Da Leonteq un interessante certificato su Intesa ed Unicredit | Investire.biz

Da Leonteq un interessante certificato su Intesa ed Unicredit

21 apr 2020 - 09:30

06 mag 2020 - 18:28

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Dopo la caduta delle quotazioni di Piazza Affari, alcuni Certificate emessi di recente appaiono molto interessanti in ottica rischio/rendimento. Ecco un esempio concreto

Dopo la rovinosa caduta di fine febbraio-inizio marzo, nelle ultime settimane i mercati finanziari internazionali sembrano voler provare a rialzare la testa, seppur in modo asimmetrico e con le dovute differenze. Gli indici USA hanno recuperato una buona parte delle perdite subite e sono tutti impostati al rialzo, come pure il DAX e l’Eurostoxx 50. Il listino italiano ha arrancato e sottoperformato, recuperando dai minimi del 16 marzo un modesto 13%. Ieri abbiamo asssistito a un crollo mai visto delle quotazioni del petrolio, con i corsi del contratto Future in scadenza maggio 2020 scese (abbondatemente) sotto la soglia degli 0 dollari al barile. A pesare in questo caso diversi fattori, non ultimo lo stallo sul fronte della domanda causato dalla diffusione a livello globale del Coronavirus. Il Covid-19 è alla base dei crolli dei listini azionari di qualche settimana fa. Molto importante dunque registrare come il virus, pur continuando a imperversare nel Mondo, in Europa sembra stia mostrando segni di rallentamento.

 

Contesto macro
In questo contesto, le banche Centrali stanno immettendo liquidità sui mercati come non era mai avvenuto prima, limitando in qualche modo l’impatto della crisi economica che si è già manifestata e che presumibilmente assumerà dimensioni ancora più preoccupanti nei prossimi mesi. Il crollo dei mercati ha falcidiato i prezzi delle azioni e quelli dei certificati, a causa dell’alta volatilità, che ha raggiunto livelli che non si vedevano da molti anni. Il VIX, l’indice che misura la volatilità implicita delle 500 azioni che compongono l'indice Standard&Poor's, ha superato gli 85 punti, ora è sceso fin sotto i 40 punti, comunque più del doppio del livello pre-crisi. Se da un lato questo ha comportato pesanti perdite in conto capitale per chi deteneva i certificati e non avesse avuto l’accortezza di approntare le necessarie coperture, dall'altro lato offre oggi delle interessanti opportunità, sia sui certificati di vecchia quotazione che su quelli emessi durante il periodo della crisi. I certificati, che sono costituiti da opzioni di varia natura, quando la volatilità è alta hanno prezzi, ma anche costi di strutturazione, più bassi, a causa del fatto che il prezzo delle opzioni è inversamente proporzionale al livello della volatilità, per cui le recenti emissioni garantiscono – a parità di prezzo – rendimenti migliori e barriere più profonde.

 

Alternativa d'investimento
Un esempio concreto e interessante è un Certificato Express emesso lo scorso 23 marzo da Leonteq. Avente codice ISIN CH0528260687, il Certificate ha come sottostanti i titoli dei due gruppi bancari più importanti d’Italia, Intesa Sanpaolo e Unicredit. Le azioni del settore bancario hanno subito fortemente le conseguenze della crisi, e tuttora si trovano su livelli di prezzo non lontani dai minimi. Il timing dell'emissione e altri fattori potrebbero tuttavia avere un effetto positivo sulle quotazioni del Certificato e gli investitori che lo detengono in portafoglio. Innanzitutto l’immissione di liquidità ed il massiccio acquisto di titoli di Stato italiani da parte della BCE è un fattore capace di sostenere i corsi delle obbligazioni in pancia alle banche, elemento che ne smussa il rischio percepito dagli investitori e con esso ne sostiene le quotazioni di Borsa. Sulla stessa linea si inserisce il Decreto Legge Liquidità approvato dal Governo che ha stanziato risorse pubbliche per fornire garanzie sui prestiti che le banche daranno alle imprese. Questo dovrebbe giovare alle banche sul fronte del contenimento degli NPL, da molto tempo un vero fardello per gli stati patrimoniali ed economici degli istituti di credito del Paese. Vi è poi un fattore da non trascurare e che rappresenta un vero asso nella manica per i Certificate con una struttura simile a quello presentato oggi: sotto la spinta di BCE prima e EBA poi, le banche italiane hanno deciso di posticipare il pagamento dei dividendi. Prima di ottobre difficilmente gli azionisti potranno incassare le cedole sugli esercizi 2019. Il Certificato di Leonteq consente invece di ottenere una remunerazione su base mensile, con condizioni per il loro pagamento che dopo i ribassi delle settimane scorse non appaiono così improbabili.

