La BCE come la FED, le previsioni sull'economia gelano i mercati | Investire.biz

La BCE come la FED, le previsioni sull'economia gelano i mercati

14 mag 2020 - 15:51

05 dic 2022 - 15:07

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Pubblicato stamane il bollettino mensile, la BCE si mostra decisa ad adottare tutte le misure necessarie per fronteggiare l'emergenza economica. Giù, però, tutte le Borse

  • La BCE pronta ad ampliare il PEPP, ma i mercati non reagiscono alle vendite;
  • L'Italia potrà continuare i suoi programmi di spesa per fronteggiare l'emergenza avendo a fianco la BCE;
  • Le previsioni per il futuro dell'economia europea è poco confortante.

 

Non è riuscita nemmeno la BCE a migliorare il sentiment dei mercati azionari che oggi procedono all'insegna delle vendite. Perdite diffuse su tutti i listini, provati dopo le previsioni cupe di Powell nell'audizione di ieri della FED e con gli operatori che temono una seconda ondata di contagi da Coronavirus. Nel bollettino mensile che l'istituto di Francoforte ha pubblicato questa mattina si legge di una BCE pronta ad ampliare il programma di acquisti compreso nel PEPP, mantenendo inalterato il livello di assets che inserisce in portafoglio al ritmo di 20 miliardi di euro mensili. Però prevede un futuro poco sereno per l'economia europea.

Lagarde si prepara ad un "whatever it takes"?

La BCE è dunque pronta a sostenere a tutto campo l'economia reale attraverso uno stimolo continuo della politica monetaria. Nel bollettino viene evidenziato come sia necessario adottare tutte le misure di accomodamento per raggiungere l'obiettivo che rientra nel mandato della Banca Centrale, ossia di riportare i prezzi ad un livello di crescita del 2%. E ci sarà tutto l'impegno da parte del Consiglio Direttivo perché venga fatto tutto ciò che è richiesto, aumentando all'uopo il piano anti pandemico nella misura necessaria e fino a quando permarranno le condizioni di emergenza. Inoltre, in questo momento la BCE ha reso più leggere le condizioni per accedere ai finanziamenti a lungo termine secondo il programma Tltro III e ha dato avvio al nuovo piano di rifinanziamento di lunga durata annunciato durante l'ultima riunione ufficiale, ossia il Peltro.
Messaggio indubbiamente molto forte lanciato dall'Eurotower, soprattutto a beneficio di quei Paesi, come l'Italia, che sono stati particolarmente danneggiati dal fenomeno Covid-19 e che in questo momento stanno sostenendo delle manovre di bilancio particolarmente impegnative per le finanze pubbliche. Su questo tema si è espresso il membro del Comitato Esecutivo della BCE, Fabio Panetta, che ha sostenuto come per l'Italia sia necessario allargare la spesa pubblica per rilanciare l'economia. Questa misura, essendo anticiclica, fa ridurre il premio al rischio che la Nazione deve pagare. Per questo la BCE deve essere al fianco di questi Paesi che hanno un livello di debito elevato, per fornire tutti gli strumenti di politica monetaria a sostegno delle misure.

Il PIL dell'Eurozona si contrarrà tra il 5% e il 12%

Il quadro generale che la Banca Centrale dipinge, però, desta molte preoccupazioni. La contrazione economica in atto è un evento che non trova eguali nella storia, almeno se si escludono le guerre. Questo ha generato un clima generale di sfiducia da parte sia dei consumatori che delle imprese, come dimostra l'indicatore dei consumi che è sceso ad aprile da -22,7 dal -6,6 di febbraio. Da qui c'è da valutare un effetto diretto che si conosce, perché riguarda il calo delle varie componenti della spesa; e un effetto indiretto che verrà valutato attraverso l'impatto che la riduzione dei consumi avrà sul reddito, sulla ricchezza e sul credito. Gli esperti di Francoforte accendono un faro sulle delicate questioni della crescita e dell'occupazione. Il PIL della zona Euro dovrebbe restringersi in un intervallo compreso tra il 5% e il 12%, a seconda di quanto efficaci saranno le misure di contenimento del virus e i provvedimenti volti ad attenuare le conseguenze economiche per imprese e lavoratori. Sul lato occupazionale bisogna attendere i dati relativi al primo trimestre 2020. Al momento c'è da rilevare che la componente occupazione dell'indice dei responsabili degli acquisti ha avuto un tracollo storico negli ultimi tre mesi, passando da 51,4 punti a febbraio, a 42,2 di marzo e a 33,4 di aprile. Il bollettino termina con previsioni per il secondo trimestre ancora peggiori che si allineano a quelle rilasciate ieri dalla FED. Probabilmente è questo che ha fatto fioccare le vendite sui mercati finanziari che hanno trascurato la presa di posizione forte dell'Eurotower in tema di politica monetaria.

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