Covid: la ricchezza persa dai poveri verrà recuperata in 10 anni | Investire.biz

Covid: la ricchezza persa dai poveri verrà recuperata in 10 anni

25 gen 2021 - 14:30

06 dic 2022 - 09:08

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Tra gli effetti della pandemia di Covid-19 vi è anche quello di aver incrementato le disuguaglianze tra ricchi e poveri nel mondo. Vediamo i risultati dello studio Oxfam

Tra i vari effetti negativi che ha portato la pandemia di Coronavirus nel mondo vi è quello di aver aumentato le disuguaglianze tra le persone più ricche e quelle più povere del mondo. Secondo il report di Oxfam presentato al Forum di Davos e intitolato “Il virus della disuguaglianza”, le 1.000 persone più abbienti del pianeta hanno recuperato in soli nove mesi quanto perso a per via del Covid-19.

Per i più poveri invece questo tempo potrebbe dilatarsi fino a 10 anni. Dallo studio emerge anche come le differenze economiche si potrebbero presentare in tutti i Paesi contemporaneamente per la prima volta in un secolo.

L’istituto ha svolto anche un sondaggio su 295 economisti distribuiti in 79 Paesi: l’87% degli intervistati ritiene che si verificherà un aumento o una significativa crescita della disuguaglianza e del reddito nella sua Nazione per via del Coronavirus.

 

Covid e disuguaglianze: chi sono i più colpiti?

Oxfam mette in luce come la pandemia sia stata una manna dal cielo per i 10 uomini più ricchi del mondo, che sono riusciti ad incrementare la loro ricchezza di 540 miliardi di dollari dal suo inizio: un ammontare sufficiente a fornire la copertura vaccinale a tutto il pianeta.

Lo studio mette come esempio il caso di Jeff Bezos, che da solo ha visto il suo patrimonio segnare un +78,2 miliardi di dollari. In questo quadro, la Banca Mondiale ritiene che senza misure adeguate di carattere fiscale vi saranno mezzo miliardo di persone costrette a vivere in povertà con un reddito da 5,5 dollari al giorno.

Oxfam sottolinea inoltre come siano aumentate le disuguaglianze economiche, sociali, razziali e di genere preesistenti. Nel periodo pre-pandemico, metà dei lavoratori nei Paesi più vulnerabili potevano considerarsi poveri e i tre quarti non disponeva di alcuna forma di protezione sociale.

Le più colpite? Le donne, in quanto impiegate nei comparti più colpiti dal virus. Oxfam mette in luce come questo fenomeno sia evidente in Africa del Nord e Medio Oriente, dove le donne rappresentano il 20% della forza lavoro ma a causa del Covid-19 l’occupazione femminile scenderà del 40%.

I numeri mostrano anche come il Coronavirus uccida in modo diseguale colpendo di più i brasiliani di ascendenza africana, i quali hanno il 40% di probabilità in più di morire a causa dell’epidemia rispetto alla popolazione bianca. Negli USA 22.000 cittadini afroamericani e latino-americani sarebbero ancora vivi se avessero avuto lo stesso tasso di mortalità dei bianchi.

 

Covid e disuguaglianze: la soluzione di Oxfam

Grazie al rialzo dei mercati azionari avviato a marzo 2020 i patrimoni totali dei miliardari abbiano raggiunto a dicembre scorso i loro massimi storici a 11.950 miliardi di dollari: una cifra uguale alla spesa dei Paesi del G20 per rispondere agli effetti della pandemia.

Gabrila Bucher, Direttrice di Oxfam, sottolinea come l’aumento delle disuguaglianze potrebbe essere più letale del virus. L’ONG ritiene però che molto dipenda dall’azione dei Governi. Una delle proposte dell’istituto è quella di una tassa temporanea sugli extra-profitti di 32 multinazionali che nel corso dell’epidemia avrebbero generato 104 miliardi di dollari. Questa cifra avrebbe permesso di coprire l’indennità di tutti i lavoratori e supporto finanziario per tutti i bambini e anziani nei Paesi a basso e medio reddito.

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