 

Struttura del Certificate Leonteq
L'Express Certificate su Intesa Sanpaolo e Unicredit portato sul mercato SeDeX da Leonteq ha infatti una scadenza di soli due anni (24/03/2022) e una Barriera posta al 60% dello Strike Price valida sia per la remunerazione periodica che per la difesa del capitale. Per questo secondo aspetto va evidenziato che si tratta di una Barriera di tipo europeo, quindi rilevata solo a scadenza. Soprattutto sono le cedole mensili ad attirare l'attenzione. La struttura del Certificate prevede il pagamanto di un premio mensile del 2% già dal prossimo 4 maggio (la data di rilevazione sarà invece venerdì prossimo, il 24 aprile) a condizione che Intesa Sanpaolo e Unicredit alle date di rilevazione intermedia valgano almeno il 60% del valore di strike price rilevato in fase di emissione. La struttura del Certificate conta su due importanti opzioni, quella memoria e quella autocallable. La prima consente all'investitore di non perdere completamente eventuali premi mensili non pagati dal Certificate a causa di discese dei sottostanti sotto il Livello Barriera (se a una data di rilevazione successiva il livello viene recuperato l'investitore ottiene il premio previsto più quelli non pagati in precedenza); la seconda, attiva da settembre 2020 in avanti, permette al Certifcicate di scadere anticipatamente se a una data di rilevazione mensile i due sottostanti valgono almeno il prezzo di strike price registrato in fase di emissione. Da sottolinerare peraltro che il trigger per il rimborso anticipato si ridurrà progressivamente, del 5% ogni tre mesi. Qualora il Certificate non dovesse scadere anticipatamente e giungesse così alla sua scadenza naturale, il valore di rimborso sarà pari al valore nominale (1.000 euro) se nessuno dei due sottostanti si troverà sotto il livello della barriera. In alternativa, il rimborso sarà pari al prezzo di emissione moltiplicato per il rendimento negativo del peggiore tra i due titoli sottostanti.

 

Giudizio
L'Express Certificate targato Leonteq che abbiamo preso in esame quest'oggi fornisce dunque un mix interessante in termini di rischio/rendimento. Un basket formato da soli due sottostanti riduce il rischio complessivo della struttura dello strumento, così come nella stessa direzione va la tipologia della Barriera (europea) e la sua profondita, con le attuali quotazioni dei sottostanti che distano quasi 39 punti percentuali. Senza contare che i due anni di durata del Certificate potrebbero consentire all'investitore di bypassare l'attuale fase di incertezza del mercato, senza peraltro rinuciare a un rendimento che a livello annuale si può spingere fino al 24%. Considerando il rendimento mensile del 2% previsto dalla struttura del Certificate e la presenza dell'effetto memoria che smussa il rischio di non ottenere i diversi premi mensili previsti, ecco che dunque il giudizio su questa tipologia di strumento è positivo. Anche perchè qualora da qui al marzo 2022 la situazione di emergenza legata al Coronavirus dovesse essere lasciata alle spalle, l'investitore potrà giocare la carta della scadenza anticipata per poter così re-investire il proprio capitale in altre opportunità.

 

DISCLAIMER
I certificati sono strumenti finanziari ad elevata complessità e potrebbero non essere adatti a tutti gli investitori. Prima di acquistare questi prodotti valutare attentamente i rischi e leggere la documentazione dell’emittente. Il presente articolo non costituisce sollecitazione né consiglio all’investimento, ma ha solo finalità informative.

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