Dopo la debolezza delle ultime sedute i futures del Vecchio Continente, impostati sopra la parità, anticipano un inizio di giornata in leggero rialzo sui principali mercati azionari europei. In qusto contesto il FTSE Mib dovrebbe aprire le contrattazioni nei pressi della chiusura di ieri situati sui 28.100, che ha visto volumi in calo, 2,18 miliardi di euro il controvalore, rispetto alla giornata precedente.
Dal punto di vista operativo fondamentale sarà la tenuta dei prossmi supporti situati sulla soglia dei 28.000 punti, per evitare una continuazione delle vendite verso i 27.750-27.800 punti e seguire sui minimi degli ultimi tre mesi in area 27.500 punti. Al contrario segnali di ritrovata forza si avrebbero solo con il ritorno dei prezzi sopra l'area dei 29.000 punti, con primi obiettivi i 29.300 punti e successivamente i massimi degli ultimi 15 anni in area 29.700-29.750 punti.
Tra le storie da seguire a Piazza Affari troviamo Danieli che nella serata di ieri ha comunicato i dati dell'anno fiscale 2022-2023, chiuso il 30 giugno scorso. Andiamo a leggerli nello specifico.
Danieli: utile netto annuo 243,6 milioni di euro
Per Danieli l'anno fiscale 2022/2023 si chiude con un utile netto che si attesta a 243,6 milioni di euro, risultando in aumento dell'11% rispetto a 12 mesi prima. Nel periodo in corso buoni numeri arrivano dal margine operativo lordo che si porta a 423,9 milioni di euro, in aumento del 18% rispetto allo scorso esercizio, con una redditività in aumento per i settori Plant Making e Steel Making. Questi ultimi mostrano buoni fatturati e margini tali da garantire la totale copertura finanziaria degli investimenti fatti e delle ingenti spese di ricerca e sviluppo sostenute nell’esercizio in corso. Per quanto riguarda i ricavi operativi del gruppo ammontano a 4,1 miliardi di euro, in crescita del 13% rispetto all'esercizio precedente.
Nel dettaglio i ricavi per il settore Plant Making risultano migliori rispetto le previsioni d’inizio anno, con un Ebitda che si è attestato a 253 milioni di euro, in crescita rispetto all'anno passato, pur avendo sofferto nel periodo oneri straordinari per l’incremento dei costi di trasporto e per la sospensione di alcuni progetti sia in Russia che in Ucraina. Per quanto riguarda invece i ricavi per il settore Steel Making, pur essendo inferiori rispetto allo scorso esercizio, sono in linea con il budget di inizio anno e presentano una buona percentuale di redditività grazie al contributo dei nuovi impianti di laminazione ormai pienamente operativi.
Nell'ultimo anno in aumento del 33% è stata la posizione finanziaria netta positiva che si porta a 1,6 miliardi di euro, mentre il patrimonio netto totale vede un rialzo del 7% a 2,4 miliardi di dollari. Infine per quanto riguarda il portafoglio ordini del gruppo questo ammonta al 30 giugno scorso a 6,2 miliardi di euro rispetto a 5,05 miliardi di euro che si erano registrati 12 mesi prima.
Azioni Danieli: analisi tecnica e strategie operative
Andiamo ora a vedere come ripartirà l'azione nella giornata odierna. E' stata una seduta volatile e all'insegna delle vendite quella di ieri per il titolo Danieli, con i prezzi che hanno chiuso in area 24,45 euro. Il movimento di ieri al momento non va ad alterare il trend rialzista innescatosi il 14 agosto scorso, con la formazione di un "bullish engulfing" partito dai 21,20 euro, il quale potrebbe proseguire in direzione dei massimi dello scorso mese di aprile situati sui 25,50 euro. Dal punto di vista operativo il superamento di queste aree resistenziali, aprirebbe le porte per ulteriori allunghi delle quotazioni in direzione dei massimi annuali posti sulla soglia dei 26 euro. L'eventuale superamento di quest'ultimo livello andrebbe a rafforzare il quadro grafico, con possibili nuovi apprezzamenti dei corsi in direzione dei massimi di gennaio 2022 situati sui 27,5 euro.
Al contrario una discesa dell'azione sotto la soglia dei 24 euro, dove transita la trendline discendente che parte dai top di febbraio 2023 e congiunge i massimi dello scorso mese di aprile, aprirebbe la strada ad una fase correttiva che avrebbe come primo obiettivo i 23,65 euro, dove troviamo la media mobile a 50 giorni, e successivamente i 23 euro. Fondamentale sarà non violare al ribasso tali supporti, nei cui pressi troviamo anche l'indicatore del Supertrend, per non proseguire le vendite che avrebbero come prossimo obiettivo i 21,80 euro, dove verrebbe chiuso il gap rialzista lasciato aperto il 28 agosto scorso.
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