L'attacco israeliano di queste ore verso alcune base militare iraniane impatta sui futures del Vecchio Continente che, impostati in territorio negativo, anticipano un inizio di seduta all'insegna delle vendite sui principali mercati azionari europei. Nello specifico la decisione presa da Israele di attaccare l'Iran, dopo varie riunioni del suo Gabinetto di guerra, è una ritorsione a quanto era accaduto sul finire dello scorso weekend, quando il Paese era stato oggetto di un attacco missilistico da parte di Teheran. Tutto questo segue il raid dello scorso primo aprile, quando il consolato iraniano a Damasco era stata oggetto di un attentato israeliano.
Secondo le prime informazioni molte esplosioni sono state localizzate non solo nella zona di Isfahan, nei cui pressi si trova sia un importante base aerea ma anche un sito nucleare, ma anche in Iraq e Siria dove sono stati colpiti radar e sistemi di difesa aerea. Secondo i media iraniani non si riscontrano al momento danni o esplosioni su larga scala in tutto il Paese e che non sono stati segnalati incidenti alle strutture nucleari iraniane. Da sottolineare che la risposta israeliana all'Iran è arrivata nel giorno del compleanno della Guida Suprema Khamenei, nato il 19 aprile 1939.
Da segnalare infine che alcune compagnie aeree dell’area hanno annunciato lo stop ai voli da e per l’Iran e lo spazio aereo, che era stato chiuso per qualche istante nel corso della notte, è stato riaperto. Ora tutti gli occhi sono rivolti a Teheran che potrebbe alimentare quella famosa escalation con una ulteriori ritorsioni nei confronti di Israele, facendo salitre in questo modo ai massimi storici la tensione in Medio Oriente.
FTSE Mib: analisi tecnica e strategie operative
Andiamo ora a vedere quali potrebbero essere gli impatti, dopo queste notizie, sull'indice FTSE Mib. Dopo aver chiuso la giornata di ieri in territorio positivo nei pressi dei 33.880 punti, proseguendo in questo modo quel recupero innescatosi 24 ore prima, le attese per la seduta odierna sono di un'apertura in deciso ribasso in area 33.450-33.500 punti. Nel breve periodo la perdita di questi livelli dovrebbe far proseguire le vendite, che avrebbero come prossimo obiettivo i minimi di questa settimana in area 33.300 punti.
Dal punto di vista operativo la violazione di tali supporti, nelle cui vicinanze troviamo anche la media mobile a 50 giorni, dovrebbe far proseguire la fase correttiva, innescatasi lo scorso 2 aprile, in direzione della soglia dei 33.000 punti. Fondamentale a quel punto sarà la tenuta di questi supporti, dove transita la trendline rialzista che parte dai minimi dello scorso mese di ottobre e congiunge i minimi del mese di gennaio, per evitare un ulteriore indebolimento del quadro grafico, con possibili nuovi affondi in direzione dei 32.500 punti.
Al contrario per avere un ritrovata positività, le quotazioni dovrebbero tornare oltre le prime importanti resistenze poste sulla soglia dei 34.000 punti. Nel caso in cui queste aree dovessero essere superare, si avrebbe un ritorno degli acquisti prima in direzione dei 34.300-34.350 punti ed in seguito verso i 33.500 punti. L'eventuale break di tali livelli dovrebbe aumentare le possibilità per il FTSE Mib di tornare a mettere sotto pressione i massimi degli ultimi 16 anni situati in area 34.800 punti. Il superamento di quest'ultime resistenze, dove troviamo anche l'indicatore giornaliero del Supertrend, andrebbe a riattivare il trend ascendente di fondo con possibili allunghi prima verso i 35.000 punti ed in seguito in direzione dei 35.200-35.300 punti.
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