Saudi Aramco aumenta il dividendo del 30% a quasi 100 miliardi di dollari dopo aver riportato il secondo più alto utile annuale della sua storia. Nel 2023 il gigante energetico saudita ha realizzato utili per 121 miliardi di dollari, una cifra monstre che sta dietro solo ai 161 miliardi di dollari ottenuti nel 2022, quando la crisi energetica aveva fatto impennare i prezzi del petrolio. L'incremento della cedola scaturisce anche dalla formula delle ulteriori remunerazioni legate alla performance introdotta lo scorso anno.
Per il Paese guidato da Mohammed bin Salman, il dividendo è estremamente importante perché rappresenta la principale fonte di entrate in virtù di una partecipazione del 98% nella società (l'82% direttamente e il 16% attraverso il fondo sovrano). Attraverso gli introiti derivanti dalla compagnia energetica il Regno vuole finanziare il gigantesco programma di investimento in vari settori dell'economia, tra cui lo sport. Inoltre, una cedola elevata ha un certo impatto sul mercato, nel caso in cui Riyadh decida di quotare quest'anno altre azioni di Aramco oltre il 2% che rappresenta il flottante attuale. Le azioni hanno chiuso le contrattazioni di domenica con un rialzo dell'1,42% a 32,20 riyal saudita alla Borsa di Tadawul.
Saudi Aramco: i numeri del 2023
La società ha comunicato che il calo dell'utile netto 2023 a 121,3 miliardi di dollari, dai 161,1 miliardi di dollari del 2022, può essere attribuito alla riduzione dei prezzi del petrolio e dei volumi venduti, nonché alla diminuzione dei margini di raffinazione e dei prodotti chimici. Tuttavia, questa contrazione è stata compensata da royalties di produzione più basse durante l'anno e da minori imposte sul reddito. Lo scorso anno, l'azienda ha realizzato una produzione media di 12,8 milioni di barili di petrolio giornalieri.
Gli investimenti di capitale hanno raggiunto i 49,7 miliardi di dollari, segnando un incremento del 28% rispetto ai 38,8 miliardi di dollari del 2022. La società prevede che per il 2024 saranno pari a circa 48-58 miliardi di dollari, in crescita fino alla metà del decennio.
Il flusso di cassa derivante dalle attività operative ammonta a 143,4 miliardi di dollari, in diminuzione rispetto ai 186,2 miliardi di dollari del 2022. Mentre il free cash flow si è attestato a 101,2 miliardi di dollari, in confronto ai 148,5 miliardi di dollari dell'anno precedente.
"La nostra resilienza e la nostra agilità hanno contribuito a flussi di cassa sani e livelli elevati di redditività, nonostante un contesto economico sfavorevole", ha dichiarato il Presidente e Amministratore delegato di Saudi Aramco, Amin H. Nasser. "Le spese in conto capitale sono aumentate in linea con le linee guida mentre cerchiamo di creare e acquisire valore aggiunto dalle nostre attività, posizionando la società per un futuro in cui crediamo petrolio e gas costituiranno una parte fondamentale del mix energetico globale per molti decenni a venire, insieme alle nuove soluzioni energetiche".
Il dividendo
Nel 2023 sono stati pagati dividendi totali per 97,8 miliardi di dollari. La cedola base per il quarto trimestre ammonta a 20,3 miliardi di dollari, da pagare nel primo trimestre del 2024. Inoltre, il Consiglio di amministrazione ha deliberato per la terza distribuzione di dividendi legati alla performance per un importo di 10,8 miliardi di dollari.
Nel mese di agosto 2023, Saudi Aramco ha annunciato l'intenzione di calcolare il primo indice di performance dividendi basato sui risultati annuali combinati del 2022 e del 2023, con distribuzioni in sei trimestri a partire dal terzo trimestre del 2023. Si prevede che il pagamento nel 2024 ammonterà a 43,1 miliardi di dollari, compresi i 10,8 miliardi di dollari nel primo trimestre.