La debolezza di Wall Street nelle seduta di ieri impatta sui futures del Vecchio Continente che, impostati in terreno negativo, anticipano un inizio di giornata all'insegna delle vendite sui mercati azionari europei. Mentre salgono le attese per le decisioni che verranno prese nel pomeriggio di domani dalla BCE, il FTSE Mib dovrebbe aprire le contrattazioni nei pressi dei 34.500 punti. Dal punto di vista operativo fondamentale sarà la tenuta di questi supporti, per proseguire il trend rialzista prima verso i 34.750-34.800 punti e successivamente in direzione dei 35.000 punti. Al contrario la violazione dei 34.000 punti dovrebbe tornare ad indebolire almeno nel breve termine il nostro indice, con un primo obiettivo ribassista i 33.750-33.700 punti e a seguire i 33.500 punti.
Tra i titoli da seguire in giornata a Piazza Affari troviamo Ferragamo, con la società che nella serata di ieri ha comunicato i dati del terzo trimestre. Andiamo a leggerli nello specifico.
Ferragamo: -9,6% i ricavi nel 3° trimestre
Nella serata di ieri Ferragamo ha comunicato i dati del terzo trimestre che sono stati contrassegnati sia dal difficile contesto macroeconomico che dal perdurare del calo della domanda da parte dei consumatori del lusso. In questo contesto nel corso del periodo giugno-settembre il gruppo ha realizzato ricavi consolidati pari a 221 milioni di euro, in calo del 9,6% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno e sotto le attese degli analisti poste a 229 milioni di euro. Per quanto riguarda i ricavi dei primi nove mesi sono stati pari a 743,8 milioni di euro, in calo dell’11,9% rispetto allo stesso periodo del 2023.
Nel dettaglio l'area Emea ha visto un aumento delle vendite dello 0,6%, grazie alla buona performance del canale primario, mentre il canale secondario ed il canale wholesale hanno registrato un calo mid-single digit. Nei nove mesi invece le vendite sono diminuite dell’11,5% a 184,5 milioni di euro.
Per quanto riguarda l’area del Nord America ha registrato nel corso del trimestre un calo del 7,4%, in scia af una performance negativa del canale secondario e del business wholesale, mentre la performance del canale dtc primario è stata in linea con quella dello scorso anno. Nei primi nove mesi del 2024 le vendite sono scese del 6,1% a 207,7 milioni di euro.
Segnali negativi arrivano anche all'area Asia Pacifico che ha registrato nel terzo trimestre vendite nette in calo del 20,9% Nei primi nove mesi l’area ha registrato un calo pari al 18,1% raggiungendo i 216,1 milioni di euro. Da segnalare in questo contesto la ripresa del mercato giapponese, che ha visto un aumento delle vendite del 3,4% grazie sia all’andamento a doppia cifra del canale dtc primario che ai flussi turistici.
Nel corso della presentazione dei dati l'amministratore delegato e direttore generale del Gruppo, Marco Gobbetti, ha sottolineato come i dati inferiori alle attese ritarderanno i tempi di realizzazione degli obiettivi finanziari. Su queste basi il risultato operativo per l'intero 2024 dovrebbe collocarsi nella parte più bassa delle attuali aspettative da parte degli analisti.
Azioni Ferragamo: analisi tecnica e strategie operative
Andiamo a vedere quali sono le attese sull'azione nel breve e medio termine. Gli acquisti che hanno contrassegnato la seduta di ieri, con le quotazioni che hanno chiuso in area 6,475 euro, non cambia il trend presente sul titolo Ferragamo che rimane confermato al ribasso. Nel breve periodo la perdita dei 6,30 euro, dovrebbe far proseguire il movimento discedende in direzione dei minimi di sempre situati sulla soglia dei 6 euro.
Nel caso in cui questi supporti dovessero essero violati, si avrebbe un ulteriore indebolimento del quadro grafico con prossimi obiettivi i 5,75-5,70 euro e successivamente l'area dei 5,5 euro. In questo contesto caratterizzato da debolezza, tutti i rimbalzi che dovessero rimanere sotto i 7,05-7,15 euro potrebbero essere sfruttati per aprire posizioni ribassiste.
Al contrario solo con il superamento dei livelli sopra menzionati, che rappresentano i top dell'ultimo mese e nelle cui vicinanze troviamo la media mobile a 50 giorni, aprirebbe la strada ad un recupero del titolo prima in direzione dei 7,60 euro e successivamente in direzione degli 8 euro. Nel caso in cui l'azione avesse la forza di lasciarsi alle spalle queste aree resistenziali, si assisterebbe ad una continuazione del recupero fin verso gli 8,85 euro, con target intermedi posizionati nei pressi degli 8,40-8,45 euro.
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