Certificati: investire nella ripresa italiana post-Covid | Investire.biz

Certificati: investire nella ripresa italiana post-Covid

24 feb 2021 - 14:30

24 feb 2021 - 14:47

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La ripresa economica post-Covid guidata da Mario Draghi e lo sviluppo di alcuni megatrend accelerati con la pandemia potrebbero spingere le quotazioni dei titoli italiani

L’arrivo dei vaccini anti-Covid e il nuovo Governo guidato da Mario Draghi hanno spinto gli acquisti sulle azioni italiane, che sono riuscite a riprendere buona parte dei crolli avvenuti ormai un anno fa a causa della pandemia.

Mentre le Banche centrali continuano nella loro politica monetaria ultra espansiva, l’idea che i 209 miliardi di euro del Recovery Fund siano gestiti da una personalità come quella dell’ex Presidente della BCE ha rinfrancato gli investitori, convinti che la gestione del denaro sarà efficace per garantire all’Italia una ripartenza economica duratura.

Nel breve periodo comunque vi sono degli elementi di incertezza, specie per quanto riguarda i nuovi ceppi del virus che sembrano essere più contagiosi. Questo elemento ha infatti costretto l’esecutivo a pensare ad un allungamento delle misure restrittive che promettono di peggiorare ulteriormente la situazione economica del nostro Paese, che nel 2020 ha registrato un crollo del PIL dell’8,33%.

Il modo in cui verrà speso il denaro del Recovery Fund ma anche l’andamento della campagna vaccinale e il tanto atteso ritorno alla normalità saranno dei fattori cruciali per il recupero del mercato finanziario italiano, che al momento sta beneficiando di una forte contrazione dello spread tra il rendimento del BTP e quello del Bund a 10 anni.

Per il FTSE Mib saranno decisivi due elementi: il primo è relativo all’andamento del comparto bancario, che potrebbe quindi di una situazione caratterizzata dalla prospettiva del ritorno al dividendo dopo lo stop della Banca Centrale Europea, del calo del differenziale tra BTP e Bund e dalla prospettiva che in caso di ripartenza economica le potenziali perdite su crediti verranno ridimensionate.

Il secondo fattore da considerare è quello relativo alla transizione energetica, uno degli architravi del piano Next Generation EU che potrebbe beneficiare le azioni del settore delle utility e quelle del comparto petrolifero impegnate in un percorso di riduzione delle emissioni e di transizione energetica.

Non va dimenticato che l’andamento del principale indice di Borsa italiano è influenzato in maniera importante dal settore oil&gas e da quello finanziario. In questo senso, per puntare alla ripresa dell’Italia post-Covid si potrebbe guardare al Certificato Phoenix Memory di Credit Suisse con ISIN XS1973472282 con sottostante riferito ad un basket formato dalle azioni Enel, ENI, Intesa Sanpaolo e Assicurazioni Generali.

 

Analisi dei sottostanti

Guardando alla composizione del paniere è da evidenziare come questo sia formato da blue chip italiane. Enel è sicuramente una delle aziende che beneficia maggiormente della situazione creata dal Covid-19, il processo di decarbonizzazione e la sua appartenenza al settore utility giocano infatti un ruolo di primo piano.

In tal senso è bene ricordare che le aziende appartenenti a questo comparto traggono vantaggio dalla situazione di politiche monetarie ultra accomodanti che tengono bassi i rendimenti delle obbligazioni e spingono gli investitori a cercare alternative simili. Tali compagnie infatti presentano un modello di business prevedibile e dividendi stabili nel tempo.

Oltre alla decarbonizzazione, Enel gode del megatrend delle smart grid, le reti elettriche intelligenti che grazie all’ottimizzazione della relazione tra i consumatori finali e chi produce, stocca, trasporta, distribuisce l’energia permette di efficientare il percorso della rete elettrica riducendo le emissioni.

Per quanto invece riguarda ENI è da segnalare come l’azienda si stia impegnando in maniera decisa nel percorso di decarbonizzazione. Se nel breve periodo il titolo sta beneficiando del rialzo dei prezzi del petrolio, nel medio termine sarà da guardare al percorso di transizione energetica avviato dalla società e ribadito dal piano strategico 2021-2024.

I target dell’azienda sono quelli di azzerare le emissioni nette entro il 2050, investendo mediamente 7 miliardi di euro l’anno, 1,4 miliardi dei quali dedicati a progetti green. Nel breve periodo una menzione va fatta anche sul fronte dei dividendi. Supponendo che il prezzo del petrolio Brent rimanga stabile a 53 dollari al barile, gli analisti stimano una cedola di 0,75 euro ad azione per il 2021, che ai prezzi attuali corrisponde ad un dividend yield dell’8,04%.

Grazie alla fusione con UBI Banca, Intesa Sanpaolo è riuscita a rafforzare in maniera importante la sua struttura patrimoniale. La spinta dell’M&A, unita alla ripartenza economica che dovrebbe ridurre gli NPL e alla ripresa dello stacco dei dividendi potrebbe fornire nuova linfa all’istituto di credito. Per Assicurazioni Generali invece è da ricordare come poche settimane fa abbia siglato un accordo con Banca March.

La compagnia triestina dovrebbe quindi rafforzarsi in territorio spagnolo, dove c’è già un accordo con Cajamar. Diversi analisti a tal proposito notano come il Leone di Trieste utilizzi gli accordi di bancassicurazione per rafforzare il posizionamento sui mercati esteri. Diversi esperti notano anche come il gruppo sta cercando di rendersi prevedibile in tutto quello che fa, dai dividendi alla strategia di business.

