Ieri ha Wall Street ha messo a segno un rialzo del 5,88%, chiudendo le contrattazioni a 16,20 dollari. Cosa fare ora in Borsa con le azioni ACM Research? Quella oggetto dell'analisi odierna è una società piccola per gli standard USA: la sua market cap è di appena 972 milioni di euro nonostante il +68,75% messo a segno da inizio anno.
ACM Research: cosa fa e come va l'azienda
Si tratta di una società attiva a livello globale, che sviluppa e produce attrezzature avanzate per la pulizia di wafer e il trattamento umido per l'industria dei semicondutori. E' dunque attiva in uno dei comparti più caldi degli ultimi mesi. Fondata nella Silicon Valley californiana nel 1998 da David H. Wang, oltre che negli Stati Uniti grazie alla matrice asiatica di tutta la prima linea manageriale è riuscita a espandersi soprattutto in Cina.
La strategicità del core business e l'espansione in diversi mercati ha permesso all'azienda di espandersi in modo esponenziale sul fronte dei ricavi e degli utili. I dati dell'ultimo trimestre, quelli chiusi al 30 giugno hanno mostrato un giro d'affari di 144,58 milioni di dollari, il 38,49% rispetto a 12 mesi prima. Una crescita che si è tradotto in un miglioramento a tripla cifra tanto del risultato netto che dell'EPS. In dodici mesi il primo ha registrato un +119,23%, il secondo un +118,18%. Il tutto mantenendo un P/E assolutamente non caro e pari a 15,79x.
Quadro tecnico e idee operative
Visto brevemente il business in cui opera ACM Research, analizziamo ora il quadro tecnico del titolo quotato al Nasdaq di New York. L'azione viene da un lungo movimento rialzista, basti pensare che in occasione dei minimi di periodo dello scorso ottobre le quotazioni scambiavano in area 6 dollari. Da allora, tra il traino dell'intelligenza artificiale e il forte recupero generalizzato del Nasdaq, le quotazioni hanno fatto circa un 2,7x. Insomma, hanno assolutamente sovraperformato il paniere cui appartengono.
Il movimento potrebbe peraltro non essere terminato. I rialzi dell'ultima settimana hanno infatti permesso di fornire nuove indicazioni rialziste sul titolo. In questa direzione va la rottura al rialzo delle resistenze statiche poste in prossimità dei 14,40 dollari. Detto livello era stato lasciato in eredità dai top del 15 febbraio scorso e aveva fatto sentire la sua validità anche in occasione dei massimi registrati a cavallo tra inizio luglio e il 22 agosto.
Proprio il giorno successivo, il 23 agosto, ACM Research è riuscita a oltrepassare tale livello e a rompere un altro livello resistenziale, quello espresso sul daily chart dalla trendline discendente ottenuta con i top del 5 agosto 2022 e del 3 luglio 2023. Si tratta di una linea di tendenza di medio termine e la sua importanza è stata evidenziata dalla reazione del titolo in occasione dei minimi del 25 agosto. Il low a 14,82 dollari ha rappresentato il pullback preciso di detta linea di tendenza, ora diventata supporto dinamico.
La presenza di un doppio minimo da sfogare al rialzo, quello costruito tra il 26 settembre 2022 e il 23 agosto 2023, sono un ulteriore elemento di forza che può spingere a valutare l'implementazione di una strategia rialzista su ACM Research.
Pur evidenziando i forti volumi che hanno accompato gli ultimi giorni di Borsa del titolo e il contesto costruttivo in cui è inserita l'azione, la strategie di trading proposta si basa sulla cautela. Invece che entrare sullo forza ai prezzi attuali, meglio attendere una correzzione per ridurre il rischio e massimizzare il rapporto rischio/rendimento.
Per questo motivo, il punto di ingresso è individuato nell'intervallo compreso tra i 13,30 e i 13,90 dollari. Lo stop è posizionato a 12,85 dollari mentre per quanto riguarda i target, il primo è posizionato sui valori di 16,40 dollari e il secondo a 18,20.