il 20% del capitale della banca guidata da Alberto Nagel. La finanziaria del Presidente Esecutivo di EssilorLuxottica potrebbe già portarsi al 13-14% dell’istituto bancario, superando in questo modo il Patto di Consultazione che riunisce il 12,5% del capitale.
Nell’autorizzazione richiesta alla Vigilanza della Banca Centrale Europea, Delfin si sarebbe qualificata come investitore finanziario senza pretese di governance. In questo senso, Del Vecchio non sembra avere intenzione di presentare una lista per il rinnovo del Consiglio di Amministrazione di Mediobanca del prossimo 28 ottobre. La BCE dovrà comunque dare una risposta entro il 24 agosto visto che in quella data decorrerà il termine di 60 giorni dalla richiesta di Leonardo Del Vecchio.
Azioni Mediobanca: analisi tecnica e strategie operative
Dal punto di vista grafico le azioni Mediobanca sembrano pronte ad effettuare il test della coriacea area di concentrazione di domanda a 7,37 euro, dove transitano il livello orizzontale espresso dai lows del 5 marzo 2020 e la linea di tendenza ottenuta collegando i massimi dell’8 giugno a quelli del 21 luglio 2020. Una rottura di questa zona permetterebbe ai compratori di estendere i rialzi in primis fino a 8,427 euro, per poi passare a 9,394 euro. Questi due livelli corrispondono rispettivamente alle chiusure dei gap down del 28 e 24 febbraio 2020, i quali potrebbero calamitare le quotazioni.
Al contrario i venditori tornerebbero a far sentire le loro pressioni nel caso in cui si dovesse verificare una discesa al di sotto di 6,55-6,16 euro, dove passa la trendline che unisce i lows del 14 e 22 maggio 2020 e il livello orizzontale lasciato in eredità dai minimi dell’1 giugno 2020. Visto quanto emerso dall’analisi tecnica, si potrebbe sfruttare una strategia in breakout valutando un’operatività di natura long al superamento di 7,43 euro. Lo stop loss sarebbe localizzato a 6,95 euro, mentre l’obiettivo a 8,38 euro.