Le stime di Beremberg nostrano tre fattori positivi per Generali, in primis la potenziale offerta per Aviva Polonia, la seconda è la cedola che dovrebbe includere quella non pagata dell’esercizio 2019 e il ritorno alla crescita dei ricavi. Al momento, il consensus di Reuters per il gruppo è per un prezzo obiettivo a 16,15 euro, oltre 4% in più rispetto alle quotazioni del momento.

 

Struttura del Certificato

Il Certificato Phoenix Memory di Credit Suisse con ISIN XS1973472282 è stato emesso lo scorso 16 febbraio sul mercato EuroTLX di Borsa Italiana ad un prezzo di 100 euro. Con questo prodotto gli investitori possono ottenere una cedola trimestrale di 2,05 euro a patto che alle date di osservazione della cedola il sottostante con rendimento peggiore abbia un prezzo pari o superiore a quello della Barriera Cedola, posta al 65% dello Strike Iniziale. In termini di rendimento, questo strumento permette un potenziale 8,2% lordo sul Prezzo di Emissione.

Sono due le opzioni che caratterizzano la struttura del Certificate:

 

  • Effetto Memoria: consente all’investitore di incassare successivamente i premi non pagati;
  • Opzione Autocallable: dal 12 agosto 2021 permette al prodotto di scadere anticipatamente a patto che alla Data per il Rimborso Anticipato il prezzo di tutti i sottostanti del paniere quoteranno ad un livello pari o superiore a quello del Livello Autocall, posto al 100% del Valore Iniziale.

 

I prezzi da tenere controllati per i sottostanti del basket sono:

 

  • Enel: Prezzo di riferimento iniziale, Strike e prezzo per il Rimborso Anticipato a 8,879 euro; prezzo della Barriera Cedola a 5,771 euro; Barriera a 5,327 euro.
  • ENI: Prezzo di riferimento iniziale, Strike e prezzo per il Rimborso Anticipato a 8,468 euro; prezzo della Barriera Cedola a 5,504 euro; Barriera a 5,081 euro.
  • Intesa Sanpaolo: Prezzo di riferimento iniziale, Strike e prezzo per il Rimborso Anticipato a 2,096 euro; prezzo della Barriera Cedola a 1,362 euro; Barriera a 1,258 euro.
  • Assicurazioni Generali: Prezzo di riferimento iniziale, Strike e prezzo per il Rimborso Anticipato a 15,665 euro; prezzo della Barriera Cedola a 10,182 euro; Barriera a 9,399 euro.

 

Come detto prima, la Barriera Cedola è posta al 65% dello Strike. Per quanto riguarda la Barriera a scadenza invece, questa è localizzata al 60% del Valore Iniziale. Al momento il Worst of è rappresentato dalle azioni Enel, che veleggiano il 6,53% sotto lo Strike.

Alla scadenza fissata per il 19 febbraio 2026 potranno verificarsi tre scenari:

 

  1. Se il prezzo del peggiore dei sottostanti dovesse essere pari o superiore a quello del Valore Iniziale, l’investitore riceverà il Valore Nominale di 100 euro, l’ultima cedola del periodo e quelle non pagate in precedenza.
  2. Se il prezzo del peggiore dei sottostanti dovesse essere inferiore a quello del Valore Iniziale e pari o superiore a quello della Barriera, l’investitore riceverebbe il solo Valore Nominale di 100 euro;
  3. Se il prezzo del Worst of dovesse essere inferiore a quello della Barriera l’investitore riceverà un importo commisurato alla performance del sottostante. Per fare un esempio, immaginiamo che il prezzo delle azioni Enel a scadenza sia di 5 euro. In questo caso il rimborso sarà di 56,31 euro calcolato come: [100 euro di Valore Nominale x (5 euro del Prezzo di rilevazione finale/8,879euro del Valore Inziale)].

 

La valutazione dell’Ufficio Studi di Investire.biz

Il Certificato Phoenix Memory di Credit Suisse con ISIN XS1973472282 è uno strumento che si adatta bene all’idea che l’Italia riuscirà a riprendersi dalla crisi innescata dalla pandemia di Covid-19. Il paniere sottostante comprende società che beneficeranno del processo di decarbonizzazione spinto anche dal Recovery Fund. Il riferimento in tal caso è soprattutto relativo ad Enel, spinta anche dall’interesse degli investitori per il settore delle utility in un contesto di politiche monetarie ultra espansive.

Della transizione energetica godrà anche ENI, che nel nuovo piano strategico al 2024 ha dichiarato di essere intenzionata a puntare ampie risorse alle energie pulite e agli investimenti green. Il comparto bancario e finanziario trarrà beneficio dal ritorno alla distribuzione dei dividendi, dal contesto favorevole alle aggregazioni e da minori rischi su crediti una volta che la ripresa prenderà piede.

Tutto il paniere infine verrà ragionevolmente spinto dalle misure del nuovo Governo Draghi: la figura dell’ex Presidente della BCE rinfranca i mercati, fiduciosi che il denaro del Recovery Fund potrà venir speso con l’obiettivo di far ripartire in maniera decisa il nostro Paese.

Questo è chiaro se si guarda all’andamento dello spread tra BTp e Bund a 10 anni, sceso in maniera importante proprio dalla notizia che il Presidente della Repubblica aveva dato mandato a Draghi di dare vita ad un nuovo esecutivo. Guardando alla struttura del Certificato in senso stretto, è positiva sia la presenza dell’Effetto Memoria che la profondità delle Barriere.

La scadenza particolarmente lunga e l’Opzione Autocallable fanno sì che l’andamento auspicabile per le azioni del paniere sia quello della stabilità, in modo tale da riuscire ad incassare più premi possibili senza dover assistere ad una scadenza anticipata.

 

 

 

 

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