Bitcoin rimane sotto ai 30.000 dollari e la formazione triangolare in compressione osservata nei giorni precedenti sembra pronta ad esplodere. Fino alla rottura al rialzo del livello dei 32.500 dollari, oppure al ribasso sotto ai recenti minimi a 26.700 dollari, sarà difficile determinare la direzionalità della principale criptovaluta. L'unica cosa molto probabile è che il movimento sarà abbastanza ampio e sancirà un ritorno della volatilità abbastanza importante. Fino a quel momento continueremo ad osservare l'incertezza che avvolge l'intero mercato crittografico.
Le principali altcoins sono orientate prevalentemente al ribasso in quest'ultima giornata. L'unica con il segno verde è Sandbox (SAND), che guadagna il 5% nelle ultime 24 ore, mentre le peggiori sono Avalanche (AVAX) -14%, Stepn (GMT) e Zcash (ZEC), entrambe a -13%, e Compound (COMP), che perde oltre l'11%. Vediamo le notizie più importanti di oggi.
Sango non verrà sostenuto dalla Banca Mondiale
Faustin Archange Touadera, il presidente della Repubblica Centrafricana, ha annunciato il 24 maggio di voler lanciare “Sango”, il primo hub crittografico del Paese. Con questa iniziativa si intende creare un team legale per supportare progetti legati alle criptovalute, poter richiedere l'esenzione dalle tasse per questo tipo di attività e applicare una serie di politiche economiche volte allo sviluppo del settore.
Su un documento ufficiale era stato riportato un finanziamento da 35 milioni da parte della Banca Mondiale, istituzione per l'aiuto di paesi in difficoltà, ma un portavoce ha subito smentito su Bloomberg, sostenendo che tali fondi sarebbero destinati alla digitalizzazione del sistema finanziario. La Banca Mondiale ha anche espresso preoccupazione sul riconoscimento Bitcoin come valuta a corso legale nella Repubblica Centrafricana. Dopo El Salvador, il Paese è stato il secondo a intraprendere questa scelta coraggiosa, oltre a definire un quardo normativo completo per le criptovalute.
InsurAce pagherà 11 milioni agli assicurati dopo il crollo di Terra
InsurAce, un protocollo assicurativo per i progetti di finanza decentralizzata, ha dichiarato che pagherà oltre 11 milioni di dollari ai clienti che hanno presentato regolare richiesta dopo il collasso dell'ecosistema Terra. Per il momento riceveranno rimborsi solo 173 utenti sulle 234 copertura attive, poiché il protocollo è ancora in attesa delle richieste e sopratutto l'invio della stablecoin UST coinvolta. La scelta di InsurAce di ridurre il tempo utile per presentare le richieste di rinborso deriva proprio dalla volontà di accelerare i tempi nella speranza di poter vendere le stablecoin restituite all'attuale valore di 8 centesimi.
Nonostante le polemiche che si sono sollevate sulle tempistiche ridotte, va comunque dato atto che i protocolli assicurativi in DeFi hanno funzionato durante questo tipo di eventi catastrofici, mantenendo le promesse fatte. Questo è stato l'unico modo che gli utilizzatori dei servizi decentralizzati hanno avuto per proteggersi in modo concreto.
Portogallo: respinte due proposte di tassazione sulle criptovalute
Il Congresso portoghese, Assembleia da Republica, ha bocciato due proposte di legge che avrebbero imposto una tassa sulle criptovalute. Le due proposte di legge sono state avanzate dai partiti di sinistra Bloco de Esquerda e Livre. Nonostante le dichiarazioni del Ministro delle Finanze Fernando Medina, che aveva anticipato la scorsa settimana l'introduzione di nuove tasse sugli asset digitali in Portogallo, non sembrano ancora maturi i tempi per vedere il paese perdere lo status di paradiso fiscale per le cripto.
Il settore aveva reagito male alle sue parole, sopratutto dopo i grandi proclami di altri politici che solo un anno fa invitavano le aziende e startup del settore a trasferirsi qui per beneficiare di trattamenti economici di favore. La realtà è che le criptovalute sono degli asset difficili da tassare, e le difficoltà incontrate dal Portogallo purtroppo potrebbero essere solo un rinvio della questione ad un futuro non troppo lontano.
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