Con il focus che torna puntato verso il conflitto in Medio Oriente, i future del Vecchio Continente impostati nei pressi della parità anticipano un inizio di seduta all'insegna della cautela sui mercati azionari europei.
Mentre gli investitori guardano anche alle prossime mosse delle banche centrali in tema di tassi di interesse, il FTSE Mib dovrebbe aprire le contrattazioni mancando il ritorno oltre i 28.500 punti, sotto i quali sono possibili ulteriori discese verso i 28.300 punti e a seguire in direzione della soglia dei 28.000 punti.
Al contrario la ripresa dei 28.500 punti potrebbe spingere i corsi prima verso i 28.700-28.750 punti e successivamente in direzione dei 29.000 punti . Tra i temi da seguire nella seduta odierna troviamo ancora una volta il titolo TIM, con la società che nella serata di ieri ha comunicato i dati del terzo trimestre. Andiamo a leggerli nello specifico.
Azioni TIM: i conti del terzo trimestre 2023
Ieri sera il Consiglio di Amministrazione di TIM ha approvato i dati del terzo trimestre, durante il quale è proseguita la crescita sia dei ricavi sia dell’Ebitda che sono pienamente in linea con i target per l’esercizio del 2023. Nello specifico i ricavi totali sono risultati in crescita del 3,7% a 4,1 miliardi di euro, grazie al contributo positivo sia della Business Unit Domestic sia della controllata TIM Brasil.
Nel dettaglio i ricavi totali della Business Unit Domestic sono in crescita per il secondo trimestre consecutivo del +2,2%, se confrontati con il terzo trimestre dell'anno passato, mentre i ricavi totali di TIM Brasil crescono del 7,9% rispetto allo stesso periodo del 2022.
Per quanto riguarda i ricavi da servizi di Gruppo questi aumentano dell’1,7% rispetto a dodici mesi fa, con la componente domestica in leggero calo dello 0,6%, mentre continua il percorso forte crescita di TIM Brasil in aumento del 7,5%.
Buoni numeri arrivano dall’Ebitda organico di Gruppo che vede un rialzo del 6,5% a 1,7 miliardi di euro, con la Business Unit Domestic in crescita per il secondo trimestre consecutivo del 3,6% e con TIM Brasil che riporta una performance superiore al 12%.
Per quanto riguarda l'Ebitda After Lease di Gruppo si è attestato a 1,4 miliardi di euro, in crescita dell’8,6% con la Business Unit Domestic in aumento del 3,4% e TIM Brasil a +21,4% , grazie all’accelerazione del piano di decommissioning dei siti mobili.
Al 30 settembre, la riduzione dei cash cost è stata pari a circa 0,6 miliardi di euro e al 77% del target incrementale fissato per l'anno in corso, mentre l’indebitamento finanziario netto è di 26,3 miliardi di euro, in aumento di 0,2 miliardi di euro rispetto al 30 giugno scorso. Infine il margine di liquidità al 30 settembre 2023 risulta di 8,9 miliardi di euro e copre le scadenze del debito fino a tutto il 2025.
Azioni TIM: analisi tecnica e strategie operative
Andiamo ora a vedere quali sono le attese sull'azione per le prossime sedute. È stata una giornata in leggero rialzo quella di ieri per il titolo Tim con i prezzi che, con volumi in contrazione, hanno chiuso le contrattazioni sopra la soglia degli 0,25 euro.
Nel breve periodo una conferma sopra questi livelli, dovrebbe innescare un recupero dei corsi in direzione degli 0,26 euro e a seguire verso gli 0,268-0,27 euro, dove verrebbe messo sotto pressione l'indicatore daily del Supertrend.
Nel caso in cui anche queste aree resistenziali dovessero essere lasciate alle spalle, si avrebbe una prosecuzione degli acquisti verso la media mobile di lungo periodo che transita sugli 0,278 euro. Dal punto di vista operativo una conferma oltre quest'ultimi livelli, andrebbe a migliorare la struttura grafica con possibili ulteriori apprezzamenti dell'azione verso gli 0,285 euro ed in seguito in direzione della soglia psicologica degli 0,3 euro.
Al contrario il ritorno del titolo sotto gli 0,25-0,245 euro, rimetterebbe in moto il trend ribassista che avrebbero come primo target i minimi delle ultime ottave in area 0,237 euro e successivamente gli 0,225 euro. Se anche questi sostegni dovessero essere violati al ribasso, vedremmo aumentare le chance di un ritorno dell'azione verso i minimi del dicembre dello scorso anno posti sulla soglia degli 0,2 euro.
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