A Wall Street è tempo di stock split: oggi è la volta delle azioni Chipotle Mexican Grill ma i recenti rialzi delle piazze finanziarie hanno portato diversi titoli a superare quella soglia dei mille dollari che generalmente spinge le società a frazionare i titoli.
Split azionari a Wall Street: oggi è la volta di Chipotle Mexican Grill
Innanzitutto vediamo brevemente cosa è uno split azionario: si tratta di un’operazione tramite la quale ogni azione di una società viene divisa per un numero maggiore di titoli. Quindi,a parità di capitalizzazione di mercato, il numero dei titoli a disposizione degli investitori aumenta di x volte sulla base del rapporto utilizzato. In genere uno split azionario si rende necessario quando il valore della singola azione è diventato così alto da allontanare potenziali investitori al dettaglio (per una spiegazione più esaustiva è possibile fare riferimento a questo articolo: Split azionario: cos'è e come funziona).
In avvio di seduta oggi a Wall Street è entrato in vigore il frazionamento azionario di cui tanto si è parlato negli ultimi giorni, quello di Chipotle Mexican Grill, catena di ristoranti fondata nel 1993 che prende il nome dal Chipotle, il nome messicano del peperoncino jalapeño. Le azioni del gruppo con sede a Newport Beach, in California, che ieri avevano terminato la seduta in rialzo del 2,8% a 3.283,04 dollari, oggi all’avvio delle contrattazioni sono state frazionate 50 a 1 che le porta a scambiare a 63,39 dollari (-3,46%).
Si tratta di uno degli split più grandi mai realizzati sulla Borsa di New York e per Chipotle rappresenta il primo frazionamento mai realizzato: la mossa è dovuta al forte balzo registrato dal titolo che, grazie ad un +43% messo a segno da inizio anno, ha portato il saldo a 12 mesi al +60%. Rispetto a due anni fa, le azioni con simbolo CMG valgono quasi 150 punti percentuali in più. La spinta arriva dai conti e dai dati sulla crescita dei punti vendita: nei primi tre mesi dell’anno i ricavi totali del venditore di burrito sono cresciuti del 14% rispetto a un anno fa mentre l’utile netto è aumentato del 23%.
Grazie al frazionamento, il titolo sarà maggiormente accessibile per gli investitori al dettaglio ed i dipendenti, ha fatto sapere il management. "Con questa decisione storica, saremo maggiormente in grado di premiare i membri del nostro team e di dare loro la possibilità di avere la proprietà della nostra azienda", ha recentemente dichiarato il direttore finanziario Jack Hartung. Senza precisare con esattezza l’entità del contributo, Chipotle ha fatto sapere che elargirà azioni a tutti i direttori generali dei ristoranti e ai membri del team che lavorano con l'azienda da più di 20 anni.
Quali saranno i prossimi frazionamenti a Wall Street?
Con il mercato azionario a stelle e strisce che non perde occasione di aggiornare i nuovi massimi, la mossa di Chipotle non è assolutamente isolata. Tra le società che solo nelle ultime settimane hanno annunciato un frazionamento troviamo Broadcom (Broadcom: trimestrale supera le attese, split 10 a 1 dal 15 luglio), Walmart (Walmart annuncia split azioni, titolo sui top di sempre, nuovi buy?) e, ovviamente, Nvidia (Azioni NVIDIA, arriva lo split: cosa fare a Wall Street?), al sesto frazionamento dal 2000.
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Quali saranno i prossimi frazionamenti? Tra le società che realizzeranno questo tipo di operazioni troviamo il produttore di chip Lam Research, che ha annunciato un frazionamento azionario 10 per 1 previsto per ottobre, Williams-Sonoma, che ha pianificato uno split 2 per 1 che avrà luogo il 9 luglio, e la già citata Broadcom, che metterà mano al numero di azioni a metà luglio.
Alla luce del fatto che in genere i frazionamenti sono il preludio di performance migliori di quelle dell’intero mercato nei mesi e nei trimestri successivi, proviamo a vedere quali società attualmente superano quella soglia dei mille dollari che tende a rappresentare lo spartiacque per queste operazioni.
Tra le società facenti parte dello S&P 500 troviamo NVR (ultima chiusura a 7.571,67 $), Booking Holdings (4.014,38 $), Autozone (2.936,41 $), Broadcom (1.582,13 $), Fair Isaac and Company (1.457,29 $), Mettler-Toledo International (1.426,80 $), Transdigm Group (1.320,36 $), Regeneron Pharmaceuticals (1.071,19 $), O'Reilly Automotive (1.057,79 $) e Lam Research (1.052,90 $).
Gli split non piacciono a Warren Buffett
In un momento in cui gli split sono particolarmente in auge, spicca chi, come Warren Buffett, è da sempre fieramente contrario a questo tipo di pratica. Il ragionamento del guru di Omaha è semplice: dividere le azioni rappresenta una pratica ingannevole. Per la sua Berkshire Hathaway, le cui azioni veleggiano sopra quota 620 mila dollari, Buffett è esclusivamente alla ricerca di investitori di lungo termine abbastanza sofisticati da sapere che il prezzo di un’azione può ancora salire, anche se l’acquisto è avvenuto ad una quotazione apparentemente astronomica.