Interpump comunica i dati del 2022: come operare sul titolo? | Investire.biz

Interpump comunica i dati del 2022: come operare sul titolo?

15 feb 2023 - 18:00

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Rimane impostato al rialzo il trend del titolo Interpump, con i prezzi vicini ai massimi degli ultimi 11 mesi. Cosa ci suggerisce nel breve l'analisi tecnica?

È una seduta volatile ma all'insegna della cautela quella odierna sui mercati azionari del Vecchio Continente, che si avviano a chiudere le contrattazioni vicini ai livelli di ieri. In questo contesto nessuna sorpresa giunge dal Ftse Mib, con i prezzi che riescono a mantenersi nei pressi dei 27.500 punti, livelli che se lasciati alle spalle vedrebbero aumentare le chance di un ritorno dei corsi sui massimi decennali situati in area 28.000 punti.

Al ribasso i primi supporti da monitorare sono posti sui 27.250 punti, sotto i quali si potrebbe avere un test sui minimi settimanali situati vicini alla soglia dei 27.000 punti. Tra i titoli che a Milano hanno visto una volatilità in aumento troviamo Interpump, che in mattinata ha comunicato non solo i dati preliminari del 2022 ma anche i target al 2025. Andiamo a vederli nello specifico.

 

 

Interpump: i preliminari del 2022 e i target al 2025

Nella giornata odierna Interpump ha comunicato i dati preliminari dell'anno appena passato, che hanno visto numeri superiori rispetti a quelli presenti all'interno del piano industriale 2020-2022. Nello specifico l'azienda dovrebbe chiudere il 2022 con un fatturato pari a 2,078 miliardi di euro, che risulta in crescita del 29,5% rispetto all'anno precedente e superiore al consensus posto a 2,066 miliardi. In questo contesto si mantiene su livelli eccellenti la profittabilità, con un Ebitda margin del 23,7%, rispetto ad attese poste al 22%. Nel dettaglio la divisione Olio ha visto una crescita del 39,5%, mentre il segmento Acqua vede un aumento del 14,1%. Per quanto riguarda l'utile netto questo balza dai 198,5 milioni del 2021 agli attuali 269,6 milioni, risultando leggermente sotto le attese degli analisti a 273,8 milioni, mentre l'Ebit sale del 30,2% a 384,1 milioni.

Per quanto riguarda il periodo ottobre-dicembre 2022 le vendite sono risultate in aumento del 18,5% a 553 milioni, con un margine operativo lordo che si porta sui 127,2 milioni risultando in crescita del 30%. Su questi numeri l'incidenza sulle vendite passa dal 21,8%, registrato nel quarto trimestre del 2021, all'attuale 23,9%. Non deludono nè l'Ebit, che si porta da 72 a 94 milioni di euro, nè l'utile netto, in forte accelerazione a 54,8 milioni (dai 20,1 milioni registrato nel periodo ottobre-dicembre 2021).

In occasione dei dati presentati oggi, Interpump ha annunciati i target per il triennio 2023-2025. Nel dettaglio, per il 2023 l'obiettivo è di una crescita organica intorno al 5%, mentre nel corso dei 3 anni si dovrebbe avere un fatturato in aumento del 25% con un Ebitda margin al 22%. Ricordiamo infine che nei prossimi tre anni l'azienda prevede investimenti per 10 milioni. Andiamo ora a vede la risposta del titolo dopo questi dati.

 

 

Azioni Interpump: analisi tecnica e strategie operative

Giornata volatile ma all'insegna degli acquisti quella odierna per il titolo Interpump, con le quotazioni che, con volumi in aumento, si sono portate a contatto con i top degli ultimi 11 mesi posti sui 52-52,10 euro. Grazie all'indicatore della forza relativa, che si mantiene sui massimi di periodo, le attese sono per un superamento di questi livelli sopra i quali si avrebbe una prosecuzione di quel movimento ascendente innescatasi dai minimi di settembre 2022 in area 32,50 euro. In questo caso i prossimi obiettivi rialzisti sono situati sui 53,50 euro e successivamente spingersi verso i top di febbraio 2022 in area 56,20 euro. In questo contesto eventuali pullback ribassisti verso i 47-47,30 euro, verrebbero catologati come delle normali prese di beneficio utili per scaricare gli eccessi del rally.

Al contrario sarà solo con una discesa sotto quest'ultimi livelli, dove transitano sia l'indicatore giornaliero del Supertrend che la trendline ascendente che parte dai minimi di settembre 2022, che si avrebbe un indebolimento della struttura grafica del titolo aprendo di conseguenza le porte a nuove vendite verso i 46 euro e a seguire i 45 euro. Fondamentale nel caso sarà non andare a perdere questi sostegni, per evitare un ulteriore fase correttiva che avrebbe un prossimo target sugli ex massimi di agosto 2022 situati in area 41,50 euro.

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